Antonio Cappiello (Segretario regionale Noi Con Salvini Basilicata) e Adriana Domeniconi (Coordinatrice Donne Basilicata di Noi Con Salvini) tracciano un bilancio del raduno di Potida che ha fatto registrare anche la presenza di una delegazione di Noi con Salvini Basilicata.
E’ sempre entusiasmante ed emozionante partecipare alla grande festa del raduno di Pontida!!! Un bagno di folla da tutta l’Italia dal nord al profondo Sud, un tripudio di colori dove predomina il verde,e mai colore fu più appropriato in questo periodo così buio per la crisi che stiamo vivendo, verde speranza!!! Una folta rappresentanza lucana ha partecipato alla manifestazione di Pontida . Una delegazione capitanata da Antonio Cappiello, Segretario regionale di Noi Con Salvini Basilicata che ha visto la partecipazione anche di alcuni dirigenti lucani: Luigi Modrone, Vice Segretario regionale di Noi Con Salvini Basilicata,Adriana Domeniconi, Coordinatrice Donne Basilicata di Noi Con Salvini, Rosanna Molinari, Responsabile Sanità di Noi Con Salvini Basilicata, Giovanni De Stefano, Coordinatore territoriale di Bernalda e Metaponto, Nicola Lista, Coordinatore Provinciale di Potenza e con tanti iscritti e militanti provenienti dalla nostra regione, ha manifestato e palesato la voce dei tanti lucani stanchi della vecchia politica lontana dal popolo e vicina solo ai biechi interessi partitocratici. Una squadra,pronta ad affrontare i prossimi impegni elettorali regionali e nazionali che ha fatto quadrato intorno al nostro capitano Matteo Salvini, alla nostra preziosa guida per il centro Sud Senatore Raffaele Volpi, all’On. Barbara Saltamartini e all’On. Giancarlo Giorgetti. Noi con Salvini è ormai l’unica strada nel panorama politico italiano che desidera tornare a fare politica tra il popolo , nelle piazze , tra le bandiere che sventolano e la musica festante. La manifestazione di Pontida, ha affermato in un intervista Antonio Cappiello Segretario Regionale di Noi Con Salvini Basilicata, è stata la conclamata dimostrazione che Noi Con Salvini si è strutturato e si sta strutturando nelle regioni del centro sud ed in particolare in Basilicata. Regioni, che si fondono con un grandi obbiettivi, quello di rendere meno stringente la morsa europea (che strangola l’economia), quello di opporsi alla marea di immigrati clandestini che entrano in Italia, quello soprattutto di affermare che prima di ogni cosa vengono gli italiani; l’extracomunitario costa circa 1000 euro al mese per le casse dello Stato, mentre ci sono famiglie italiane che non hanno più lavoro e con neanche un minimo di assistenza. In Basilicata, ricordiamo, continua Cappiello, regione ricchissima di petrolio,(i cui proventi, vengono incamerati solo dalla solita oligarchia politica pittelliana), abbiamo interi paesi che si stanno svuotando: giovani laureati e diplomati disperati che emigrano all’estero nella speranza di trovare un posto di lavoro.
“Il movimento NCS non si ferma, anzi riparte deciso verso il governo”, così ha affermato nostro Capitano dal palco di Pontida, indossando la felpa ‘Salvini premier’. Quest’anno per la prima volta non ha parlato il fondatore Umberto Bossi, per decisione dello stesso Salvini. «Se pensavano di bloccarci con il frutto del nostro lavoro, hanno sbagliato. Andiamo avanti più determinati di prima. Vadano a sequestrare i soldi ai mafiosi che girano liberi in Italia. In questo prato c’è gente per bene» ha detto Salvini in riferimento al sequestro dei conti correnti del partito deciso dai giudici di Genova dopo le condanne di Bossi e Belsito per irregolarità nei rimborsi elettorali. «Qualche giudice vuole fermare un partito, magari rispondendo agli ordini di qualcun altro. Non può mettere il bavaglio a un milione di militanti’». «Andremo avanti anche senza soldi>>.
Ma per andare avanti dà un taglio netto con il passato: Umberto Bossi, il fondatore della Lega, resta seduto in un gazebo dietro al palco e non ha diritto di parola, Salvini lo evoca ma non lo cita.”È importate essere qui con voi oggi – ha detto Salvini parlando dal palco -. Se qualcuno pensava di portare tristezza, sconforto e paura sul prato di Pontida la risposta l’avete data voi e il buon Dio con questo sole. Grazie fratelli per chi ha fatto ore e ore di viaggio”. Una volta al Governo, aggiunge, “la legge Mancino e la legge Fiano le cancelleremo, perché solo in Unione sovietica processano le idee. Si comportano come in un regime”.”Quando andremo al governo daremo mano libera a uomini e donne delle forze dell’ordine per darci pulizia e sicurezza”. E in quel momento il segretario leghista ha poi invitato sul palco del raduno alcuni rappresenti dei sindacati di polizia. Ed ancora Salvini cita i casi di Banca Etruria e delle banche venete, e avverte: “Quando andremo al Governo, qualcuno di questi banchieri, di questi signori che oggi, dopo tutto quello che è successo, vanno in giro con l’autista, andrà in galera e sono i loro conti correnti che verranno sequestrati”.”Basta con il Jobs Act, noi faremo una riforma del lavoro che sarà fondata sulle certezze, riportando in Italia le migliaia di ragazzi costretti a scappare all’estero per costruirsi un futuro. Questo governo va avanti a colpi di bonus, di elemosine. Noi, come hanno fatto alcuni cantoni in Svizzera, proporremo un minimo salariale sotto il quale non si può andare”. Il leader della Lega si sofferma anche sui vaccini. “Io ho vaccinato i miei figli ma un Paese libero e serio che mette in vena 10 nuovi vaccini in poco tempo deve garantire esami gratuiti pre vaccinali”. “Vaccini obbligatori per i nostri bambini, ma i 10mila che sono arrivati chi li ha controllati?”. In conclusione il messaggio di Salvini si rivolge agli alleati: lancia “l’ultima” possibilità di dialogo con gli alleati di centrodestra. “L’ultima chance la diamo oppure padroni a casa nostra”, scandisce il segretario leghista. Salvini aveva criticato le posizioni sulla Turchia di alcuni partiti della coalizione. “Chi vuole governare con la Lega abbia chiaro che la Turchia non è e non sarà mai Europa… “meglio soli che male accompagnati”. E sottolinea di volere “un’alleanza seria e compatta” come quella che si è presentata agli elettori alle scorse amministrative. “Non voglio più vedere neanche dipinti sui muri i poltronari di professione e traditori alla Alfano”.