“È alta l’attenzione della Filt Cgil Basilicata nei confronti di i lavoratori dipendenti facenti parte delle consorziate Co.tra.b, tra tutte Liscio, Chiruzzi e Nolè, che a oggi non hanno ancora ricevuto il salario del mese di giugno e quelli successivi, oltre alla 14esima mensilità”.
“E’ impensabile- afferma in una nota Michele Cafagna, segretario generale Filt Cgil Basilicata – che questa situazione possa perdurare ancora per molto. I lavoratori e le loro famiglie hanno raggiunto il limite di sopportazione massimo e 4 mesi senza salario porta inevitabilmente al collasso delle risorse patrimoniali familiari. La Filt ha denunciato più volte la vicenda e ha avviato tutte le procedure che gli strumenti sindacali permettono. Attualmente stiamo espletato la seconda fase della procedura di raffreddamento e siamo in attesa che il Prefetto ci convochi. Qualora non dovessimo trovare le giuste intese, siamo pronti ad attuare dure forme di protesta, compreso lo sciopero. Il 7 settembre scorso unitariamente abbiamo inviato una richiesta di convocazione al Co.tra.b. affinché si pronunci e faccia chiarezza su questa annosa vicenda. Non deve esimersi dalla discussione anche la politica regionale, in quanto parte attiva e la prima a doversi prendere l’onere di monitorare la destinazione dei fondi. È il momento – conclude – che una volta per tutte si ponga fine alla prassi consolidata da parte delle società consorziate di utilizzare i proventi che ricevono per altre finalità aziendali. Siamo fermamente convinti che i primi creditori siano senza dubbio i lavoratori che prestano il proprio servizio tutti i giorni. La violazione dei diritti costituzionali, ormai acclarata, verrà denunciata nelle sedi opportune se non ci dovesse essere un pronto riscontro di chi di dovere. I lavoratori meritano rispetto”.
Set 11