Matera dice no a CSS, pet-coke e olio combustibile a Matera attraverso una raccolta firme avviata in piazza Vittorio Veneto per tutelare la salute dei cittadini. L’iniziativa è promossa da
Comitato No Inceneritore a Matera, Legambiente Matera e WWF Matera e prevede una petizione popolare con l’obiettivo di avviare una indagine epidemiologica sulla polazione materana relativa all’uso del CSS, del Pet Coke e dell’Olio combustibile negli stabilmenti Italcementi e Valdadige di Matera. La raccolta firme, già partita nella serata di sabato 9 settembre, è proseguita in mattinata davanti al Banco di Napoli.
Le ultime vicende riguardanti l’enorme quantitativo di Pet Coke giunto dal porto di Taranto con destinazione stabilimento Italcementi di Matera hanno riportato prepotentemente all’attenzione pubblica materana (e non solo) la questione della salubrità dell’aria e dei gravi rischi per la salute delle popolazione legati alle emissioni degli stabilimenti industriali di Matera.
Questa attenzione sull’uso autorizzato del pericolosissimo Pet Coke non deve distogliere l’attenzione dall’altro pericolo che deriva dalla richiesta ancora pendente della stessa Italcementi di poter bruciare fino a 60.000 tonnellate l’anno di CSS – combustibile solido secondario e CDR – combustibile derivato da rifiuti, in sostanza immondizia triturata. O dal pericolo derivante dall’utilizzo del Pet Coke e dell’Olio combustibile in sostituzione del gas metano richiesta da Ila Laterizi (ex Valdadige) a 300 metri dalle case di Borgo Venusio. Tutto questo nel territorio della città di Matera e nelle aree strettamente limitrofe sul quale insistono da oltre 40 anni lo stabilimento Italcementi che ha bruciato, soltanto nel periodo 2010/2014, oltre 210.000 tonnellate di Pet Coke, oltre 10.000 tonnellate di copertoni, 33.000 tonnellate di plastica a fronte di una riduzione di oltre il 60% dell’utilizzo del gas metano e altri insediamenti industriali quali la Ila Laterizi (ex Ila Valdadige).
Per questi motivi il Comitato No Inceneritore – Matera, Legambiente Matera e WWF Matera chiedono ai cittadini di sottoscrivere una petizione popolare, ai sensi dell’articolo 57 comma 1 dello Statuto del Comune di Matera e del suo regolamento di attuazione, per richiedere al Sindaco ed al Consiglio comunale che si facciano promotori, in tempi brevi e definiti, della nomina di un consulente tecnico di indubbia preparazione scientifica ed indipendenza affinché sia effettuata una analisi epidemiologica georeferenziata con metodo caso controllo sui casi acuti (un’indagine epidemiologica che garantisca la completezza e veridicità dei dati statistico-scientifici raccolti e che offra un quadro completo della reale situazione sanitaria in cui versa il territorio preso in esame) rispetto alla fonte di inquinamento oggetto di indagine, volta ad evidenziare eventuali criticità sanitarie presenti sui residenti nell’area di ricadute dell’emissione principale dello stabilimento Italcementi di Matera e dello stabilimento Ila Laterizi (ex Valdadige) di Borgo Venusio.
Le associazioni propongono, inoltre, che venga realizzata una analisi approfondita e puntuale del contenuto di diossine nel grasso animale in un raggio di 5/6 km dallo stabilimento Italcementi di Matera.
Il risparmio/guadagno economico che avrebbero la Italcementi Spa con la parziale sostituzione dei combustibili fossili convenzionali quali il gas metano con il CSS o la ILA Laterizi (ex Ila Valdadige) con la parziale sostituzione del gas metano con il Pet Coke e l’olio combustibile BTZ non possono prodursi a discapito della salute dei cittadini che vivono nel territorio circostante né messo in conto alla collettività come costo ambientale. Nel giro di poche ore è stata già raggiunta la quota minima di 200 firme necessarie per presentare la petizione popolare al Comune di Matera già nella mattinata di lunedì 11 settembre ma la raccolta firme proseguirà anche nel prossimo fine settimana sempre in piazza Vittorio Veneto
La fotogallery dell’iniziativa promossa da Comitato No Inceneritore a Matera, Legambiente Matera e WWF Matera (foto www.SassiLive.it)