Il Presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo e il Presidente Sezione Edili Confapi Matera, Claudio Nuzzaci hanno inviato alla nostra redazione il testo di una lettera aperta indirizzata agli Amministratori Comunali di Matera e, per conoscenza, al Presidente della Regione Basilicata, ai Parlamentari eletti in Basilicata e ai Sindacati, sulla questione dei ritardi di Matera 2019.
Di seguito il testo integrale.
Masterplan per Matera 2019, aumenta la preoccupazione degli imprenditori
Cari Amministratori Comunali,
la preoccupazione degli imprenditori circa la realizzazione del Masterplan per Matera
2019, più volte espressa in altre occasioni, si accresce man mano che ci si avvicina alla
fatidica data e si amplifica tanto più che la crisi del settore delle costruzioni non accenna
a diminuire nel nostro territorio.
Infatti, mentre i 7 interventi con risorse certe, previsti nel Contratto Istituzionale di
Sviluppo, saranno appaltati da Invitalia entro il prossimo mese di gennaio, con l’aggiunta
dell’opera affidata alla Fondazione, per un ammontare complessivo di quasi 30 milioni di
euro, i 100 milioni di opere di diretta competenza dell’Amministrazione Comunale
difficilmente troveranno attuazione nel 2019 per il semplice fatto che mancano ancora le
progettazioni.
L’importo e l’importanza delle opere da realizzare è tale da alimentare il forte timore che
non saremo pronti per il 2019. Non vorremmo correre il rischio che le risorse stanziate
vengano impiegate per altri territori a causa della mancanza di progettualità, come
accade sovente in Italia. L’approssimazione e la superficialità con cui si sta procedendo,
incuranti del tempo che passa, ci fa temere altri scivoloni come quello dell’appalto per il
cine-teatro Kennedy.
Districandoci a fatica tra le cifre abbiamo compreso che il CIS prevede, tra l’altro, 106,4
milioni di euro per Matera 2019, opere che sono in capo al Comune e su cui non esiste,
almeno per quanto è dato sapere, alcun progetto tale da poterle mandare in appalto entro
breve tempo. Considerati i tempi tecnici stabiliti dalla legislazione nazionale e
attenendoci alla media richiesta in Italia per l’esecuzione di lavori pubblici, dalla
pubblicazione del bando di gara alla fine dei lavori, è chiaro che nel 2019 per bene che ci
vada potremo avere qualche cantiere aperto.
La cosa è tanto evidente che qualcuno ha anche pensato che non ci sia la reale volontà di
realizzare queste opere infrastrutturali che darebbero un nuovo volto alla città e la
preparerebbero per accogliere i turisti.
Pur volendo sorvolare sul fatto che molte di queste opere ricadono nell’ordinarietà di una
pubblica amministrazione e non nella straordinarietà che ci si aspettava per Matera
2019, e dopo avere compreso quali saranno gli appalti di competenza dello Stato (Nastasi
e Invitalia) e quali quelli di competenza comunale, resta il fatto che per rendere decorosa
la città ai turisti che verranno non basta sistemare solo il centro, occorre un piano della
viabilità urbana, cioè occorre il rifacimento di tutte le strade urbane nell’anno 2018.
Per rendere la città presentabile ai turisti – e anche più vivibile per i materani – devono
coesistere opere maggiori, come per esempio il completamento della Tangenziale Ovest, e
lavori di minore entità, come la sistemazione di strade, marciapiedi, fogne, ecc.
Ma se non c’è neanche uno straccio di progetto come si fa a essere pronti per il 2019?
Perché il Governo non interviene con procedure in deroga avocando a sé il pacchetto
completo, chiavi in mano?
Noi fatichiamo a capire di chi sono le competenze per la realizzazione delle opere, quali
sono le risorse finanziarie realmente disponibili e soprattutto i tempi di realizzazione. Ma
Voi, cari Amministratori Comunali, che avete la responsabilità della gestione della cosa
pubblica, siete tutti corresponsabili oggi del rischio che corriamo e domani dell’eventuale
fallimento e della figuraccia della città e della Regione Basilicata di fronte all’Europa.
Oltre tutto, avete operato una programmazione dimenticando che la legge impone un
confronto preventivo con le associazioni imprenditoriali e le organizzazioni sindacali, cosa
ad oggi mai avvenuta.
Vi avremmo ricordato, per esempio, che tra le priorità del territorio c’è la questione
infrastrutturale, dei collegamenti e del sistema viario, per cui è necessario accelerare i
tempi di cantierizzazione.
Vi avremmo parlato di opere comunali come il completamento della Tangenziale Ovest e
di opere statali come l’adeguamento della strada statale 7 Matera-Ferrandina. Vi
avremmo detto che la Murgia-Matera-Pollino, la cui progettazione sarà consegnata nei
primi mesi del 2018 e per la cui realizzazione l’Anas dispone di 337 milioni di euro,
dovrebbe essere appaltata entro il 2018. Vi avremmo detto che Piazza della Visitazione è
uno snodo intermodale molto comodo e tale dovrebbe rimanere, prevedendo lì l’arrivo
dei bus extraurbani di linea (studenti e lavoratori) e a Serra Rifusa quello degli altri bus
(turistici, ecc.). Vi avremmo chiesto a che punto è la progettazione della riqualificazione
delle periferie urbane.
Per questo motivo Vi proponiamo di coinvolgerci in un monitoraggio comune e costante
sulle opere del Contratto Istituzionale di Sviluppo e, più in generale, di Matera 2019. le
forze imprenditoriali e professionali della città sono disponibili a fare fronte comune per
dare il proprio contributo e non per certificare un fallimento di tutti.
Con viva cordialità.
Matera, 11 ottobre 2017