L’alimentazione nelle varie fasi della vita della donna affidata alla relazione della nutizionista materana Maria Rosaria Cardinale. Questo il tema di un interessante convegno che si è svolto presso la sala consiliare del Comune di Grassano con la partecipazione del sindaco Filippo Ruberto, della presidente degli amici del cuore di Grassano Lucia Bolettieri e di Paolo Calciano, direttore scientifico dell’associazione.
Si è parlato della donna e della rimodifica corporea nelle varie fasi della vita, partendo dalla pubertà e di come inizia a differenziarsi il corpo della bambina rispetto al bambino dopo l’avvenuto menarca concausa del cambio ormonale con gli estrogeni i quali fanno si che la donna abbia una percentuale di massa grassa essenziale maggiore rispetto all’uomo circa un 10% in più,proprio perché deve prepararsi alla procreazione della specie e quindi inizia ad accumulare adipe al livello dei fianchi e delle mammelle.
Passando poi alla fase della Gravidanza durante la quale si sono sfatati alcuni miti tra i quali quello di dover mangiare per due è posta l’attenzione principalmente all’importanza dei singoli macro e micro-nutienti e ridistribuzione corretta dei singoli eccedendo in proteine le quali contentendo fattori di crescita servono per lo sviluppo del feto. In più si è parlato dell’”ambiente” che la mamma si immette nel proprio corpo inquanto il dna comincia a comporsi in gravidanza,quindi tutto quello che la futura mamma fa, respira e mangia mentre porta dentro un embrione incide e modifica
Cuccioli di scimmia, alle cui madri gravide erano stati insegnati dei giochi e compiti da svolgere, sapevano già eseguirli alla nascita, perfettamente, grazie ad una sorta di memoria genetica
L’Alimentazione dunque e i processi psicologici (stato mentale) della futura mamma durante il periodo della gravidanza, sono fattori determinanti nel controllo delle influenze che l’ambiente ha sui geni. Modulando tali fattori è possibile ottenere uno sviluppo del feto esente da future malattie quando diventerà adulto.
La ricerca in biologia evoluzionistica e biologia dello sviluppo, supporta questa ipotesi e suggerisce che i processi ambientali che influenzano la propensione alla malattia in età adulta, sono già decisivi durante le fasi periconcezionali, fetali, e neonatali.
La vita evolutiva infatti è un periodo vulnerabile, durante il quale fattori ambientali avversi hanno il potenziale di disturbare i processi di proliferazione e differenziazione cellulare o di modificare i modelli di ricombinazione epigenetica.
Successivamente si è parlato della fase delle menopausa e post-menopausa della conseguente rimodifica ormonale con localizzazione dell’adipe al livello addominale con conseguente rischio di malattie cardiovascolari riduzione della massa muscolare sarcopenia),blocco metabolico, rallentamento dell’ invecchiamento cellulare età correlato. e accumulo metalli pesanti in età avanzata e riguardo quest’ultimo punto si è visto che chi mangia principalmente vegetali ha molto meno metalli di chi mangia carne in quanto i vegetali non avendo la possibilità di muoversi attivano un meccanismo di difesa per sopravvivere al terreno nocivo,la maggior parte dei vegetali vive in ambienti inquinati ma avendo una molecola chelante la quale blocca i metalli riesce a vivere non subendo danni gravi
la scienza si sta muovendo in questa direzione in modo che noi dobbiamo arrivare a copiare questo sistema.
Nel saluto finale il sindaco ha anche annunciato l’apertura di uno sportello a disposizione dei cittadini sull’alimentazione e stile di vita per la prevenzione primaria con il supporto dei “tecnici “ della salute cercando di spostare l’attenzione alla positive biology, Biologia Positiva: cioè cercando di studiamo i sani, non i malati, cerchiamo di capire perchè non muoiono, e quando muoiono si spengono cioè da sani e quindi l’augurio è quello di copiarli.
La fotogallery dell’incontro