Nella sala Mandela del Comune di Matera il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella ha incontrato nel pomeriggio il Ministro per la coesione territoriale, Claudio De Vincenti. All’incontro hanno partecipato anche il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, gli assessori regionali Benedetto e Braia per fare il punto sullo stato di attuazione degli interventi del Patto Basilicata. L’incontro è proseguito per un approfondimento sull’attivazione delle ZES (Zone Economiche Speciali) in Basilicata.
Di seguito la dichiarazione rilasciata a margine dell’incontro dal Ministro Claudio De Vincenti: “Siamo impegnati con il presidente Pittella e con il sindaco De Ruggieri per fare un punto sullo stato di avanzamento del Patto Basilicata anche con riferimento a Matera 2019 e un punto sulla possibilità di collegare la Basilicata con il porto di Taranto per la zona economica speciale. Una opportunità molto importante per il territorio lucano e una possibilità molto importante per Taranto e la Puglia.
Il Patto ha molte risorse, ora verifichiamo a che punto siamo per il loro utilizzo e i lavori che si stanno facendo con queste risorse. Posso anticipare che sta andando bene, abbiamo una mole di lavori in corso per oltre 900 milioni di euro e un miliardo e mezzo di euro per i lavori in progettazione. Il patto ha ingranato, le cose si stanno facendo. Nei prossimi mesi saranno messi in atto anche quelli. Per Matera 2019 è in corso un lavoro importante con il sindaco De Ruggieri, il presidente Pittella e il vice segretario di Palazzo Chigi Salvatore Nastasi. Faremo il punto a Roma nei prossimi giorni e abbiamo fissato una data, il prossimo 26 settembre per firmare il Contratto Nazionale di Sviluppo che sarà la cornice operativa di tutti gli interventi di Matera 2019”.
E sulla Zes? “Per la Zes abbiamo ragionato con il Presidente Pittella e le forze sociali del territorio, stiamo ragionado su un collegamento alla Zes che pensiamo si possa costruire a Taranto che prevede una piastra logistica nell’area della Valbasento che consenta al sistema agroalimentare e industriale della Basilicata di avere nel porto di Taranto un riferimento importante, uno sbocco importante per le proprie merci e il proprio approvvigionamento”.
I risultati sono positivi ma cosa ci può dire sulle infrastrutture che mancano per arrivare a Matera? “Sulle infrastrutture scontiamo un ritardo di decenni. Il lavoro che stiamo facendo con la Regione Basilicata è quello di rimontare un ritardo che viene da decenni. Rispetto a quel ritardo noi stiamo facendo un lavoro molto positivo”.
Michele Capolupo
Avanzamento Patto per la Basilicata, De Vincenti soddisfatto
“Sono molto soddisfatto dello stato di avanzamento degli investimenti previsti dal Patto per la Basilicata. La macchina si è messa in moto, sta accelerando i tempi e sono certo che riusciremo a raggiungere importanti traguardi per lo sviluppo della Basilicata e in vista dell’importante appuntamento del 2019”.
Lo ha detto il ministro alla Coesione territoriale, Claudio De Vincenti, al termine di un incontro avuto con il presidente della Regione, Marcello Pittella, il sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, e con i tecnici degli enti interessanti.
Dal quadro della situazione aggiornata al 18 settembre è emerso che i lavori in esecuzione hanno un valore complessivo di 908 milioni di euro, rispetto ai 568 milioni di euro registrati nel report di giugno. “Un ulteriore e consistente avanzamento – ha commentato il ministro – che deve renderci molto ottimisti rispetto a come si sta procedendo”.
Tra affidamenti e progettazioni in corso si è impegnato un miliardo e 600 milioni rispetto a un miliardo e 200 milioni registrato sempre lo scorso giugno.
Per quel che riguarda le opere relative a Matera2019, sono già stati appaltati 77 milioni di euro, 60 milioni sono in fase di appalto e 35 milioni sono attestati sul contratto di sviluppo.
A tal proposito De Vincenti ha annunciato che il 26 settembre, a Palazzo Chigi, verrà firmato il contratto istituzionale di sviluppo.
“Si tratta – ha concluso De Vincenti – di un importante appuntamento con il quale daremo vita alla governance degli investimenti sulle opere da realizzare con risorse immediatamente disponibili”.
Al termine dell’incontro il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha affermato di essere “molto soddisfatto per l’esito del monitoraggio che conferma il grande impegno e la forte determinazione che stiamo mettendo in campo per la buona riuscita del Patto per la Basilicata”.
Pittella, infine, ha ringraziato il ministro “per la proficua e costante interlocuzione che consente al nostro territorio di recuperare fiducia nei confronti delle iniziative avviate in vista delle importanti sfide che abbiamo davanti”.
Zes, Pittella: “Confermiamo la centralità del Metapontino”
Il presidente della Regione Basilicata nel corso di un incontro con le parti sociali ha precisato che altre ipotesi saranno verificate in un secondo momento.
Al termine dell’incontro riguardante il monitoraggio degli investimenti previsti dal Patto per la Basilicata, il ministro della Coesione territoriale, Claudio De Vincenti, e il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, hanno incontrato le parti sociali per precisare i contenuti della norma riguardante le zone economiche speciali (Zes).
“Con il disegno di legge Mezzogiorno – ha detto De Vincenti – abbiamo delineato i contorni di fondo che devono avere le Zone economiche speciali nel Sud e abbiamo demandato alle regioni la possibilità di fare le loro proposte. Entro la metà di ottobre prevediamo di compiere altri passi con due decreti del presidente del Consiglio dei ministri con i quali intendiamo da una parte precisare le delimitazioni delle zes e dall’altro indicare le semplificazioni burocratiche capaci di rendere più attrattive queste aree”.
Il ministro ha reso noto che le aree riguardano principalmente i porti marittimi e, in secondo luogo, gli interporti facendo l’esempio della regione Campania che ha già presentato una sua proposta. “In questa circostanza è stato definito un triangolo che interessa una parte del porto di Napoli, il porto di Salerno e gli interporti di Nola e di Marcianise. Ovviamente la Zes interesserà non tutta l’area, ma solo i vertici di questo triangolo consapevoli come siamo che i benefici si riverseranno su tutta la regione. Le regioni che non hanno porti possono candidare zes di collegamento con quelle che li hanno come, ad esempio, l’area di Metaponto-Ferrandina che per vocazione geografica è proiettata verso il porto di Taranto”.
A tal proposito il presidente della Regione ha confermato la centralità della piattaforma logistica di Ferrandina, fra l’altro come suggerito da un recente studio specifico recentemente accolto dal governo regionale. “Lo studio – ha detto Pittella – suggeriva anche un’altra area sul corridoio tirrenico capace di collegarsi da una parte con il porto di Gioia Tauro e dall’altra con i porti di Salerno e Napoli. Ma quest’ultima resta solo una ipotesi. E poiché dobbiamo lavorare per priorità resta inteso che per la Regione Basilicata prima di tutto viene la piattaforma di Ferrandina che realizzeremo con le risorse previste proprio da Patto per la Basilicata. Ulteriori ipotesi verranno verificate in un secondo momento”.
Pittella, infine, ha ringraziato il Governo per “un provvedimento legislativo molto importante come quello delle zes che nel Mezzogiorno può davvero realizzare positive opportunità in termini di crescita economica ed occupazionale”.
Zes a Ferrandina, assessore Braia: connessioni e logistica agroalimentare determinanti per la ZES lucana.
“La piattaforma logistica dell’agroalimentare a Ferrandina può trovare nello strumento ZES la propria legittimazione ed attuazione delle connessioni, richiamate dallo stesso Ministro Devincenti e dal Presidente Pittella.” Lo dichiara l’assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia.
“Le connessioni tra Porto di Taranto – prosegue l’Assessore – ritenuto elemento centrale nelle politiche di sviluppo del Mezzogiorno, all’interno del Mediterraneo, e l’area del Metapontino, sono condizioni determinanti per la definizione della Zes in Basilicata e vedono in Ferrandina e nella Val Basento un luogo dove la progettualità legata alla logistica dell’agroalimentare, e dell’ortofrutta nello specifico, può trovare il proprio accoglimento.
La direzione intrapresa dalla Provincia di Matera con l’Autorità portuale di Taranto – conclude Braia – con la realizzazione di un progetto esecutivo della piattaforma dell’agroalimentare, di cui da tempo sottolineo l’importanza strategica che può assumere per il comparto ortofrutta, collocherebbe Ferrandina nell’ambito di un’area ZES nella quale imprenditori e imprese possono anche avere vantaggi in termini di fiscalità e di semplificazione burocratica.”
La fotogallery degli incontri al Comune di Matera per il Patto Basilicata e la Zes (foto www.SassiLive.it)
La grande ammucchiata !
Se c’è distanza fra politica e imprese/imprenditori anche riuniti in associazioni (es. Confapi Matera, esclusa dall’incontro) e rappresentanze sociali o si è stolti o ci si crede di essere molto stoltamente intelligenti. Che tristezza!
“lavori in corso per oltre 900 milioni di euro” E’ possibile sapere dove si stanno eseguendo questi lavori?