“Dalla preistruttoria sull’attività di caratterizzazione del sito Itrec della Trisaia di Rotondella è emerso che le cause di inquinamento del potrebbero essere legate a vicende del passato e molto probabilmente ad attività dismesse. Per tale motivo ho chiesto al sindaco di Rotondella di convocare velocemente una Conferenza di servizi per condividere le modalità per l’aggiornamento del Piano di caratterizzazione e le attività suppletive di messa in sicurezza”.
E’ quanto dichiara l’assessore all’ambiente della Regione Basilicata, Francesco Pietrantuono, al termine della riunione tecnica che si è svolta questa mattina in Regione, su convocazione del sindaco di Rotondella, Vito Agresti.
“Riteniamo – aggiunge Pietrantuono – che tali attività, necessarie all’individuazione delle sorgenti inquinanti e dei primi interventi possibili, debbano essere condotte in un clima di piena concertazione tra Comuni interessati, Arpab, Enea e Sogin perché l’obiettivo, condiviso anche dal tavolo di questa mattina, è quello di procedere il più velocemente possibile con la bonifica.
Le attività di indagine suppletiva che saranno concordate – osserva Pietrantuono – serviranno a rafforzare i dispositivi di messa in sicurezza e a valutare le correlazioni tra gli sforamenti con la discesa della falda. Evidenziando questi sforamenti il Piano di caratterizzazione – conclude Pietrantuono – ha già dimostrato la sua valenza e quindi un suo aggiornamento, alla luce delle criticità emerse, non potrà che favorire la velocizzazione di tutti i processi”.
Al termine della riunione è stato stabilito che la Conferenza di servizi si terrà presso il Comune di Rotondella il prossimo 3 ottobre.
Fino a quando il medico studia, l’ammalato muore. Nella nostra Regione, purtroppo, non è un modo di dire ma una realtà. Sono lustri che si fanno tavole rotonde ed enunciazioni di principio ma, la gente continua ad ammalarsi ed a morire senza che ci fosse almeno “un medico” che studia. Una riflessione pongo all’attenzione dei politici regionali (tutti): quanti e quali risultati di bonifiche sono stati individuati ed eseguiti? Se c’è un pezzettino di terreno non inquinato in Basilicata? Se esiste un pezzettino di terreno bonificato in tutta la Regione? Esiste una mappa dei rischi Regionale?
Queste gravi inadempienze da parte del Governo Regionale supportate dal carente controllo del Governo Centrale, stanno “uccidendo” una intera Regione, lentamente, disinformando o meglio “tacendo” sulle gravi conseguenze che ci troveremo ad affrontare nel breve-medio termine. Questo atteggiamento omertoso, cari politici regionali, vi rende complici se non “mandanti” di questo “omicidio di massa” che si sta perpetrando da anni. Invece di chiudere i Tribunali per rimanere impuniti, perché non si lasciano aperti dedicando proprio quei Tribunali da chiudere adibendoli alla repressione dei delitti causati da una cattiva gestione ambientale di tutto il territorio regionale? Basta con queste “morti bianche” senza colpevoli.
nino silecchia