Tratto in arresto, su ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal G.I.P del Tribunale di Matera, dott. Angelo Onorati, un uomo di 51 anni pregiudicato di Ferrandina, poiché ritenuto responsabile di usura ed estorsione continuate. I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Pisticci e della Stazione di Ferrandina, coordinati dalla Sostituto Procuratore della Repubblica, d.ssa Annafranca Ventricelli, avevano avviato un’indagine a seguito delle denunce di alcuni artigiani ferrandinesi che, a causa delle ristrettezze economiche dovute alla crisi del settore, si erano rivolti all’uomo per ricevere dei piccoli prestiti che però, nel giro di pochi mesi, diventavano somme spropositate a causa degli elevatissimi tassi d’interesse usurario maturati. Come sovente accade in questi casi, le vittime, ormai non più in grado di far fronte ad un debito sempre crescente, venivano vessate, minacciate fin anche percosse dallo “strozzino” che, così facendo, si garantiva il pagamento e il silenzio delle vittime. Fortunatamente alcune di loro, con la forza della disperazione, hanno detto “basta!” trovando il coraggio di denunciare e dunque dando il via all’indagine che ha permesso ai militari, attraverso una serie di riscontri documentali e tecnici, di raccogliere tutta una serie di elementi volti a delineare il quadro delle condotte usurarie ed estorsive. In particolare è emerso che l’attività criminale ha avuto inizio nel 2011 protraendosi fino al mese di agosto u.s. Il modus operandi venuto alla luce era sempre lo stesso. Una delle vittime raccontava agli investigatori che ottenuto un prestito di euro 2.000,00, ha dovuto promettere come corrispettivo che la somma concessa si sarebbe raddoppiata mensilmente fino alla restituzione dell’importo maturato. Analogamente un altro piccolo imprenditore, a fronte di un prestito di 250,00 euro, ha dovuto restituire, dopo solo un mese, la somma di 400,00 euro; quindi ottenuti altri 200,00 euro di prestito anche questo si è visto raddoppiare mensilmente il capitale residuo salvo, successivamente, dover garantire interessi addirittura settimanali e ad ogni ritardo non mancavano minacce ed intimidazioni. Un’altra vittima, che non riusciva più a far fronte ai pagamenti, trovato in un bar, veniva minacciato dall’usuraio che, per dar forza alle stesse, afferrava per il collo il malcapitato e lo schiaffeggiava. Ora il supplizio per loro è finito. L’arrestato è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Matera a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.
Set 12