Sull’emergenza cinghiali in Basilicata, si registra una nota di Leonardo Rocco Tauro, esponente di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale di Montalbano Ionico.
Ancora una volta i cinghiali.
E’ diventato oramai un vero e proprio pericoloso tormentone per tutti i lucani, e non solo, la presenza di questi ungulati che non si riescono proprio a debellare.
O, meglio, che la insipienza dei nostri amministratori regionali non è capace di eliminare.
Con rischi quotidiani in tutti i posti.
Dalle strade alle città, dalle campagne ai boschi. Non c’è luogo ove non sono presenti.
L’emergenza che dura da qualche anno, non sembra avere fine.
Incidenti stradali e danni alle persone e alle cose, in primis per le coltivazioni, non si contano più.
L’ultimo caso in ordine cronologico, un pullman di linea contro una mandria di cinghiali in attraversamento sulla Strada Statale 598 , Val d’Agri, in territorio montalbanese.
Per fortuna questa volta senza danni seri ai viaggiatori della corriera, nè per altri mezzi stradali, che per puro caso in quel momento non si incrociavano.
E’ abbastanza evidente che la regione Basilicata, e in modo particolare gli assessorati all’agricoltura e all’ambiente non potranno mai venire a capo del problema con la legislazione attuale.
Bisogna rendersi conto, viceversa, che solamente con un serio programma di intervento sarà possibile porre un freno a tale fenomeno.
Ad iniziare dal coinvolgimento di tutte le organizzazioni dei cacciatori, e quelle ambientali, presenti nella regione.
Che devono essere messe nelle condizioni di operare tutti i giorni, tutto l’anno.
La deroga ad una legislazione in vigore quando c’è una grave emergenza, è necessaria.
A furia di rispettare norme e leggi, a volte astruse e fuori da ogni realtà, si finisce per fare più danni che se non ci fossero.
Con la concretezza che passa finanziando i cacciatori per l’acquisto delle munizioni ed esenzione del pagamento delle tasse per il porta d’armi per almeno tre anni.
Potrebbe essere questa una soluzione ragionevole.
Un periodo che lo riteniamo sufficiente per contenere il loro numero e abbattere di molto i pericoli quotidiani, che oggi ci sono per tutti, persone e cose.