E’ in pieno svolgimento da parte di personale della Regione e dell’Apt l’operazione classificazione delle strutture ricettive e di ospitalità della Basilicata. Un’attività particolarmente complessa da cui dipende il futuro di numerose imprese e con esse il futuro dei modelli di ricettività turistica proposti per differenti target di ospitalità. L’Ada (Associazione Direttori d’Albergo) della Basilicata ha definito una serie di osservazioni ribadendo il contributo diretto degli operatori che vivono quotidianamente le problematiche di gestione e programmazione delle strutture ricettive.
Dalla lettura sulle schede pubblicate sul sito della Regione – sostiene Donatello David, vice presidente dell’Ada – ho notato che si definiscono sì i requisiti obbligatori ma si omette il punteggio da attribuire a ciascun bene e servizio. Mi chiedo quale sarà il criterio di classificazione?
Ritengo in primis la Basilicata ed in particolare Matera – aggiunge – distante anni luce dai 5 stelle lusso di livello Internazionale.Stabilito che, la classificazione di ciascuna struttura alberghiera si ottiene tramite punteggio. Ciò si ottiene attribuendo, in base alla quantità e qualità di beni e servizi offerti, un punteggio. In base al punteggio raggiunto scaturisce la classificazione da 1° a 5 L stelle lusso. In particolare, la classificazione serve a diversificare l’offerta(prezzi) pertanto, l’ospite disponibile a sacrificare più soldi, in cambio di maggiori e migliori servizi, sceglie dal 4 a 5-5L stelle lusso etc.…L’ente preposto a redigere: servizi minimi, criteri di attribuzione del punteggio e classificazione, nonché garantire e vigilare sulla corretta somministrazione di beni e servizi offerti al turista è la Regione Basilicata.
Di qui – riferisce la nota dell’Ada – un insieme di osservazioni ricordando di aver già manifestato, nella precedente fase di predisposizione delle schede tecniche, la massima disponibilità di collaborazione agli Uffici competenti della Regione e all’Apt, collaborazione che però non è stata accolta. Specie in questa fase i proprietari-gestori di strutture – si legge nella nota – dovranno affrontare una mole di adempimenti e soprattutto dovranno districarsi in non semplici procedure burocratiche.
La materia è così delicata che – afferma ancora Donatello David – non può essere valutata esclusivamente da funzionari-burocrati che in albergo sono stati solo in qualità di ospiti. Temo che ancora una volta la Basilicata perda un’ altra occasione per mettere le basi su cui costruire una ospitalità “sana e professionale”. Il problema non è quello di valutare la struttura esteticamente o per ubicazione, per anno di costruzione ecc… ma per la qualità del bene e servizio offerto che, francamente, a Matera non mi pare in linea con i prezzi, in troppi casi, decisamente molto alti.
Proprio per non sprecare questa occasione destinata ad incidere sull’attività degli alberghi ad una come a cinque stelle – aggiunge Michele Tropiano, presidente Ada – gli adempimenti vanno definiti con grande attenzione e con conoscenze professionali adeguate. Il problema centrale per gli alberghi riguarda quelli classificati con tre stelle che in Basilicata sono i più numerosi (114 su 224) e che superano gli 8mila posti letto (3.398 camere) e tra presenze-arrivi le 600mila unità di ospiti, numeri comunque al di sotto dei 4-5 stelle (57 in totale) con 10.500 posti letto e un numero di ospiti che oscilla intorno ai 780mila l’anno. I 5 stelle sono solo 5 in tutto. E’ da tempo – precisa Tropiano che – puntiamo sull’ammodernamento ed adeguamento di ogni tipo di struttura ricettiva della nostra regione e il cosiddetto segmento medio-basso che è fatto di piccole imprese ed incarna la “storia alberghiera” lucana merita maggiore interventi con finanziamenti ed agevolazioni fiscali. L’attenzione è concentrata sui 2 stelle (15) e 1 stella (7) che necessitano di adeguamenti.
L’Ada infine rilancia la disponibilità ad operare per la formazione del personale che – si legge nella nota – è elemento essenziale a determinare la nuova classificazione delle strutture ricettive. La previsione di Unioncamere di 119.400 figure professionali qualificate da assumere al 2020 per le attività ricettive e della ristorazione, quasi il 5% del fabbisogno complessivo di personale specializzato richiesto dalle imprese, rafforza l’impegno dell’Ada (Associazione Direttori di Albergo) della Basilicata per sperimentare il Progetto Accoglienza. Soprattutto in provincia di Potenza se si vuole agganciare il “carro” dei turisti che scelgono Matera la strada da percorrere è innanzitutto quella della qualificazione del personale intensificando le azioni della “Roadmap formazione” nelle sue sessioni territoriali per il settore utilizzando gli avvisi dei programmi di aggiornamento continuo che la Regione ha messo a sportello con scadenze quasi mensili.