Potenza meta o città turistica? E’ iniziato con questo interrogativo l’incontro organizzato da We Love Potenza sulle potenzialità turistiche della città capoluogo.
In apertura dei lavori il Presidente del Movimento Enzo Fierro ha precisato che l’iniziativa si inquadra nell’ambito di “Come to Potenza” la prima operazione di marketing turistico nata dal basso che mette in rete associazioni, guide turistiche, albergatori, ristoratori, imprenditori, tour operator, proprio con l’obiettivo di rendere più vivibile e appetibile Potenza , col fine di consolidare i confortanti dati sulle presenze turistiche e alimentare tutta la filiera economico-produttiva che può muoversi attorno a tutto ciò.
“Potenza possiede le sue bellezze – ha aggiunto – molto spesso “nascoste” anche agli occhi dei potentini poichè non si ha quella capacità di cercarle, di riconoscerle e successivamente di saperle promuovere. Esempi in questo campo se ne potrebbero fare a iosa. Penso in primis ai siti archeologici, alla villa Romana, alla torre Guevara e a quello che conserva nel sottosuolo, al potenziale dei ponti, da quello di San Vito a quelli più moderni Musmeci e ponte attrezzato che, da soli, con interventi adeguati potrebbero diventare attrattori concreti nel campo dell’architettura moderna”. “Potenza- ha concluso Fierro- ha le sue carte da giocare senza complessi di inferiorità. Nel 2019 dovrà svolgere un ruolo complementare con Matera, poiché il IX centenario della morte di San Gerardo Vescovo dovrà rappresentare per Potenza un’ occasione di rilancio identitario, culturale e ovviamente turistico. Per questo è fondamentale il ruolo di “Come To Potenza” che da ieri accoglie nella propria famiglia altre associazioni e operatori turistici.”
“Gianpiero Perri, già vertice di APT, sollecitato dalle domande della giornalista Sara Lorusso, ha espresso lodi per l’iniziativa meritevole e per il lavoro che da tempo We love Potenza sta facendo e che risulta necessario nel momento di profonda crisi attuale a cui la Pubblica amministrazione e la politica da soli non riescono a far fronte. “Nella voce turismo – ha detto Perri- bisogna includere anche un singolo pernottamento in città poiché muove economia sul posto”. “E’ altresì ovvio – ha proseguito- che per fare di Potenza una città appetibile bisognerà rinsaldare i presidii essenziali quali Università, Ospedale e il centro storico in preda ad un depauperamento preoccupante anche dal punto di vista commerciale”. “Il turismo – ha concluso- si fa anche con il racconto della città e dei luoghi e Potenza , al pari di altri centri , può senz’altro porre in essere una narrazione capace di generare interesse e capacità attrattiva”.
Presente anche Elisabetta Chieca in qualità di Vice presidente “Rete Vie Francigene Basilicata” che ha raccontato come insieme a trentadue Comuni della regione, si sta promuovendo il tratto lucano dell’Itinerario culturale del Consiglio d’Europa in quanto nuovo modello virtuoso di sviluppo sostenibile attento alla valorizzazione del patrimonio naturalistico e ambientale. “Attraverso il turismo lento ed emozionale- ha detto Chieca- è possibile apprezzare la bellezza dei nostri luoghi e conoscere una Basilicata tutta da vivere.
Nel corso della serata sono intervenuti tra gli altri anche i rappresentanti di associazioni della città come Leonardo Nuzzaci (Ambasciatori Lucani), Salvatore Panzanaro (coro Melos) , Manuela Lapenta (Ciclostile Potenza); Paolo Donadio (Italia Nostra) e operatori di B&B, tutti concordi sulla necessità di fare rete per il riscatto culturale ed economico della città.
Ah ora anche se non si hanno potenzialità si vuole essere complementare a Matera nel turismo..
Solo quando conviene però.. Poi per il resto complementarità da punto di vista universitario, sanitario, amministrativo etc. Li no.. Li la parassita potenza vuole arraffare tutto e non lasciare nulla!
Matera non dimentica….