Tavolo Verde Basilicata. “La crisi del settore agricolo zootecnico che investe l’agricoltura del territorio si supera anche attraverso il potenziamento e la diffusione dell’Istruzione agraria”. Di seguito la nota integrale.
L’amministrazione provinciale insieme ai comuni ha dato inizio alle Conferenze di Servizio per ridefinire il dimensionamento della rete scolastica triennio 2018/2021; si tratta di rimodulare il rapporto tra le scuole di ogni ordine e grado e il territorio al fine di rispondere adeguatamente sia alla crescente domanda educativa oltre che a quella formativa, condizione necessaria per uscire fuori dalla crisi e attivare un processo virtuoso in un territorio ad indirizzo economico prevalentemente agricolo. È noto che il piano di razionalizzazione che va a scadenza nel 2018, che ha visto tra le altre cose lo smantellamento dell’Istituto Tecnico Agrario a favore di un “mega polo” (Liceo classico, Tecnologico, Alberghiero e Agrario), non ha dato risultati sperati sia per quanto riguarda l’offerta formativa sia inoltre per quanto concerne il potenziamento dei servizi a favore dell’utenza; con un colpo di spugna venivano cancellati la dirigenza e la direzione amministrativa dell’Istituto Agrario istituito nel 1959 che ha svolto con prestigio e autorevolezza la funzione educativa e formativa; sono sotto gli occhi di tutti le ripercussioni negative di quella singolare decisione assunta senza tener conto delle necessità e dei bisogni prevalenti del territorio.
L’attuale momento sociale ed economico, nonché la necessità di adottare innovazioni tecnologiche, supportate da alti livelli professionali che solo gli istituiti tecnici e professionali possono offrire attraverso una vera e qualificata offerta formativa, ci impegnano a rivendicare un più forte ed incisivo ruolo degli istituiti tecnici e professionali in linea con quanto riportato nei documenti della Regione Basilicata. Ciò verosimilmente sarà possibile solo attraverso la istituzione di poli d’istruzione superiore con indirizzi affini ed omogenei come appunto quello “Agrario-Turistico-Alimentare”. Per le motivazioni innanzi espresse si chiede la istituzione di un unico Polo Formativo “Agri-Turistico” a gestione autonoma e aperto al territorio, ovvero ai settori agricolo-zootecnico e turistico anche attraverso l’implementazione di corsi post diploma specialistici con la dotazione di beni strumentali adeguati e moderni (azienda agraria, meccanizzazione, automazione, ecc. ecc.).
La proposta sicuramente praticabile e ben supportata anche dal fatto che i due Istituti, il Tecnico Agrario e l’Istituto Alberghiero, sono già ubicati nei plessi scolastici di Marconia dove ci sono, al momento sottoutilizzati i locali idonei sia per la didattica che per gli uffici, potrà trovare sponde e consensi su più fronti e soprattutto in chi crede nella funzione dell’educazione e moderna formazione dei giovani; i due Istituti da soli superano il tetto di 600 alunni con più di 30 classi.
La logica amministrativa, quella dell’interesse pubblico, collettivo e generale vorrebbe semplicemente che la dirigenza e l’amministrazione venissero ubicati in Marconia anche per la posizione baricentrica rispetto all’intera area Metapontina, ivi comprese le aree Calabre e Pugliesi con una popolazione di circa 100 mila unità.