Dopo il tentato stupro di un migrante a Potenza, si registra la nota di alcune forze politiche sociali e culturali democratiche in difesa della costituzione e contro il montare di un clima xenofobo e intollerante. Di seguito la nota integrale.
La notizia di un presidio dichiaratamente di matrice fascista – indetta per oggi pomeriggio a Potenza in Piazza Mario Pagano e contro l’accoglienza di quante e quanti scappano da guerre e fame – da parte di sparuti gruppi appartenenti alla destra xenofoba, e che segue, solo di qualche giorno, la comparsa di manifesti razzisti direttamente rispolverati dal ventennio, ci narra del montare di un clima d’intolleranza assolutamente irricevibile e inaccettabile.
Se intollerabili sono gli episodi di violenza che hanno visto, come vittime, ancora una volta donne indifese alla mercé di un machismo che, in quanto tale, nulla ha a che fare con le questioni etniche, intollerabile è anche la retorica che queste manifestazioni mettono in campo, e desta più di qualche stupore la sottovalutazione da parte di Istituzioni che – in evidente contrasto con la Costituzione Repubblicana – autorizzano questi assembramenti. Uno schiaffo innanzitutto a quante e quanti mantengono ancora viva la memoria della Resistenza Antifascista e della lotta di Liberazione; ma anche a quante e quanti sono quotidianamente impegnati nella costruzione di una democrazia della pace, della convivenza, dell’accoglienza e della multiculturalità.
Le forze democratiche intendono stigmatizzare l’illiceità di queste manifestazioni volte a seminare la cultura dell’odio e delle sue leggi, e respingono qualsiasi tentativo volto a legittimare nuove forme di fascismo razzista e xenofobo, chiedendo all’amministrazione comunale e alla Prefettura come sia conciliabile l’autorizzazione di simili iniziative con quei principi costituzionali di cui dovrebbero essere garanti.
ANPI Potenza
Arci Basilicata
Cgil Basilicata
Cisl Basilicata
Sinistra Italiana Basilicata
Fiom Basilicata
Art.1-Mdp Basilicata
Possibile Basilicata
Democrazia Ora! Basilicata
Uil Basilicata
Rifondazione Comunista Basilicata
Tentato stupro di un migrante a Potenza, replica di Donato Ramunno, dirigente nazionale fratelli d’Italia AN alla nota delle associazioni
Leggo una nota di fantomatici personaggi appartenenti all’estrema sinistra, aderenti ad alcune sigle sindacali, associazioni e partitini, che in pieno stato di delirio di onnipotenza hanno confuso una manifestazione pacifica, democratica, civile e partecipata, per chiedere maggiore sicurezza, legalità e reale integrazione per gli immigrati, per una manifestazione fascista, razzista e xenofoba. Una manifestazione nata spontaneamente, autoconvocatasi, a seguito del tentativo di stupro, avvenuto a Potenza, da parte di un immigrato in attesa del permesso di asilo politico per motivi umanitari.
Questi piccoli personaggi, solo in cerca di un pizzico di visibilità, ripeto, estremisti di sinistra, non conoscono né il significato della parola razzismo, né il significato della parola xenofobia, e continuano a parlare di qualcosa morto e sepolto, e cioè di fascimo, solo per raccattare qualche miserabile voto di pericolosi estremisti che vorrebbero vivere senza leggi, senza regle e senza stato; convinti che l’illegalità non debba essere punita.
Ma soprattutto ciarlano perché sperano di continuare a guadagnare milioni di euro attraverso l’accoglienza di immigrati clandestini provenienti dal traffico di esseri umani di cui sono consapevolmente complici!
Ma Grazie a Dio, questi ultimi pseudo comunisti, con la dedizione per ricchissimi affari, più che per la solidarietà, la partecipazione e la condivisione, sono in via di estinzione, proprio come avvenuto per i fascisti.
Ma a differenza del ’45 verrano cancellati civilmente e democraticamente: parole di cui non conoscono il significato.
Donato Ramunno, dirigente nazionale fratelli d’Italia AN