“Da oltre quindici anni, il metapontino e in particolar modo la città d’Heraclea si è arricchita con una meraviglia, un porto turistico con il nome di “Marina di Policoro”, senza fare riferimento alla società proprietaria (Marinagri), utilizzando dunque un nome commerciale. Ciò, per la caparbietà della famiglia Vitale che fortemente ha sostenuto una motivazione precisa: l’appartenenza alla città di Policoro e la prospettiva che le carte nautiche, cartacee ed elettroniche, utilizzate dai naviganti di tutto il mondo, riportassero il nome della nostra città. Per l’Ugl, oggi si chiama imprenditoria, sviluppo, capacità e occupazione”.
E’ quanto sostiene il segretario dell’Ugl Matera, Pino Giordano che ha fortemente chiesto ed ottenuto di poter far visita nella struttura, verificare lo stato dell’arte ed ottenere garanzie sui livelli occupazionali.
Per il sindacalista, “abbiamo chiesto alla proprietà spiegazioni in riferimento a notizie apparse di recente su alcune testate giornalistiche sulla struttura dove riportavano articoli su Marinagri di un piano di risanamento con l’intento di voler offrire ai propi creditori un importo di 20 milioni di Euro a saldo di una posizione debitoria. La nostra preoccupazione – ha aggiunto Giordano nel colloquio con la famiglia Vitale – è l’allarmismo diffuso tra i dipendenti, circa 200 indotto compreso, maggior parte iscritti Ugl i quali, tale notizia li ha trascinati nello sconforto paurosi del loro futuro occupazionale. Il Presidente Vitale Vincenzo nell’incontro ha fortemente sostenuto ed evidenziato che, “Marinagri S.p.A. è pienamente operativa, e che non esiste ad oggi alcuna tensione o paura sulla corrente gestione. Invero, si rammenta che le cause dello stato di tensione finanziaria in cui versa la società sono principalmente ascrivibili alla ben nota inchiesta che ha determinato il sequestro della struttura per oltre due anni (determinando danni incalcolabili), e che termina con l’assoluzione con formula piena degli imputati e il dissequestro dei beni sociali. Marinagri – ha concluso Vitale – si riserva quindi ogni azione nei confronti di qualsivoglia oggetto che, anche mediante la diffusione di informazioni non rispondenti al vero, possa danneggiare gli interessi della società e, soprattutto, dei suoi creditori”. Per il segretario Ugl, “con tutta la storia che si reca alle spalle, per ben cinque anni consecutivi il ‘Marina di Policoro’ si è fregiato della Bandiera blu, una vittoria che ha dato pregio anche alla città di Policoro: riflesso ottenuto grazie alla visibilità internazionale e grande prestigio. Marinagri – prosegue il sindacalista nell’incontro – rappresenta per la Basilicata e per Matera 2019 quel riconoscimento internazionale (eco-label volontario) di una impostazione progettuale e gestionale ispirata a rigidi criteri di sostenibilità ambientale, con aspetti di particolare rilievo quali il riutilizzo totale delle acque reflue ai fini irrigui, l’innovativo sistema di trattamento delle acque di pioggia che vengono depurate dai solidi sospesi e dagli olii prima dell’ingresso in laguna, l’ottimizzazione della progettazione e della gestione della laguna per mezzo delle moderne tecniche di ecologia lagunare e la creazione di un parco ornitologico per conservare un habitat ideale per le numerose specie di avifauna presenti nel comprensorio. Questo per l’Ugl è sinonimo di occupazione dove, grazie alla realizzazione della struttura, vi lavorano centinaia di persone con alta professionalità. Oggi la cittadella turistico-portuale, deve continuare a vivere la sua vita ‘normale’: porto, barche, hotel, attività commerciali, ristorazione e balneazione, il tutto a Policoro e in Basilicata. Allora ricordiamo due cose importanti: la prima é che Marinagri é una città che ha tre km di fronte mare, che ha tre milioni e mezzo di metri quadri e che é più grande di Montecarlo, ma Marinagri – ha concluso Giordano – non é un patrimonio della famiglia Vitale ma di tutta la comunità lucana che ha l’obbligo di difenderla: tutto racchiuso nell’obiettivo della difesa e creazione di nuova occupazione”.