Alimentazione e turismo made in Sud hanno messo le ali determinando la crescita di piccole aziende. Le imprese artigiane meridionali del settore alimentare sono 18.848, pari al 46% del totale nazionale, con 54.906 addetti. Quanto al turismo, le imprese artigiane coinvolte sono 64.596, vale a dire il 30,3% del totale nazionale. In particolare, il Mezzogiorno è un ‘giacimento’ di specialità alimentari di qualità: appartengono infatti alle regioni meridionali 1.801 prodotti agroalimentari tradizionali e 107 di questi si fregiano dei marchi Dop, Igp, Stg, pari al 39% del totale nazionale di questa tipologia di produzioni.
Da qui prende le mosse la nuova iniziativa di Confartigianato imprese Matera che, in collaborazione con ICE (Agenzia per la promozione all’estero di imprese italiane), ha organizzato per domani 27 settembre, nella sala convegni della Camera di Commercio di Matera (via Lucana, 82) una giornata di incontri b2b con operatori esteri.Saranno presenti imprese del comparto agroalimentare con sede nella regione Basilicata (vini,birra,salumi,olio,confetture,pistacchi, pasta,grano,prodotti essiccati,tartufo,conserve) che incontreranno buyers provenienti da Serbia, Macedonia, Inghilterra, Svizzera e Canada e opinion Leader.
Obbiettivo dell’iniziativa è quello di incrementare le opportunità commerciali per l’export italiano del settore dell’agroalimentare. L’agroalimentare è il secondo comparto manifatturiero del made in Italy e svolge un effetto traino unico sull’intera economia per l’impatto positivo di immagine sui mercati esteri, dove il cibo made in italy e sinonimo di alta qualità.Sono state ammesse all’evento 20 aziende selezionate da Confartigianato Imprese Matera
E’ il nostro contributo – sottolinea Rosa Gentile, componente l’esecutivo nazionale d Confartigianato – ai programmi di Matera 2019 perché i prodotti alimentari di qualità sono parte integrante dell’esperienza turistica a Matera. Inoltre l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese è uno degli elementi chiave del rilancio della competitività del nostro Paese, soprattutto in un momento di particolare crisi come quello che sta attraversando l’Italia. Le istituzioni pubbliche e le associazioni imprenditoriali sono quindi impegnate tutte insieme in questo percorso di avvicinamento delle imprese direttamente sui loro territori, per aiutarle e supportarle a crescere sui mercati esteri. Si tratta di qualificare le relazioni tra tutti i soggetti, pubblici e privati, che operano nell’internazionalizzazione per l’integrazione ed il coordinamento degli interventi e l’uso razionale delle risorse disponibili. Come Confederazione e sistema delle piccole imprese –aggiunge – dobbiamo mettere tuttavia in evidenza la necessità di focalizzare maggiormente l’attenzione sulla piccola dimensione di impresa. Occorre che le procedure, i finanziamenti, i bandi, la stessa fase di ideazione delle azioni, il tutto sia “a taglia” e “a misura” di piccola impresa. E che non si continui nell’attribuire un privilegio di fatto per le grandi imprese e i grandi gruppi. Quindi la richiesta e l’auspicio – ha continuato Gentile – è che iniziative come questa servano sempre di più a sintonizzare ed allineare il mondo delle Istituzioni preposte all’internazionalizzazione con il mondo delle imprese che vogliono (o “devono” farlo, per reagire alla crisi) promuovere i propri prodotti all’estero per accrescere la propria competitività ed il proprio risultato imprenditoriale ed occupazionale.
Il settore turistico meridionale continua a registrare interessanti performance con una stagione estiva 2017 da record di presenze ed arrivi sopratutto stranieri. Se si investisse in cultura al Sud quanto già avviene nel Centro-Nord – come segnala la Svimez – dice infine Gentile – l’occupazione crescerebbe di circa 200 mila unità, di cui 90 mila laureati. Un ruolo di rilievo in questo piano lo ha l’appuntamento di Matera 2019: un percorso da realizzare con progetti ad alto contenuto di innovazione, che permettano la creazione di ambienti in cui sia possibile sperimentare nuovi modelli di sviluppo urbano, sociale e imprenditoriale, con al centro la cultura, non solo per la Basilicata ma per l’intero Mezzogiorno. Per noi – ha concluso – il turismo insieme all’agroalimentare è una delle leve fondamentali per il nuovo sviluppo del Sud.