Sui disagi provocati dalle norme della legge del Governo Renzi nota come la legge sulla “Buona Scuola”, riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del Coordinamento Nazionale Docenti Gae.
Con sommo rammarico il Coordinamento Nazionale Docenti GAE, in rappresentanza dei docenti storici con decenni di servizio ed iscritti nelle GAE dopo aver superato uno o più concorsi, prende atto che la legge di bilancio attualmente in esame NON si occupa della stabilizzazione dei suddetti docenti.
Tale legge premia i dirigenti e l università snobbando la stabilizzazione di coloro che hanno costituito, e lo sono ancora, le colonne portanti dell istruzione.
I quasi 6000 docenti specializzati nel sostegno ed inclusi nelle gae condividono lo stesso destino dei loro alunni..incerto e discontinuo.
Va ricordato che a tale destino sono stati abbandonati dopo che le regole dettate dalla l. 107sono state modificate e dopo che per tre anni il vincolo triennale, previsto dalla legge per i neoassunti, è stato derogato.
Si attende con trepidazione ed ansia che nei prossimi giorni la Ministra Fedeli, il sottosegretario De Filippo,la responsabile nazionale del settore scuola, On.le Malpezzi ed i tecnici del MIUR trovino, in accordo con il MEF, una soluzione a tale annosa questione. Il turn over non copre le reali esigenze della scuola.
La piaga sociale rappresentata dalla carenza di docenti di sostegno troverebbe presto fine con l assunzione di poco meno di 6ooo docenti, abilitati ed iscritti nelle gae.
Vale la pena ricordare che nel sostegno non esiste il turn over e che sulla testa dei docenti storici pende la spada di Damocle del Transitorio ( altro strumento che se mal strutturato rappresenterà per le gae una ennesima tragedia).
I docenti sperano in tale piano assunzionale provinciale (per legge) anche per salvarsi dal comma 131 contenuto dalla legge 107/15.
“A decorrere dal 1º settembre 2016, i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con il personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, per la copertura di posti vacanti e disponibili, non possono superare la durata complessiva di trentasei mesi, anche non continuativi”.
Solo il ruolo potrebbe salvarli.
Se i soldi fossero investiti per dare certezza ad alunni e docenti con relative famiglie (moltissime anche monoreddito) invece di essere investiti in bonus di ogni genere ed aumenti stipendiali finalmente si porrebbe fine all’ennesima ingiustizia italiana.
I docenti delle gae attendono l’arrivo di un Robin Hood che, superato il muro di gomma e di indifferenza che li circonda, possa finalmente “togliere ai ricchi e dare ai poveri” guadagnando così la loro eterna riconoscenza.
Coordinamento Nazionale Docenti Gae