Scheda Venafro, crisi mentale Fc Matera e acquisto De Santo

ULTIMISSIME DALLO STADIO DOPO LA RIFINITURA DI SABATO MATTINA.

Venafro ultima spiaggia solo per la squadra. Lo ha fatto capire a chiare lettere in questa settimana il direttore generale Giuseppe Fragasso, che ha tradotto in poche dichiarazioni l’esito di un vertice societario convocato per affrontare la crisi che ha travolto negli ultimi due mesi la squadra materana, prima affidata a Corino e poi consegnata a Foglia Manzillo. Il nuovo tecnico non ha ancora vinto una partita ma a Venafro contro l’ultima della classe i presupposti per  rompere l’incantesimo ci sono tutti anche se il tecnico di Posillipo dovrà rinunciare per questa sfida ancora una volta al portiere titolare Gatti, fermato da una frattura al piede e al difensore Cocca, out per problemi muscolari da circa un mese. Il Matera che scenderà in campo al "Marchese Del Prete" di Venafro è condannato a vincere, anche perchè se non arriveranno i tre punti diversi calciatori potrebbero chiudere definitivamente il rapporto con la società materana. E per vincere questa partita mister Foglia Manzillo potrebbe schierare un Matera ancora più offensivo rispetto a quello che ha perso contro il Brindisi. Con Gatti infortunato, in porta giocherà naturalmente Mirabelli e anche la difesa vedrà le riconferme di Armento e Giglio esterni con Lonardo e Martinelli centrali. A centrocampo La Fortezza merita certamente una riconferma dopo i progressi dimostrati contro la capolista e al suo fianco ci sarà il "cuore pulsante" del Matera, Alberto Marsico, mentre le due frecce laterali saranno Montingelli e Naglieri. In avanti invece il centravanti Albano potrebbe trovare un altro compagno. Chisena non è in forma e al suo posto potrebbe giocare Ancora, che ha perso la maglia da titolare dopo la deludente prestazione offerta sul campo del Gelbison. Ma anche Vadacca merita maggiore considerazione perchè a dispetto dell’età a dimostrato di avere ancora tanta voglia di giocare e uno come lui può sicuramente mandare in crisi la difesa del Venafro.

VENERDI’ 12 DICEMBRE ORE 20,15: ACQUISTATO L’UNDER ’90 LUIGI DE SANTO, PROVENIENTE DAL BACOLI SIBILLA.

iL Matera ha acquistato dal Bacoli Sibilla l’under Luigi De Santo, difensore esterno destro classe ’90. Il giocatore non era nemmeno in panchina nella gara disputata dal Bacoli a Matera lo scorso 23 novembre. L’under è già a disposizione di mister Foglia Manzilo. 

TERNA ARBITRALE DI VENAFRO-MATERA

 

Designata la terna arbitrale. L’arbitro sarà Simone Petrini di Ostia Lido
Assistenti Emanuele Bellagamba e Marco Ballini di Macerata.

 

IL PERIODO NERO DEL MATERA: PER COLPA DI CHI?

 
Quando una squadra costruita per provare a vincere un campionato si ritrova a tre punti dalla zona play-out dopo le prime quattordici giornate di campionati è evidente che qualcosa non ha funzionato ma come accade in medicina se non si conoscono i sintomi della patologia non si potrà mai individuare la diagnosi esatta per guarire qualsiasi malato. Il Matera si ritrova in crisi dalla gara con il Fasano: in panchina c’era ancora Corino e si giocava di sabato sera sotto i riflettori per l’anticipo su Rai Sport Più. In quella occasione fu l’arbitro a condannare secondo i dirigenti la squadra alla prima brusca frenata in campionato. Poi arrivò il primo stop di Pomigliano e in quella occasione oltre a restare a bocca asciutta il Matera pagò a caro prezzo la sconfitta con l’espulsione di Chisena, fermato successivamente per due giornate, poi diventate tre dopo il ricorso presentato dalla società materana. In realtà la sconfitta di Pomigliano fece la prima vittima: a "saltare" per primo nello staff tecnico fu infatti Antonio Chimienti,  il preparatore atletico che aveva seguito la squadra nel ritiro di Sasso Corvaro. Il Matera si diverte nuovamente contro il Francavilla Fontana e questa volta il 7-1 rende inutile la gara di ritorno giocata quindici giorni più tardi e pareggiata per uno a uno. Ma è chiaro che le attenzioni di società e tifosi sono rivolte sopratutto al campionato anche se la Coppa Italia interessa eccome. E così, mentre in Coppa Italia il Matera si ritrova praticamente nei quarti in campionato continua a zoppicare. Dopo il pari interno con la Turris, che secondo i dirigenti aveva confermato il calo fisico di tutta la rosa a disposizione, squadra affidata alle cure di Cristian Parabita da Taranto. La panchina di Corino era già bollente ma la zuccata fortunata di Naglieri regalò i tre punti ad una squadra irriconoscibile sul piano del gioco. E siccome il destino del tecnico laziale era già segnato sette giorni più tardi il Fittipaldi di Francavilla Fontana per il secondo anno consecutivo sanciva l’esonero di un allenatore del Matera (lo scorso anno il pareggio fu fatale a mister Raimondi, che con una squadra di materani meno famosi di quelli che giocano oggi ha conquistato nella stagione 2006-2007 ben 45 punti chiudendo il girone di andata a quota 28, risultato che Foglia Manzillo potrebbe eguagliare solo vincendo le prossime tre partite che restano ancora da giocare prima del giro di boa, ma questa è un’altra storia). A proposito di Foglia Manzillo, non essendo il Messia o un allenatore navigato di questa categoria, il tecnico di Posillipo fu accolto con scetticismo e curiosità dalle varie frange della tifoseria materana ma in ogni caso le sue dichiarazioni iniziali sono state subito condivise dalla società. Foglia Manzillo, che aveva già "spiato" il Matera a S. Antonio Abate, non aveva dubbi: "la squadra deve rifare la preparazione atletica perchè i giocatori arrivano sempre in ritardo sul pallone". Fiducia incondizionata nei confronti del nuovo allenatore ma Foglia Manzillo costretto a giocare con una formazione rimaneggiata le due gare successive contro Gelbison a Vallo della Lucania e in casa contro l’Ischia sia per le due giornate di squalifica a carico di Armento e Albano ma anche per l’emergenza a centrocampo con le precarie condizioni fisiche di La Fortezza, che finisce addirittura in tribuna anche per meditare sull’espulsione patita in Coppa Italia nell’andata dei quarti a Vico Equense: gara di Coppa cominciata benissimo con il vantaggio su rigore di Albano e poi persa clamorosamente in rimonta anche per un errore clamoroso di Garcia, uno dei tre flop italo-argentini sui quali la società aveva scommesso grazie alle indicazioni del direttore sportivo Saverio Zaza. Su Principiano abbiamo sempre fatto i complimenti a Zaza perchè il Matera lo ha salvato praticamente da solo nei play-outo contro il Quarto ma su Pedano ci sarebbe tanto materiale per la Gialappa’s band tenuto conto anche del prezzo pagato dalla società per acquistare il suo cartellino. Foglia Manzillo sogna almeno un punticino contro l’Ischia ma la squadra di Impagliazzo dà una lezione di calcio e il nuovo allenatore deve ancora rinviare l’appuntamento con il risultato positivo. Si spera nell’orgoglio del gruppo a Vallo della Lucania ma la gara contro il Gelbison si trasforma in una Waterloo e a fine partita saluta tutti anche Zaza: le dimissioni provocano un terremoto tecnico all’interno della società biancoazzurra e in soccorso arriva il consulente tecnico materano Antonio Rebesco. Fosse arrivato prima adesso non staremmo a piangere sul latte versato. Foglia Manzillo promette il miglior Matera a partire dalla gara contro il Bacoli ma la "montagna" dei buoni propositi partorisce il "topolino" di un misero punto per il noioso, inutile e amaro pareggio, il terzo 1-1  in casa dopo quelli contro Fasano e Turris. A quel punto Foglia Manzillo chiede un altro preparatore atletico, perchè naturalmente il Matera non gira perchè è sempre in debito di ossigeno. E così anche Foglia Manzillo si ritrova con l’uomo di fiducia Luigi Capasso. Due preparatori per una squadra irriconoscibile non solo sul piano atletico ma anche sotto l’aspetto tecnico. Ed invece come per magia il gioco spunta sul campo di Pianura, contro una squadra particolarmente temibile in attacco. Chisena, tartassato da guai muscolari e costretto a lasciare in anticipo già il ritiro di Sasso Corvaro, gioca la sua prima partita da Chisena mentre il generoso Marsico fa sognare i fedelissimi anche nella terra tristemente nota per l’emergenza rifiuti. Poi il solito errore difensivo su calcio piazzato nega al Matera e sopratutto a Foglia Manzillo la gioia della prima vittoria. A quel punto si spera in una "prova d’orgoglio" contro la capolista Brindisi ma ad un accettabile primo tempo (giocato comunque senza troppa convinzione in fase offensiva contro un Brindisi pronto a chiudere tutti gli spazi) segue una ripresa che probabilmente sintetizza la stagione che stanno vivendo tutti coloro che hanno a cuore le sorti del Matera. Il colpo di testa di Albano potrebbe finire in porta ma Taurino c’è e salva sulla linea. Poi il Brindisi colpisce con Galetti, lasciato tutto solo da Martinelli. Il Matera crolla e dopo un altro errore di Martinelli sul quale non infierisce Moscelli ecco il raddoppio micidiale di Galetti, che può scaricare in porta un diagonale perfetto dopo un’azione da manuale. Il Brindisi vola verso la promozione, il Matera scivola clamorosamente verso la zona play-out. A questo punto cosa fare? Dopo aver cambiato nell’ordine il preparatore atletico Chimienti (adesso ci sono Parabita e Capasso) e l’allenatore Corino (al suo posto è arrivato Foglia Manzillo ma il Matera non ha ancora vinto una partita in sette gare ufficiali, cinque di campionato e due di Coppa Italia racimolando solamente due pareggi e tre sconfitte di cui due in casa in campionato e uno casalingo in Coppa Italia) , dopo aver accettato le dimissioni del direttore sportivo Zaza e infine dopo aver cambiato anche l’addetto all’arbitro (anche se questo cambio in corsa prima della partita con il Brindisi non è stato nemmeno annunciato ufficialmente ma vale la pena ricordare che è stato sostituito l’egregio Mimmo Andrulli con l’architetto Beniamino Contini anche se con Andrulli il Matera non aveva più preso multe negli ultimi cinque anni dopo l’invasione di campo contro il Trani nell’anno di Nicoletti e Ripoli), insomma, dopo aver dato la colpa alla preparazione atletica, agli arbitraggi scadenti e alla sfortuna, che in ogni caso ci può stare perchè il calcio è fatto di episodi, apprendiamo dal direttore generale Giuseppe Fragasso che in estate il Matera è stato costruito con giocatori di "primo piano" ed invece si ritrova in campo con delle "comparse". Il problema del Matera – ha spiegato Fragasso – è solamente mentale. E adesso tocca alla squadra reagire a partire dalla trasferta in programma a Venafro. Se non arriverà la vittoria neanche in terra molisana la società potrà prendere provvedimenti disciplinari nei confronti di tutti i giocatori, che sono messi a questo punto in discussione mentre piena fiducia viene riposta nell’operato del tecnico Foglia Manzillo, che continua a trascorrere le sue giornate a Matera quando non è in campo ad allenare guardando i dvd delle partite precedenti. Uno stacanovista, non c’è che dire. Ma a questo punto la domanda sorge spontanea: visto che nonostante tutti i cambi effettuati solo adesso ci si rende conto che la squadra è sotto choc solamente dal punto di vista mentale, perchè non ingaggiare anche uno psicologo? In linea con la campagna promozionale "Tutti pazzi per il Matera" sarebbe probabilmente la persona giusta in questo momento di crisi.

Michele Capolupo 

 

 

PRESENTAZIONE VENAFRO, PROSSIMO AVVERSARIO DEL MATERA

Con una sola vittoria, quattro pareggi e nove sconfitte il Venafro continua a recitare il ruolo di Cenerentola del torneo e domenica prossima sfida un Matera disperato e condannato a vincere per evitare una pericolosa discesa in zona play-out. La squadra che gioca in un paese di appena undicimila abitanti in provincia di Iserna ha cominciato la stagione con mister Urban in panchina ma dopo la sconfitta rimediata nella dodicesima giornata contro Bitonto per 2-1 è subentrato  Mario Buccilli. Il trainer laziale aveva già guidato i molisani  nella stagione 2005/06. L’allenatore ex Isola Liri aveva infatti guidato il Venafro alla salvezza nella seconda stagione dei bianconeri in serie D. Per uno strano scherzo del calendario la prima giornata è coincisa anche con l’unica vittoria del Venafro, ottenuta per 2-1 sul campo del Gelbison Cilento, squadra che ha invece battuto il Matera per 3-2 in una delle tante domeniche bestiali che stanno vivendo gli appassionati biancoazzurri. Poi per il Venafro è cominciata una serie negativa: alla sconfitta interna di misura contro il Bacoli è seguita quella tennistica per 6-3 sul campo dell’ex ambizioso Pianura e la seconda davanti al pubblico amico contro la capolista Brindisi per 3-1. Venafro piegato sempre per 1-0 sia dal Genzano e anche sul campo della Turris. Alla settima giornata uno spiraglio di luce con il primo pareggio della stagione, conquistato per uno a uno contro il Francavilla Fontana. Poi è arrivato lo stop all’inglese contro la Nocerina e la quarta sconfitta casalinga contro l’Angri, per 2-1. Il pareggio a Grottaglie ha fatto sperare i molisani ma la successiva sconfitta, sempre per 1-0 in casa contro il Pomigliano ha fatto traballare la panchina di Urban, che poi ha perso il posto dopo aver perso come già detto a Bitonto. Il ritorno di Buccillo non è stato particolarmente fortunato perchè contro il modesto S. Antonio, in un vero spareggio anticipato, è arrivato solo uno 0-0 ma la squadra ha dimostrato di essere in crescita e i frutti del lavoro di Buccilli si sono visti domenica scorsa a Fasano, quando il Venafro è passato anche in vantaggio ma dopo aver sfiorato il raddoppio è stato raggiunto dalla squadra di Maiuri. La squadra molisana gioca con tantissimi giovani e qualche uomo più esperto nel pacchetto arretrato, come il portiere Amodio, 23 anni di Castellammare di Stabia e i difensori Cianfarani, Cavola e La Manna. A centrocampo trovano spazio i giovani Macari (87), Ricamato (prodotto del vivaio locale e Monticelli, entrambi classe ’89 mentre il giocatore che può regalare un pizzico di esperienza è Cannetiello. In avanti giocano il giovanissimo De Simone, il nigeriano Agbonifo (’81) e la seconda punta  Patriciello (’89) mentre proprio nella giornataà di venerdì è stato ufficializzato l’acquisto di Vitaglione, attaccante esperto già in forza alla Turris. In organico ci sono anche il difensore De Renzis, i centrocampisti Minauda, Joung e D’Elena e il giovane attaccante Nardolillo oltre al secondo portiere Izzo.