Oggi è una giornata storica per i piccoli comuni, quelli con meno di 5 mila abitanti.
Il Senato della Repubblica ha approvato in via definitiva la proposta di legge di sostegno ai piccoli comuni.
Si tratta di un provvedimento che ha occupato per oltre tre lustri e per ben quattro legislature parlamentari i lavori di Camera e Senato.
La legge contiene una serie di previsioni finalizzate innanzitutto a contrastare la piaga dello spopolamento di cui l’Anci si sta occupando da tempo.
La legge punta a risolvere le principali difficoltà delle piccole realtà amministrative, garantendo l’accesso ai servizi per contrastare lo spopolamento e interventi in materia di ambiente, protezione civile, istruzione, sanità, servizi socio assistenziali, trasporti, viabilità e servizi postali.
Il fondo di 100 milioni di euro viene istituito per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni, con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2017, e di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2018 al 2023.
A beneficiarne in Basilicata saranno 102 piccoli comuni, pertanto l’Anci presto organizzerà un seminario per far conoscere nel dettaglio tutte le opportunità della legge.
“Legge piccoli Comuni”, la soddisfazione di Pittella.
“Una risposta forte per la Basilicata, dove 102 comuni su 131 potranno accedere ai benefici, e si aggiunge alle iniziative messe in campo dal governo regionale sulle aree interne”.
“Saluto con estremo favore l’approvazione in via definitiva al Senato della legge sui Piccoli Comuni. Un provvedimento al quale plaudire perché, intervenendo a sostegno dei servizi nei comuni al di sotto dei 5000 abitanti, va nella direzione di una maggiore coesione territoriale, riconoscendo uguali diritti di cittadinanza. La legge, per la quale il governo ha stanziato complessivamente 100 milioni fino al 2023, prevede il recupero dei centri storici, la manutenzione del territorio, misure a sostegno dei trasporti e dell’istruzione, la promozione della filiera corta e delle produzioni cinematografiche. Interventi dunque che, finalizzati a garantire la qualità dei servizi e della vita nei nostri borghi, rappresentano uno strumento di contrasto allo spopolamento delle aree interne. La legge sui piccoli comuni è una risposta forte per la Basilicata, dove 102 comuni su 131 potranno accedere ai benefici, e si aggiunge alle iniziative messe in campo dal governo regionale sulle aree interne. La Regione infatti, per il periodo 2014-2020 a valere sui Programmi Operati FESR e FSE e sul Programma di Sviluppo Rurale FEASR ha individuato 4 Aree Interne, definite congiuntamente al Comitato Tecnico Nazionale , stanziando un investimento complessivo pari a 117, 5 milioni di euro. Inoltre, entro la fine del 2018 per citare la Banda Ultra Larga saranno serviti dall’infrastruttura di telecomunicazione 129 Comuni con un investimento di 41,3 milioni di euro.
Pertanto, il via libera di oggi in Senato alla legge, oltre a rappresentare un ulteriore strumento a disposizione del nostro territorio, è il segno di una visione complessiva del Paese che passa anche dalle periferie e che può incrociare risultati tangibili, solo percorrendo la strada della cooperazione istituzionale.
In chiusura, ma non da ultimo, un plauso ad Ermete Realacci, primo firmatario del disegno di legge”.
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.
Legge piccoli Comuni, nota Roberto Speranza (Mdp Art. 1)
“Oggi finalmente il Parlamento ha approvato la legge a favore dei piccoli Comuni. Un bel pezzo d’Italia da valorizzare e su cui investire”. E’ stato questo il commento del coordinatore nazionale di Articolo Uno- Mdp- Roberto Speranza, alla storica approvazione della Legge per i piccoli comuni e la montagna, di cui è terzo firmatario, dopo i deputati Ermete Realacci ed Enrico Borghi. Una legge che si è provato- senza riuscirci- ad approvare anche nelle precedenti legislature e sulla promozione della quale si è particolarmente impegnato, nella legislatura 2001/2006,l’allora deputato potentino Giuseppe Molinari.
Legge piccoli Comuni, nota Vincenzo Folino (Mdp Art. 1)
Dopo la Camera anche il Senato ha approvato la legge sugli aiuti ai piccoli comuni che ha come primo firmatario il presidente della commissione ambiente della Camera Ermete Realacci (al quale va un sentito ringraziamento per la passione con cui ha promosso e seguito questa legge nel solco della sua cultura politica) e che mi vede tra i firmatari della proposta di legge presentata il 15 marzo 2013.
Si tratta di una legge importante che parte da una moderna cultura ambientalista e va incontro alle esigenze sociali delle popolazioni che vivono nei comuni che hanno meno di 5 mila abitanti, la grande maggioranza dei comuni italiani.
In Basilicata ne beneficeranno 102 piccoli comuni, situati su gran parte del territorio montano e collinare interno, collocati anche in aree protette nazionali e regionali.
La legge istituituisce un Fondo per lo sviluppo strutturale economico e sociale che sarà messo a disposizione dei piccoli comuni con una cifra non ancora sufficiente, che si cercherà di aumentare con le prossime leggi di bilancio annuali.
Vengono incentivate le fusioni e la gestione comune dei servizi sociali, assistenziali, scolastici, postali. Si prevedono investimenti sulla viabilità minore, sulle frane, sui rimboschimenti, sulla prevenzione degli incendi e sulla protezione civile, la creazione di ciclovie turistiche e l’accesso ai finanziamenti per la banda larga.
Mi auguro che la Regione Basilicata riprenda quella cultura della programmazione partecipata e condivisa con i Comuni lucani, indispensabile per dare forza ed efficacia alla soluzione delle tante questioni che emergono nella fragilità e nella criticità (orografia e demografia) dei nostri territori.