Alluvione: “Pari dignità per tutte le popolazioni colpite da calamità”
Presa di posizione di De Filippo e Gentile sulla decisione del governo di stanziare fondi per gli aiuti alle popolazioni di Toscana e Liguria
. “Felici per i nostri connazionali, ma siamo connazionali del Governo?” “La gioia per il fatto che il Governo abbia deciso di farsi carico dell’emergenza dell’alluvione nelle province di La Spezia e Massa Carrara da noi è velata per il fatto che un analogo atteggiamento non si è avuto per l’alluvione dello scorso marzo in Basilicata e Puglia. Siamo vicini alle popolazioni nostre connazionali di Toscana e Liguria, ma non vorremmo scoprire che non siamo considerati connazionali del Governo”. E’ l’amaro commento del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo e dell’assessore alla Protezione Civile Rosa Gentile.“Per l’emergenza in quelle zone – dicono De Filippo e Gentile – il governo ha messo in campo in pochissime ore 65 milioni, dando solo l’indicazione, per noi anche errata, del fatto che le Regioni interessate dovranno applicare la ‘tassa sulle disgrazie’ innalzando i propri tributi. Per noi, invece, la cosa è stata un prerequisito e a distanza di 8 mese dall’evento calamitoso, a fronte di 7 milioni e mezzo messi in campo dalla Regione, lo stato non è riuscito ad assicurare ancora un euro per messa in sicurezza e ristoro dei danni. Il sospetto che un differente trattamento possa essere frutto di differenti longitudini può da solo minare la credibilità di chi ha fatto queste scelte. Toscana e Liguria vanno aiutate e sostenute dall’intero Paese, ma non è possibile far finta di dimenticarsi di altre situazioni salvo che per chiedere di vessare le popolazioni già duramente colpite anche con aumenti di tasse. Per questo, in nome della credibilità nelle istituzioni, chiediamo con forza che parallelamente agli aiuti per le Province di Massa e La Spezia, il Governo faccia avanzare la chiarezza di un atteggiamento che riconosca innanzitutto pari dignità, e quindi pari opportunità, a tutto il Paese e per questo ci appelliamo anche al Capo dello Stato”.
Comunicato Terre Joniche
Lunedì 31 Ottobre: ore 9 concentramento al confine fra la Puglia e la Basilicata di persone ed automezzi
Ore 10 incontro con la stampa con invito a partecipare ai sindaci, ai parlamentari, alle province di Taranto e Matera, alle Regioni Puglia e Basilicata
Se non ci saranno state risposte certe, la nostra indignazione sarà in strada ad oltranza.
I cittadini toscani e liguri che hanno gettato fango sulle macchine delle “autorità” saranno in buona compagnia
Alle notizie che sono arrivate subito dopo il Consiglio dei Ministri, dopo lo sconcerto, è montata l’indignazione e la rabbia nelle terre colpite di Puglia e Basilicata. Il Consiglio dei Ministri ha messo la parola fine al decreto mille proroghe e, stanziando 65 miluioni di Euro per i toscani ed i
liguri, ha fatto quello che andava fatto. Nonostante la legge voluta dal Parlamento e che fino ad oggi è stata usata contro le Regioni ed i cittadini per tenere bloccate le risposte a tutte le alluvioni che si sono succedute dopo il 26 Febbraio scorso (opponendo mille cavilli), il Governo, venendo (finalmente) meno a quanto ha sostenuto fino ad oggi, ha dichiarato in poche ore lo stato d’Emergenza e stanziato 65 milioni di Euro per le “emergenze”.
Bene, è quello che andava fatto! Il Governo ha riconosciuto così, quello che noi e molti con noi sosteniamo da mesi (finanche nella sua stessa maggioranza): quella voluta dal decreto milleproroghe è una norma indecente contro la logica, gli interessi degli Enti locali, dei cittadini e del
territorio e, dunque, ha stanziato le risorse che andavano stanziate subito in caso di alluvione drammatica come quella della Toscana e della Liguria.
Ma perché non l’ha fatto per la Basilicata, la Puglia, le Marche e l’Abruzzo che a Marzo scorso hanno avuto danni altrettanto ingenti e, nel caso delle Marche, cittadini morti?
Perché non è stata firmata l’ordinanza per la Basilicata per cui ci sono 14,5 milioni disponibili e fermi in un cassetto dall’8 Ottobre scorso?
Perché, vista la disponibilità delle Marche a mettere risorse non è stato fatto anche per loro? Perché, vista la disponibilità del Presidente Vendola notificata al sottosegretario Letta come è stato convenuto insieme al Comitato, ai Sindaci di Castellaneta e Ginosa, alla Provincia di Taranto ed
ai parlamentari pugliesi, non è stata data risposta per aprire un tavolo in cui definire il percorso anche per la Puglia?
Indecente ed indegno questo navigare a vista decidendo di volta in volta se ed a chi dare risposte.
Nella giornata di venerdì 28 ottobre dopo il Consiglio dei Ministri, il Comitato TerreJoniche, che ha espresso immediatamente solidarietà alle popolazioni colpite ed alle famiglie delle vittime e che sta preparando una delegazione per andare nei prossimi giorni in quelle terre sconvolte per rafforzare i
legami di solidarietà e di impegno comune fra cittadini colpiti, ha intensificato i suoi passi nei confronti delle istituzioni e dei soggetti coinvolti.
Dopo aver apprezzato il Comunicato Stampa emesso dal Presidente della Regione Basilicata De Filippo e dall’Assessore Rosa Gentile, nella tarda serata di venerdì 28 ottobre, il Portavoce Gianni Fabbris ha incontrato Il Senatore Latronico di cui ha preso atto della posizione: “Non c’è alcun motivo perché
non sia stata fatta l’ordinanza anche per la Basilicata e questa situazione è ormai intollerabile”. Al Senatore Latronico, Fabbris ha comunicato i prossimi passi: da lunedì siamo sulla SS Jonica ad oltranza e, questa volta, non ce ne andiamo fino a quando non ci sono risposte”. Al Senatore
Latronico, Fabbris ha rivolto una pressante richiesta: “Chiarisci al Governo
che non c’è più spazio per rinvii e venite tutti con noi sulla strada da lunedì. C’è un limite oltre il quale non si può andare e la dignità delle persone vale più ed oltre ogni schieramento politico. Non si può sulla pelle dei cittadini continuare questo balletto di rinvii e rassicurazioni”.
Nella matitnata di sabato 29 ottobre il Comitato ha messo in moto la macchina organizzativa: alle
ore 18,30 nel Bar 77 di Marina di Ginosa è convocata l’assemblea che dovrà decidere quello che per noi tutti è chiaro: nessuno spazio a ulteriori “traccheggiamenti” entro lunedì vogliamo risposte certe o sappiamo reagire.
Nella mattinata di oggi, mentre è iniziato il tam tam nelle campagne e fra i cittadini per l’appuntamento di Lunedì mattina, arrivano le telefonate che annunciano che i sottosegretari Letta e Viceconte garantirebbero l’emissione dell’ordinanza per la Basilicata e le Marche (ovvero per le Regioni che hanno già dato la disponibilità ad intervenire con proprie risorse). Se così
sarà, lo consideriamo un atto dovuto e ne prendiamo atto, sapendo di aver contribuito in maniera determinante ad una svolta di questo tipo, tenacemente rincorsa in 8 mesi di vertenza. Oggi, però, ad otto mesi di distanza dal 1° Marzo, non basta più.
Vogliamo vedere i provvedimenti al di là della politica degli annunci, vogliamo capire quali provvedimenti ci sono per la Puglia chiedendo di sapere quando viene fissato l’incontro fra il Presidente Vendola ed il Sottosegretario Letta per trovare un accordo anche per la Puglia.
Pretendiamo di sapere, oltre le misure a disposizione della messa in sicurezza del territorio (i 14,5 milioni a disposizione della Basilicata ricordiamo che sono per le prime emergenze di interventi territoriali) quanto, cosa e dove sono i provvedimenti per i risarcimenti, per le aziende
e le famiglie e quanto c’è di altro. Insomma non è più tempo di promesse vuoto e di tentennamenti; bisogna andare fino in fondo: garantendo i diritti di chi è stato colpito e del territorio. Pretendiamo che il principio che abbiamo per cui le Regioni ed il Governo mettano ognuno qualcosa, sia
pienamente applicato e garantisca soluzioni per i ristori dei danni e la messa in sicurezza del territorio sia in Basilicata (dove già c’è un percorso tracciato dalla Regione che va portato in fondo) che in Puglia dove le Regione deve ancora dire come intende garantire le risorse necessarie.
Lunedì 31 ottobre alle ore 9 nel piazzale delle Tavole Palatine ci sarà il concentramento dei cittadini mentre alle ore 10 è prevista una conferenza stampa per annunciare una nuova mobilitazione sulla SS Jonica. Aspettiamo i sindaci, le Regioni, i parlamentari, le Province. Noi ci saremo con i trattori e la gente colpita.