“E’ necessaria far partire il prima possibile una campagna informativa rivolta a tutta la cittadinanza dei comuni della provincia di Matera e non solo, con particolare attenzione alle zone più frequentate dagli ungulati al fine di sensibilizzare la popolazione ad un corretto comportamento da tenere in caso di incontro. Su tale emergenza, non possiamo che essere al fianco del Sindaco di Montalbano Ionico Piero Marrese che con una coraggiosa ordinanza sindacale ha disposto la possibilità di catturare o abbattere i cinghiali selvatici allo stato brado, motivandola come misura a tutela della pubblica e privata incolumità se pur la recentissima sentenza della Corte Costituzionale (n. 139 del 23/05/2017) ribadisce a tale proposito il principio dettato dalla normativa nazionale, secondo il quale l’abbattimento dei cinghiali in azioni di controllo selettivo è appannaggio della Polizia Provinciale”.
E’ quanto sostiene il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano per il quale, “un Sindaco ha il compito di tutelare la pubblica incolumità e l’igiene pubblica. Per tali scopi ha titolo ad emanare ordinanza che prevede sia l’allontanamento che il contenimento degli esemplari di cinghiale presenti in ambito urbano. Ma tutto il regolamento legislativo, in questi casi non è sufficiente visto il gran numero e procrearsi in massa degli ungulati che oltre a mettere a rischio l’incolumità della cittadinanza, ha distrutto migliaia di ettari di coltivati terreni agricoli: con tutto questo dramma, sono a rischio centinaia di posti di lavoro delle aziende agricole del materano che si vedono attaccare e distruggere non solo le piante orticole ma, anche veri e propri impianti fissi mettendo a grave rischio le produzioni stagionali. Ciò non possiamo permetterlo, allora – prosegue Giordano – per l’Ugl bene ha fatto Marrese a ordinare l’uccisione di cinghiali anche nel paese per evitare che sia messa a rischio tutto, persone e cose. Le Istituzioni sanno ma, nessuno agisce – tuona forte il leader Ugl -: lungo le arterie principali di accesso di diversi comuni, a gogò si avvistano cinghiali con grave pericolo al transito delle auto, soprattutto dopo il tramonto a seguito di scarsa visibilità e più volte, si sono verificati incidenti e uscite dalla carreggiata delle auto. Allora a cosa bisogna aspettare che ci scappi il morto? Agire e subito, serve coraggio e assumersi le dovute responsabilità. La decisione di aprire la caccia al cinghiale anche nel paese di Montalbano, certamente non è facile con tutti gli strascichi e polemiche che sicuramente ne derivano ma, per l’Ugl, indifferentemente dalle idee politiche di appartenenza di un amministratore, plaude comunque all’iniziativa che porta beneficio e tutela soprattutto degli abitanti. Copiose e pericolose sono le presenze di branchi di cinghiali nelle aree di centri abitati, sempre più pericoloso perché ci s’imbatte in veri e propri branchi di animali di tutte le stazze che, affamati vagano disorientati. Infatti, solo ieri un cinghialone di peso circa Kg. 250, sfuggito al branco, con la buona pace di tutti, è stato reso innocuo nell’abitato di Montescaglioso (MT): non è il primo caso, corrono come impazziti e impauriti nelle vie dei centri urbani. E’ emergenza, l’avvistamento dei branchi, provoca giustificato panico tra la gente a causa dell’aggressività di detti animali oltre a divenire potenziali portatori di specifiche malattie infettive. Il problema persistente e bene ha fatto il primo cittadino di Montalbano nell’attivare responsabilmente ogni strumento per limitare al massimo la presenza ditali animali e tutelare i propi cittadini emettendo un’ordinanza stabilendo tempi e modi sicuri per le operazioni di cattura/abbattimento. Per tanto – conclude il segretario Ugl – invitiamo gli amministratori Ionici a prenderne esempio da Marrese affinché tutti, con una scelta coraggiosa e necessaria, tutelino il territorio”.