“Innovazione e agricoltura, tecnologia e filiere, binomi che devono obbligatoriamente passare per i giovani, presente e futuro di un comparto importante su cui come Regione Basilicata abbiamo voluto scommettere, oltre che per la capacità di organizzazione in filiere che possano rendere efficaci le azioni di miglioramento in atto dei prodotti di qualità che il nostro straordinario territorio già produce.”
Ha dichiarato l’’Assessore Luca Braia intervenendo al talk “Smart Agricolture and Food” nell’ambito della manifestazione Heroes svoltasi a Maratea.
“Dalla tradizione recuperiamo qualità, tipicità e distintività e parallelamente con i giovani – prosegue l’Assessore Braia – e con l’innovazione proviamo a proiettarla con competitività nel futuro e nella modernità. La sfida della qualità dei prodotti della sostenibilità ambientale e dell’organizzazione delle filiere per fare sistema vede sicuramente nel digitale e nell’agricoltura di precisione una grande opportunità di sviluppo che può essere colta solamente cambiando paradigma e visione, rinnovando e guardando ai mercati dove poter far confluire le nostre produzioni con una visione e un approccio diversi. C’è un investimento coraggioso della Regione Basilicata sulla connettività e sulla disponibilità di reti e digitale per tutti i cittadini, anche nelle aree interne.
Occorre rafforzare innanzitutto il contesto umano che ha le capacità e deve utilizzare le tecnologie, il digitale, i sensori, i droni, i gps ecc. e la loro applicazione in agricoltura. Un passaggio fondamentale per il ricambio culturale e generazionale dell’agricoltura lucana si è consumato in questi ultimi 2 anni ed è quello di avere sostenuto circa 363 giovani per il primo insediamento con 24 milioni di euro: nuove generazioni di imprenditori agricoli di cui oltre il 70% diplomati o laureati proprio in studi agrari. Dati che ci consentono di essere, come regione, tra quelle virtuose per l’aumento percentuale di imprenditoria giovanile in agricoltura.
Grazie alla rivoluzione apportata da un bando che, forse per la prima volta in questa regione, ha deciso di puntare sull’innovazione e sulla professionalità degli operatori, premiando proprio i giovani che vedono il loro futuro nel comparto e studiano per accrescere conoscenze e competenze di settore. Allo stesso tempo però, il bando ha premiato fortemente i giovani richiedenti l’aiuto comunitario per avviare la nuova impresa agricola a caratterizzare le proposte progettuali con innovazione e utilizzo di ultime tecnologie.
Ai giovani abbiamo voluto assicurare non solo un premio automatico di 60/70 mila euro ma, soprattutto, una modalità nuova di pensare al futuro, selezionando i nuovi insediati secondo criteri legati a innovazione e conoscenza oltre che incentivarli ulteriormente con la misura del Psr dedicata al miglioramento aziendale, con una dotazione finanziaria di ulteriori 32 milioni di euro.
Siamo, inoltre pronti a spingere ancora la scommessa sui giovani e l’innovazione, con un ulteriore bando loro dedicato, di prossima uscita.
L’agroalimentare lucano, oggi, deve sempre più essere capace di progettare e mettere in atto, attraverso altri bandi attualmente aperti del Psr Basilicata 2014-2020, un nuovo concetto di filiera che comprenda tutte le fasi e gli attori della produzione, della trasformazione e della commercializzazione che apportino una maggiore efficacia e una riduzione dei costi data proprio dalla capacità di stare insieme in maniera sostenibile.
Abbiamo oggi prodotti di eccellenza – conclude Braia – a cui il mondo guarda con interesse, riconoscendo nel brand Basilicata un territorio con le sue tipicità che è proiettato alla Capitale Europea della Cultura del 2019. Non possiamo perdere questo treno ma dobbiamo essere capaci di accompagnarlo con politiche nuove e al passo con i tempi. L’invito al mondo dell’innovazione e della ricerca è quindi quello di avvicinarsi al comparto agricoltura per creare le sinergie determinati per investimenti che consentano alla Basilicata lo sviluppo e il salto di qualità.”