Il giornalista Pippo Franzo commenta le gare della 3^ giornata del campionato di serie C 2017-2018.
CATANIA – LECCE 3 – 0 Era sicuramente il big match della terza giornata nel girone C della serie C. Si affrontavano due delle squadre che in questa estate hanno speso abbastanza per rafforzarsi e tentare la scalata in serie cadetta in modo diretto. Il Catania dopo essersi scrollato di dosso buona parte dei debiti, e chiuso con i punti di penalizzazioni,al calciomercato ha costruito una squadra forte per essere protagonista quest’anno. Il Lecce, dopo vari tentativi falliti per la B, si presenta ai nastri di partenza ancora più forte dello scorso anno. Al Cibali manca la punta di diamante in attacco, Di Piazza, squalificato, ma Rizzo ha come sostituire l’ex punta foggiana. Le due panchine risultano a rischio poiché il cammino di entrambe le squadre in queste due prime giornate non è stato certo brillante. Rischia Lucarelli ed anche Rizzo dalla parte opposta, e la conquista dei tre punti è importante per i due tecnici. La gara nei primi venti minuti offre un buon spettacolo ai diecimila spettatori presenti al Massimino, poiché le due formazioni si affrontano a viso aperto. Al 21’ dopo un batti e ribatti in area salentina, Biagianti è più lesto di tutti a mette in rete per l’uno a zero etneo. La squadra ospite non riesce a trovare la giusta spinta offensiva, anche se sciupa qualcosa sotto porta avversaria. Nella ripresa il Catania continua la sua pressione e al 78’ con Marchese segna la seconda rete, che nasce da un’imbeccata di Lodi, al volo dalla lunga distanza. La sfera finisce la sua corsa in fondo alla rete sul palo più lontano difeso da Parucchini. A questo punto il Catania è padrone del campo su un Lecce che non è riuscito ad entrare mai in partita. Passano tre minuti e chiude il conto con il terzo gol Russotto, coronando un’ottima prestazione. Etnei alle stelle, e raccoglie applausi dagli oltre 10 mila tifosi. Il Lecce di Rizzo subisce una sconfitta di grosse proporzioni, ed entra in piena crisi. Il tecnico Rizzo, dopo incontro con la dirigenza, si dimette dall’incarico in modo irrevocabile. La società giallorossa incassa a malincuore le dimissioni ma mette subito in movimento per la sostituzione. I nomi che circolano sono importanti, si va da Cosmi a De Canio, da Padalino a Lerda, e da Dionigi a Roselli. Da questo ventaglio di allenatori sembra che i più accreditati al momento siano Giorgio Roselli e Davide Dionigi. Si attendono notizie.
TRAPANI – SICULA LEONZIO 0 -0 La squadra di Rigoli strappa un punto al Provinciale di Trapani, e mette in difficoltà i granata di Calori. I siracusani dopo la buona vittoria in casa contro il Matera hanno giocato contro una grande del campionato con il piglio di una squadra che sa il fatto suo e cerca, attraverso il gioco, punti per incrementare ancora più la classifica. Disposta bene in difesa e in mezzo al campo con un ferreo 4-5-1 mette in difficoltà la prima linea granata. La frenesia di andare in rete gioca un brutto scherzo al Trapani, infatti, il centrocampista francese prende un palo ed una traversa sul finire del primo tempo. Nei minuti finali il Trapani reclama un rigore non concesso dal signor Meleleo di Casarano. Nella ripresa il ritmo del gioco non cambia, gli ospiti si chiudono bene in difesa con i granata che cercano di scardinare l’ermetica linea difensiva della Leonzio. Un salvataggio sulla linea di porta ed ancora un palo completano l’offensiva dei padroni di casa che fino alla fine non riescono a passare nonostante la girandola di giocatori d’esperienza come Reginaldo ed Evacuo fatti entrare nella ripresa. Si chiude l’incontro con la divisione dei punti che i ragazzi di Rigoli, mentre Calori, che cercava la vittoria dopo lo stop di Lecce, si rammarica per non essere riuscito a vincere la gara. Dalla prossima partita bisogna puntare ai tre punti se si vuole recuperare posizioni, visto che in testa si corre, e puntare sempre alla promozione diretta.
MATERE – COSENZA 0 – 0 Nulla di fatto tra Matera e Cosenza, le due squadre erano in cerca d’identitàma fino ad oggi non trovata. Il Cosenza, che si era presentata ai nastri di partenza come una possibile candidata alla lotta al vertice, ancora a zero punti dopo due gare. Il Matera dopo la vittoria di misura sull’Akragas , aveva fallito l’appuntamento con i tre punti in terra siciliana contro la Sicula Leonzio. Sabato la gara ha offerto spunti interessanti al tecnico lucano, tanto che a fine gara ha commentato in modo positivo il pareggio contro una buona squadra. Un pareggio che ha fatto vedere parecchie cose positive agli occhi del tecnico Auteri, che ha poi sottolineato anche il fatto che la squadra è ancora lontana dalla forma sia dal punto di vista atletico che tattico. Il punto serve ad aumentare l’autostima tra i giocatori per andare avanti, con la consapevolezza di essere sulla buona strada. Il Cosenza che rischiava di entrare in crisi in caso di sconfitta, ha giocato una gara prudente, e nello stesso tempo ha cercato la via della rete senza riuscirvi, grazie anche alla bravura del numero uno Golubovic che in più occasioni ha risposto alla grande. Il Matera ancora non riesce ad esprimersi poiché in squadra ci sono troppi elementi non ancora integrati perfettamente alle direttive del mister. Giocatori arrivati da poco, e altri che devono raggiungere uno stato fisico più che sufficiente. Alla terza giornata ancora quasi nessuna squadra ha espresso i veri valori, forse qualcuno è andato oltre le aspettative, altre non hanno reso per quello che si sperava, ma le gare giocate sono poche per potere tracciare bilanci senza cadere in valutazioni errate. Bisogna attendere almeno la dodicesima giornata per potere avere un giudizio consono di alcune squadre.
MONOPOLI – AKRAGAS 0 – 0 Il Monopoli si ferma, e pareggia in casa contro l’Akragas ma riesce lo stesso a mantenere la testa della classifica. Una terza vittoria consecutiva avrebbe portato la squadra di Tangorra ad un tentativo di fuga in classifica anche se ancora siamo soltanto all’inizio del campionato. L’Akragas con un po’ di fortuna e con un Vono in giornata di grazia è riuscita a strappare un punto d’oro alla squadra più in forma del momento. A fine gara il tecnico Tangorra ha espresso tutta la sua delusione per non avere vintola gara, rammaricandosi per non avere centrato la terza vittoria consecutiva, ma ha anche detto che la sua squadra non si è proposta mai per vincere il campionato, pertanto il pareggio alla fine ci può stare. La squadra siciliana conquista il primo punto in campionato su un campo difficile.
CATANZARO – JUVE STABIA 0 – 0 Una gara che non ha offerto grosse emozioni durante i novanta minuti. Il Catanzaro ha avuto una buona occasione con Letizia che riesce ad agganciare un corto retropassaggio di Capece, ma non inquadra la porta. La partita si gioca poi a centrocampo per oltre trenta minuti. Nella ripresa le vespe hanno l’opportunità di passare in vantaggio ma Simeri all’altezza del dischetto del rigore tira alto un ottimo passaggio di Canotto. A chiusura partita Anastasi di testa prova i riflessi del numero uno ospite che devia in angolo. Poche emozioni, e quindi giusta la divisione dei punti.
RENDE – SIRACUSA 0 – 1 Siracusa corsaro in quel di Rende. Gli azzurri giocano una gara modesta, subendo molto nella prima parte della gara. Al 36’ viene espulso Franco per il Rende per entrata pericolosa su Catania. Un gol viene annullato giustamente al Rende, il collaboratore di linea aveva alzato la bandierina del fuori gioco ancora prima che l’attaccante biancorosso andasse in gol. Nella ripresa il Siracusa entra con una mentalità offensiva, e al 47’ Mancino ben servito da Catania mette alle spalle diForte con un bel diagonale. In dieci uomini i ragazzi di Trocini non riescono ad essere incisivi contro un Siracusa che diventa padrone del campo, e può manovrare bene grazie alla superiorità numerica. Si chiude la gara con il vantaggio del Siracusa che porta a casa tre punti preziosi ma come confermerà a fine gara il tecnico aretuseo, il gioco azzurro ha lasciato a desiderare, in particolare a centrocampo dove non si è visto nessun filtro tra difesa e attacco. L’esordio del giovane siracusano Parisi non è stato positivo poiché difficilmente si è proposto in avanti. Catania ha fatto da raccordo tra la mediana e l’attacco ma sembra evidente che agli azzurri manca in mezzo al campo un uomo d’ordine che sappia gestire e proporrele apertureper le punte. Bianco ha sottolineato che la gara si doveva gestire in modo diverso anche per l’uomo in più. L’ex tecnico del Sassuolo sa che ancora c’è molto da lavoraresul piano mentale e su quello tattico per avere un Siracusa che possa conquistare i tre punti attraverso il bel gioco.
FIDELIS ANDRIA – CASERTANA 1 -1 Nella prima parte della gara la Fidelis gioca bene e va pure in gol all’11’ con Barisic pronto a sfruttare una corta respinta su tiro di Lattanzio. Nella ripresa sale in cattedra la Casertana che nel giro di pochi minuti impegna severamente Maurantonio. La Fidelis cerca di chiudere l’incontro con il vantaggio ma a pochi minuti dalla fine il nuovo acquisto della Casertana, Alfageme ex Padova, riesce a mettere in rete la palla del pareggio, sfruttando un malinteso difensivo.
PAGANESE – REGGINA 1 -1 La Paganese non riesce a vincere contro una Reggina caparbia ma anche fortunata. Dopo avere ottenuto il pareggio al 47’ per opera di Sciamanna che approfitta di una svista difensiva, la squadra campana sul pareggio ottiene un rigore ma viene sprecato da Scarpa che si fa respingere il tiro dagli undici metri da Cucchietti. Era passata per prima in vantaggio la Paganese al 25’ con Cesaretti su passaggio di Talamo. La Paganese sembra controllare la partita anche perché la Reggina a centrocampo non riesce a fermare i padroni di casa. Nella ripresa la doccia fredda per i azzurro stellati, infatti, arriva il gol di Sciamanna. Alla fine la divisione dei punti accontenta entrambe le squadre.
FRANCAVILLA – RANCING FONDI 1 – 0 Partita che poteva benissimo chiudersi in parità. La squadra di D’Agostino ha ottenuto tre punti con il minimo sforzo su un Fondi che nella prima parte della gara aveva cercato la via della rete ma De Sousa. Nella ripresa al 55’ De Leidi fa fallo su Saraniti in area, e l’arbitro decreta il calcio di rigore. Calcia lo stesso attaccante palermitano che segna regalando i tre punti alla sua squadra. A fine gara il tecnico Giannini non riesce a digerire la sconfitta, e chiama in causa i suoi giocatori, per essere stati poco attenti in una gara dove con un po’ di attenzione in più, i tre punti sarebbero staticonquistati.
Ha riposato il Bisceglie.