“Le istituzioni scolastiche vanno difese senza alcuna incertezza perché rappresentano un importante presidio a difesa della cultura e dei fondamentali principi che reggono la democrazia”.
Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive Roberto Cifarelli nel corso di tre incontri con gli studenti, i docenti e il personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario) a Matera dell’istituto comprensoriale Torraca e dell’Istituto comprensoriale Pascoli, che nelle ultime settimane sono stati oggetto di ripetuti atti vandalici, e dell’Istituto Comprensivo di Albano.
Nel corso degli incontri Cifarelli ha formulato gli auguri di buon lavoro agli studenti ed a tutto il personale scolastico sottolineando la necessità di rendere gli istituti luoghi sempre più sicuri, accoglienti, sempre più attrattivi e, soprattutto, sempre più in grado di rispondere ai bisogni della modernità.
Anche per questa ragione – ha ricordato l’assessore regionale – la Regione Basilicata è fortemente impegnata in un lavoro di potenziamento del sistema dell’istruzione a cui è dedicato un importante asse strategico del Po Fesr 2014-2020 come, ad esempio, il programma Scuola 2.0 e il programma “ONE CLASS”.
“L’obiettivo – ha affermato – è quello di diffondere la società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione attraverso l’adozione di approcci didattici innovativi. Un’azione importante per la quale abbiamo previsto un investimento complessivo di circa di 33 milioni di euro e di circa 10 milioni per rendere 122 scuole lucane, per un totale di 744 classi, più moderne e più idonee al fabbisogno di tecnologia delle nuove generazioni, rendendoci una regione all’avanguardia per la dotazione tecnologica nelle scuole. Attualmente siamo quasi a metà percorso con la copertura di 362 classi, ma stiamo procedendo rapidamente per avviare presto alla chiusura del programma. Crediamo che la scuola 2.0 possa contribuire a una migliore formazione e ad aiutare le giovani generazioni ad accrescere le loro competenze per poi metterle al servizio della loro terra”.