L’ispettorato del lavoro di Potenza e Matera da contezza di una importante azione esercitata nel quadro degli interventi periodici, nell’ambito della vigilanza sugli eventi fieristici-culturali, concerti, sagre, feste patronali e similari, in particolare ponendo attenzione agli aspetti della sicurezza sul lavoro nonché sui rapporti lavoristici irregolari o al nero.
Segnatamente, si è proceduto con una squadra composita di ispettori del lavoro coadiuvati, come frequentemente avviene, da appartenenti all’Arma dei Carabinieri, ad una attività svolta nella mattina del 16 ottobre 2017 all’indomani della chiusura di una importante “fiera regionale” al fine anche di vigilare sull’attività di smontaggio dei numerosissimi stand ivi allestiti, verificando la regolarità dei rapporti di lavoro instaurati dalle ditte impegnate nell’attività in questione. Ciò evidentemente per non incidere in maniera eccessivamente invasiva sullo svolgimento di un importante evento per la regione Basilicata e il sud.
Nello specifico si sono verificate le posizioni di una quindicina di ditte operanti in loco, quasi tutte di piccole dimensioni, oltre ad alcune ditte individuali appartenenti al settore artigianato. L’attività principale riscontrata è stata quella di smontaggio degli stand e degli allestimenti accessori e di servizio.
Delle aziende oggetto di ispezione, aventi un organico complessivo di una trentina di lavoratori impiegati, ben quattro delle suddette aziende sono risultate irregolari, assommando otto lavoratori completamente al nero, in quanto sconosciuti alla PA. Si sono quindi concretizzati gli estremi per addivenire a ben tre provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, in quanto in tutti i casi l’impiego di manodopera in nero è risultata superiore al 20% dei lavoratori presenti sul luogo.
Rilevante il fatto che una delle tre ditte sospese impiegava tre lavoratori su tre al nero, una seconda ditta con due lavoratori su due non assunti, tutte e due i casi quindi col 100% di lavoratori senza alcun contratto lavorativo; una terza ditta, sospesa, con tre dipendenti su quattro lavoratori presenti, in nero. In una delle ditte sotto ispezione, inoltre, è risultato presente anche un “lavoratore intermittente” con tardiva comunicazione rilevata.
Sono state pertanto elevate sanzioni su lavoro nero pari a 24.000 euro oltre a 6.000 euro inerenti l’effettuazione delle sospensioni.
Tale attività, di particolare valenza, è insita nei programmi annuali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro valevoli per tutto il territorio italiano, con lo specifico intendimento di incidere in un settore di specifica rischiosità, per la sicurezza sul lavoro, anche dovuta al fatto che risulta particolarmente vocato alla utilizzazione di forza lavoro irregolare, avventizia, non formata, spesso non dotata di dispositivi di protezione personale, non sottoposta a visite mediche obbligatorie, e con forti caratteristiche e connotati di irregolarità e precarietà lavorativa.
Ott 17