Il coordinamento Donne di Noi Con Salvini Basilicata esprime la sua solidarietà alla donna aggredita e offesa psicologicamente dal proprio compagno a Policoro. Perché il Dott. Jekyll si trasforma in MR. Hyde? È doveroso operare un’ introspezione psicologica su una parte dell’universo maschile per capire ed analizzare i meccanismi perversi di alcuni uomini che infieriscono con violenze inaudite sia fisiche che psicologiche nei confronti delle loro Donne. Da cosa nasce questo odio per il corpo femminile? La risposta più esauriente potrebbe essere dedotta, dopo aver sviscerato il problema, abbracciando varie tematiche dalle dinamiche delle relazioni di coppia a quelle tra figli e genitori. Dopo un’elaborata introspezione dell’animo e del carattere maschile possiamo arrivare a dedurre che alcuni uomini non sanno stare senza una donna accanto, la donna è lo scudo che lo difende dall’angoscia, dalla solitudine ,dall’idea della morte; per certi uomini il corpo della donna diventa una dipendenza e, non solo, non riescono a fare a meno della loro presenza, la devono avere sempre accanto perché è lei ad infondere loro la sicurezza che tanto ostentano Quanti uomini, dopo una separazione ,hanno perso tutte le loro certezze ed invece di ammettere la loro fragilità e debolezza hanno riversato la loro rabbia e la loro aggressività contro la ex moglie o ex compagna con l’intento di volerla annientare e distruggere!!!Purtroppo la cronaca nera ci racconta ogni giorno situazioni e storie di questo tipo. Più volte ho parlato “dell’invidia del grembo materno” perché è proprio da questo concetto che dobbiamo partire per spiegare quante valenze per un uomo può assumere la presenza di una donna;questo sentimento li spinge a tener sotto controllo il corpo delle donne, perché alcuni vorrebbero costantemente tornare in quel paradiso terrestre dove sono vissuti in simbiosi con la propria madre e da cui si sono dovuti separare ;e spesso questo distacco non è avvenuto dolcemente ,ma con difficoltà soprattutto se il rapporto fra loro non è stato armonico. Ed allora ecco che un certo mondo maschile mette in atto forme di rifiuto , di ribellione e di aggressività per placare il suo ego e ritrovare il suo equilibrio e la sua stabilità psicologica. Certo tutti noi siamo nati dal corpo di una donna ,siamo stati due esseri in uno all’interno del grembo femminile e abbiamo vissuto in comunicazione neurochimica con nostra madre prima di venire al mondo. Il corpo materno era il nostro Eden, ma abbandonarlo per un maschio e una femmina è incommensurabilmente diverso: la donna si forma sul corpo della madre, avrà il seno per allattare ,un grembo per accogliere. I maschi invece, crescendo non hanno le forme del corpo dal quale si sono distaccati ,quelle forme che ci legano alla vita e quindi il loro desiderio di rientrare nel corpo delle donne potrà avvenire con amore e rispetto o, al contrario con violenza e rabbia distruttiva! Quindi per costruire un mondo dove uomo e donna possano camminare mano nella mano rispettandosi a vicenda dobbiamo lavorare tutti con impegno per educare i nostri figli all’ascolto, alla pazienza e alla tolleranza reciproca. Dobbiamo insegnare al bimbo e al futuro ragazzo che per diventare uomo non serve incarnare il mito del super-uomo, che non ci si deve vergognare a mostrare la propria fragilità e chiedere aiuto, se necessario,che non bisogna nascondere le proprie emozioni e che ,a volte,il pianto è liberatorio! Noi genitori ed educatori abbiamo una grande responsabilità per la crescita intellettuale e psicologica dei nostri ragazzi. Siamo ,salvo eccezioni, gli artefici dell’adulto che diventerà il nostro bambino; l’esempio, l’aria e l’atmosfera che il piccolo respirerà in famiglia saranno i semi che avremo gettato per farlo diventare un uomo responsabile, e con sentimenti che manifestino solo segnali d’amore e di rispetto nei confronti della sua donna e di tutto il mondo femminile. Infatti l’amore dei genitori o l’assenza di cure sembra influenzare il comportamento del bambino e le sue idee sull’amore, sul come vivere e gestire le emozioni. Un bambino amato sarà un bambino sicuro, sereno e avrà un bagaglio di risorse ed energie per affrontare e superare anche il dolore, la sofferenza e le perdite. L’amore non è qualcosa di innato dentro di noi, ma qualcosa che si coltiva attraverso l’esempio, la ricerca e la crescita personale. Un bambino non amato al contrario subirà “una ferita, fatta di disagio, di possibili difficoltà e di disadattamenti” Il bambino non amato che ha sperimentato l’assenza, l’umiliazione porta con sé una quota di dolore che con gli anni può trasformarsi in comportamenti violenti. La vittima può trasformarsi in carnefice, chi subisce passivamente, nel passato, può infliggere sofferenza all’altro, nel presente; chi sente di aver subito un’ingiustizia può colpevolizzare l’altro che diventa capro espiatorio di un malessere che trae origine da dinamiche familiari passate. Chi ha sperimentato l’abbandono “ieri” può coltivare l’idea che solo il possesso e la minaccia possono tenere legati a sé “oggi” le persone amate, per la paura drammatica e angosciante di rivivere un altro abbandono.
Domani Sabato 23 Settembre 2017 il coordinamento Donne Basilicata insieme al Segretario regionale di Noi Con Salvini Antonio Cappiello, sarà presente con un gazebo a Policoro dalle ore 17 alle ore 21 in segno di solidarietà alla Donna aggredita (come abbiamo già fatto a Potenza)e per aiutare tutte le donne che abbiano difficoltà nella loro vita di coppia. Piccoli passi, i nostri, che daranno vita a breve ad un’area all’interno del Coordinamento Donne di Noi Con Salvini Basilicata che si occuperà esclusivamente con professionisti di difendere e tutelare in tutte le sue sfaccettature l’universo femminile.
Adriana Domeniconi(Coordinatrice Donne Basilicata di Noi Con Salvini)
Coordinamento Donne di Noi Con SalviniBasilicata
Antonella Grilli (Coordinatrice Donne Noi con SalviniMatera e provincia)
Pina Chidichimo (Coordinatrice Donne Noi Con SalviniPotenza e Provincia)