“Il manuale, approvato in quarta Commissione consiliare nei giorni scorsi, ha accolto gran parte delle proposte e dei suggerimenti forniti dalla cooperazione sociale aderente all’Aci (Alleanza Cooperative Italia di Basilicata). Per questo esprimiamo la nostra piena soddisfazione. Il testo licenziato dalla Commissione è un buon bilanciamento tra qualità, diritti, relazione tra offerta dei servizi e ruolo della cooperazione”. E’ il commento di Pino Bruno, presidente regionale dell’Aci Sociale. Adesso – aggiunge Bruno- bisogna accelerare, per ultimare il processo avviato, con la definizione del manuale di accreditamento, per dare certezze normative e amministrative al sistema dei servizi socio sanitari in Basilicata. Su questo punto – conclude Pino Bruno – siamo disponibili, come sempre, a fornire il nostro contributo di idee e di esperienza”.
Ott 02
Perché il manuale è in cassaforte? Perché è stato condiviso solo a pochi eletti portatori di interessi economici e non con i beneficiari dei servizi, senza i quali non esisterebbero i centri accreditati, né il valente Pino Bruno, ne altri? Quali modifiche sono state introdotte e da chi? Possiamo vedere la prima pozza del manuale, la lista dettagliata dei cambiamenti, si può pensare di aprire un processo di partecipazione attiva fra gli utenti dei centri accreditati? Quali interessi si vogliono mantenere? Scusate, va sentita la base non la cupola (qui intesa come parte alta della catena del valore). Grazie.