No al raddoppio della tassa di soggiorno a Matera e nuove proposte rivolte all’Amministrazione Comunale sul tema della ricettività nella città dei Sassi, capitale europea della cultura 2019. Sono i temi affrontati nel corso di una conferenza stampa promossa in mattinata nella sala Bagnale della Camera di Commercio di Matera dal Consorzio Albergatori e dall’associazione B&B. Marianna Dimona e Sergio Palomba per il Cam e Guido Galante per l’associazione B&B di Matera hanno illustato le ragioni della contrarietà al raddoppio della tassa di soggiorno decisa nei giorni scorsi dal Consiglio comunale di Matera, su impulso della Giunta, e le iniziative che si intende intraprendere.
In sala i rappresentanti locali di Federalberghi e delle sezioni Turismo di Confindustria, Confapi, Cna, Confcommercio, Confesercenti Legacoop e Confimi.
L’iter della questione. Nello scorso mese di luglio dalla stampa gli albergatori apprendono della volontà dell’amministrazione comunale di raddoppiare la tassa di soggiorno a partire da ottobre e chiedono un incontro urgente all’assessore Poli Bortone;
luglio-agosto 2017, gli albergatori vengono convocati per due volte al Comune dagli assessori Poli Bortone e Quintano. La proposta avanzata, in risposta a quella del 100% di aumento, e già frutto di un compromesso che – mai come questa volta – ha visto compatta la categoria, che chiede di procedere a un aumento del 50% a partire dal 2018 e di istituire da subito un tavolo tecnico per decidere l’impiego di queste somme in quanto rivenienti da una tassa di scopo. Dal Comune reputano ragionevoli le proposte, ammettendo di aver compreso fino in fondo le ragioni degli albergatori;
settembre 2017, Quintano e la Poli Bortone convocano nuovamente la categoria per annunciare la proposta finale del Comune da portare in Consiglio: aumento al 100% a partire dal 2018 e tavolo tecnico per condividere un programma di servizi turistici da attivare. Gli albergatori ribadiscono la contrarietà e ripropongono l’aumento del 50%. I due assessori assicurano l’impegno a lavorare in tal direzione e annunciano che informeranno la categoria sull’esito delle trattative in Giunta. Il 28 settembre, a tarda sera, gli albergatori apprendono dalla stampa che il Consiglio comunale ha invece approvato la proposta di innalzamento della tassa di soggiorno del 100%.
Gli operatori hanno spiegato le ragioni per cui la tassa di soggiorno non andava aumentata.
1 – Occorre incentivare il turismo residenziale per prolungare la durata media dei soggiorni in città, ferma da tre anni a circa 1 giorno e mezzo.
2 – Contrariamente a quanto affermato dall’amministrazione per giustificare l’aumento, Matera non è ancora una città paragonabile ad altre mete d’arte italiane poiché carente dei servizi turistici di base, che gli albergatori hanno anche elencato in un documento propositivo consegnato più volte alle amministrazioni. Né si può pretendere di aumentare prima e di pianificare poi.
3 – L’aumento della tassa di soggiorno favorisce i pernottamenti nei centri limitrofi della vicina Puglia, dove questa ancora non è vigente.
4 – Tale aumento provoca già ora un calo del potere contrattuale delle strutture nelle trattative coi grandi tour operator, generando seri rischi di perdite di posti di lavoro e danni all’indotto dell’accoglienza e, come effetto domino, sull’intera economia cittadina che, dopo il crollo del polo del salotto, vive solo e soltanto di turismo.
5 – Politiche di innalzamento eccessivo della tassa di soggiorno si attuano in mete turistiche di prima generazione (ad esempio Venezia ma anche Roma, tanto cara al sindaco De Ruggieri) dove è necessario scoraggiare ingenti flussi turistici.
6 – A Matera, invece, l’innalzamento della tassa di soggiorno impedirà anche la mappatura di nuovi target turistici che alla città non si sono ancora avvicinati.
7 – In cinque anni di vigenza della tassa di soggiorno, nessuno al Comune – “al pari delle altre città d’arte” – ha mai pensato di attivare la tassa di ingresso, che andrebbe ad incidere sul turismo “mordi e fuggi”, notoriamente tallone d’Achille per Matera, e assicurerebbe introiti da chi visita la città quasi sempre senza metterne in moto l’economia.
Gli operatori chiedono:
1 – Sospensione immediata del provvedimento e conseguente rimodulazione dell’aumento della tassa di soggiorno dal 100% al 50%.
2 – Conoscere in modo analitico la destinazione delle somme provento della tassa di soggiorno dal 2012 ad oggi. Il Comune, su questa richiesta, ha sempre glissato.
3 – Programmare a breve, medio e lungo termine (da oggi a 18 mesi) l’impiego della tassa di soggiorno attraverso incontri validi non solo a parole.
4 – Avviare immediatamente l’iter per la tassa d’ingresso.
5 – Al momento gli imprenditori del settore ricettivo non sono i soli che traggono profitto dal turismo: senza parlare degli abusivi e delle sacche di evasione, diamo linfa all’intera economia della città e con questa battaglia stiamo difendendo la città.
Le istanze contenute nella seguente nota sono state condivise con i rappresentanti locali di Federalberghi e delle sezioni Turismo di Confindustria, Confapi, Cna, Confcommercio, Confesercenti Legacoop e Confimi.
Sull’aumento della tassa di soggiorno a seguito della conferenza stampa di Cam e Associazione B&B si registra la nota dell’assessore comunale al turismo Adriana Poli Bortone, che riportiamo integralmente di seguito.
Non entrando nel merito delle lamentele delle associazioni di categoria degli albergatori desidero solo ricordare che erano già stati da me invitati nei giorni scorsi per giovedì 11 settembre per discutere del seguente ordine del giorno:
– utilizzo tassa di soggiorno 2018;
– Natale:disponibilità a collaborare con l’Amministrazione Comunale.
Avendo eccepito solo oggi di essere tutti indistintamente impegnati a Rimini abbiamo inteso venire incontro alle loro istanze partecipative anticipando la consultazione a giovedì 5 ottobre alle ore 10 al fine di accelerare i tempi.
Quanto agli anni precedenti troveremo il modo di farli incontrare con gli assessori al turismo degli anni 2012/13/14/15/16.
Di seguito la replica all’assessore comunale Poli Bortone delle associazioni degli albergatori e di categoria inviata per conoscenza anche al sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri oltre che alla diretta interessata.
Alla cortese attenzione di:
Sen. Adriana Poli Portone
Assessore al Turismo Comune di Matera
e.p.c.
Avv. Raffaello De Ruggieri
Sindaco di Matera
Gent.mo assessore,
la presente per informarLa che le scriventi associazioni di categoria del settore ricettivo, convocate per la giornata di giovedì 5 ottobre p.v. nella sala Arrigoni di Palazzo di Città, non saranno presenti all’incontro relativoalla concertazione degli obiettivi primari della tassa di soggiorno del 2018.
Alla base della nostra decisione, c’è la constatazione che, ancora una volta, la S.V. ha ritenuto di non dover considerare le istanze di contrarietà all’aumento del 100% della tassa di scopo deciso dal Consiglio comunale, che abbiamo sollevato e motivato in più sedi dal mese di luglio scorso ad oggi.
Ogni eventuale discussione in merito all’impiego di tali somme, infatti, non potrà prescindere da una riapertura del confronto sull’entità delle stesse, riprendendo i termini del compromesso che avevamo cercato.
Al contempo, Le facciamo presente che sarebbe auspicabile convocare ogni eventuale incontro futuro con un maggiore preavviso, nel rispetto del lavoro di tutti.
Cogliamo l’occasione per inviarLe i nostri più cordiali saluti.
CAM – Consorzio Albergatori Matera
Associazione B&B Matera
Federalberghi
Confindustria sez. Turismo
CNA
Confcommercio
Confesercenti
Confimi
Legacoop
Dal 2 dicembre a Milano
La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)
allora facciamo così poichè a Matera vedo sorgere sempre più alberghi e non chiuderne manco uno per fallimento vuol dire che gli affari vanno benone come per i b&b la tassa di soggiorno se ora e due euro, un esempio per un albergo a 4 stelle, dove dormire richiede 100 euro a notte vuol dire che l’albergatore rinuncerà ad altri due euro a pernottamneto che sarà una tassa di scopo che verrà versata in base ai pernottament,i al comune.Perchè i turisti sporcano e i costi stanno aumentando in maniera esorbitante ai cittadini materani,dallo svuotare i cestini pubblici di monnezza sempre stracolmi,con contratti con le ditte da parte del comune sempre più alti, al pulire le strade tutti questi costi che portano i turisti non vengono coperti tutti dagli albergatori o ristoratori ma una minima parte e il materano ogni anno si vede aumentare le tasse comunali e pochi si arrichiscono.Ripeto vuol dire che quei pochi che si arrichiscono metteranno altri due euro dai loro guadagni per pernotto.
il raddoppio della tassa di soggiorno non deve metterli il turista ma l’albergatore come tutti quei locali che una birra che pagano 0,90 euro poi se la fanno pagare 4 euro con ricarichi esorbitanti e manco lo scontrino fanno spesso e volentieri
I cittadini non possono e non devono sobbarcarsi i costi di un settore che porta ricchezza a pochi fortunati. D’altronde è un piccolo aumento (1 o 2 euro se ho capito bene) che paga il turista per i servizi a suo favore. Ma poi sta tassa la pagano tutti gli albergatori? Non credo proprio.