Un ponte fra Firenze e la Basilicata, per scambiarsi esperienze, confrontarsi e mantenere vivo il legame fra la Regione e le comunità dei lucani che vivono in Toscana: è il significato della “Settimana lucana in Toscana”, conclusa qualche giorno fa a Firenze, che ha visto la partecipazione del presidente del Consiglio regionale Francesco Mollica. Rivolgendo il proprio saluto alla comunità toscana, Mollica ha rimarcato “la necessità di rafforzare il legame tra il Consiglio regionale e le associazioni dei lucani presenti in molte regioni italiane e in diversi Paesi del mondo”, sottolineando in particolare “l’opportunità che l’associazione lucana di Firenze ci offre con le sue iniziative per alimentare lo scambio e l’interlocuzione fra la Toscana e la Basilicata, due terre in cammino verso l’Europa accomunate dalle tante emergenze culturali e dalla comune attenzione allo sviluppo della promozione culturale e turistica”.
“È necessario continuare a lavorare per rafforzare il rapporto con le associazioni”, ha aggiunto Mollica ringraziando “l’associazione culturale lucana Firenze presieduta dall’avvocato Luigi D’Angelo per l’impegno che mette nelle sue attività di promozione della Basilicata e delle tante professionalità del territorio lucano”. Dal presidente del Consiglio regionale “un saluto particolare al sindaco di Firenze Dario Nardella, la cui madre è potentina, e al consigliere comunale del capoluogo toscano Nicola Armentano, lucano che vive e lavora a Firenze, una delle anime dell’associazione lucana”. Mollica ha inoltre espresso il proprio plauso per l’istituzione del premio “Eccellenze Lucane a Firenze”, “un riconoscimento simbolico – è scritto in una nota – che l’associazione culturale assegna ad illustri esponenti della società civile che hanno legato il proprio nome a questa terra per origine o per professione, portando in alto il nome della Basilicata e della sua popolazione”.
Il premio è andato quest’anno al fumettista, regista, autore e scenografo Sergio Staino, la cui famiglia è originaria di Stigliano (“La sua straordinaria carriera, manifesto per intere generazioni è rappresentativa quanto il suo carattere schietto, ma educato, di raccontare la vita di tutti i giorni con ironia e creatività”), al business man del settore food originario di Matera Umberto Montano (“Fondatore e presidente del Mercato Centrale di Firenze e Roma, vanta una passione incontenibile per il suo lavoro unito ad una grande capacità imprenditoriale”), all’executive chef del Four Seasons di Milano e Firenze Vito Mollica, nato ad Avigliano (“Le sue origini e la sua professione sono il punto di forza che lo hanno portato ad essere nel 2014 chef dell’anno della guida de Il sole 24 ore”),
al neurochirurgo ex presidente della Fondazione Careggi Pasquale Mennonna (professionista di fama internazionale e maestro della neurochirurgia, che i fiorentini ricordano per aver salvato la vita di Giancarlo Antognoni nel 1981, in seguito all’incidente con il portiere del Genoa, Martina”), al direttore dell’Accademia di belle arti di Firenze, Domenico Viggiano, originario di Irsina (membro dell’Accademia delle Arti del Disegno e presidente della Fondazione Antonio Berti e del gruppo Donatello”), a Pietro Laureano, architetto, urbanista e consulente Unesco originario di Tricarico (ha insegnato nelle facoltà di architettura ad Algeri, Firenze e Bari, è rappresentante italiano nel Comitato tecnico-scientifico della Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta contro la desertificazione”), a Carlo Di Mario, ordinario di Cardiologia all’università di Firenze e primario di cardiologia interventistica all’ospedale di Careggi, la cui famiglia è originaria di Palazzo San Gervasio (“membro del consiglio di amministrazione del cuore, ha lavorato come esaminatore di dottorato di ricerca per l’Imperial College, l’Università Karolinska di Stoccolma, le Università di Milano, Catania, Leuven, Rotterdam, Copenhagen, Goteborg”), ad Adriana Mastrangelo Adorno, docente, scrittrice, storica dell’arte pugliese all’anagrafe che ha vissuto molti anni in Lucania ed a Firenze dal 1989 (considerata oggi tra le più importanti storiche dell’arte in Italia, tra i suoi lavori un saggio sulla pittura rupestre lucana e la presentazione delle mostre della Divina Commedia dipinta dal Maestro Madè nella chiesa di Santa Croce a Firenze”) ed a Maria Dolores Limongi, giudice del tribunale del riesame nata a Lauria (“l’onestà e la trasparenza, unita alla sua straordinaria tenacia, tratti tipici della nostra popolazione, hanno fatto di lei uno delle figure più apprezzate del foro italiano”).