L’evento pluviometrico del 10 e 11 settembre, anche in considerazione del lungo periodo di siccità che lo ha preceduto, si può sicuramente ritenere, per i quantitativi di pioggia caduta, per la durata delle precipitazioni e per l’estensione del territorio interessato il più severo dell’anno.
E’ quanto si evince dal report diffuso dalla Protezione civile regionale.
Il fenomeno meteorologico ha avuto due distinte fasi. La prima, durante la serata del 10 settembre con l’innesco di temporali, notevole attività elettrica e precipitazioni più intense che durature. La seconda fase, cominciata dalle prime ore del giorno successivo, è durata l’intera giornata. Durante tale arco di ore, il fronte freddo ha attraversato lentamente la Basilicata. Si è ridotta l’attività elettrica ma le precipitazioni sono state intense e persistenti. Rilevanti i quantitativi di pioggia misurati nelle stazioni pluviometriche di Castrocucco (123 mm), Lagonegro (105 mm), Brienza (90 mm), Marsico Nuovo (89 mm). La perturbazione proveniente da Ovest ha avuto minore impatto sui territori protetti dal massiccio del Pollino e dalla Catena appenninica del Materano.
A causa delle perturbazioni, sono stati segnalati difficoltà nella circolazione stradale nei centri urbani del Vulture Melfese, mareggiate nel Metapontino, soprattutto a Scanzano Jonico, e allagamenti nei capoluoghi di Matera e Potenza. A Lauria, infine, sono intervenuti i vigili del fuoco per caduta di massi in contrada Cesinella, dove si è tenuto un sopralluogo congiunto con Vigili del fuoco, ufficio tecnico del Comune di Lauria e Ufficio Difesa del Suolo della Regione Basilicata.
E’ allegato il report della Protezione civile.