“Il nuovo codice degli appalti e il mercato delle opere pubbliche e dei servizi nel Mezzogiorno”. E’ il tema dell’incontro promosso in mattinata a Matera nella sala conferenze dell’hotel San Domenico da Legacoop Produzione & Servizi.
Dopo la tavola rotonda che ha coinvolto Vittorio Di Vuolo (Consorzio Integra), Mauro Pasolini (Consorzio Conscoop), Sergio Zaccarelli (CNS), Arnaldo Redaelli (presidente nazionale Anaepa Confartigianato), Giovan Battista Perciaccante (presidente Comitato Mezzogiorno Ance), sono intervenuti tra gli altri Angelo Raffaele Rinaldi (direttore Suarb), Alessandro Genovesi (segretario nazionale Fillea Cgil), Carmelo Rollo (vicepresidente nazionale Legacoop) e il senatore Salvatore Margiotta. Le conclusioni sono state affidate a Carlo Zini, presidente nazionale Legacoop Produzione e Servizi.
L’incontro, il secondo dei tre previsti nel sud Italia, è stato promosso per fare il punto, dal punto di vista degli operatori economici, sullo stato di attuazione della nuova normativa sui contratti pubblici e l’impatto che sta generando e sul mercato delle opere pubbliche e dei servizi nel Mezzogiorno in modo da verificare una prospettiva di rilancio.
All’indomani della pubblicazione del nuovo Codice degli appalti, nell’aprile del 2016, si auspicava di recepire una riforma organica per l’intero settore, ma il legislatore è dovuto più volte intervenire, modificando buona parte dell’impianto e costringendo da un lato i funzionari pubblici chiamati a gestire le procedure di gara a barcamenarsi tra le norme che variano con frequenza quasi settimanale e le ingombranti linee guida dell’Anac, dall’altro generando disorientamento nelle imprese e, di conseguenza, gravi effetti distorsivi sul mercato. “Dopo un trend positivo nei primi mesi del 2017 rispetto all’anno precedente, da giugno si riscontra nuovamente una riduzione dei bandi pubblicati – osserva Loredana Durante, responsabile Legacoop Produzione&Servizi Basilicata – perché le tante stazioni appaltanti, di cui attendiamo ancora l’accorpamento, piuttosto che rischiare sanzioni preferiscono rinviare continuamente all’istituto della proroga. Si registra pertanto una stagnazione del mercato con un’incidenza pesante soprattutto al Sud”.
Mentre il settore manifatturiero, dopo la crisi, riprende finalmente a crescere, quello delle costruzioni ancora stenta a riprendersi. “La risposta risiede in una integrazione delle competenze, in una progettazione che contempli realizzazione e gestione: in una sola parola, nell’intersettorialità”, dichiara Paolo Laguardia, consigliere delegato per il Mezzogiorno di Legacoop Produzione&Servizi. “La nuova associazione, che formalmente si costituirà il prossimo 30 novembre, va in questa direzione allo scopo di offrire il miglior supporto possibile al riposizionamento dell’offerta imprenditoriale delle cooperative aderenti e a sostenerle nelle nuove esigenze che il mercato impone”.
Ricordiamo che Legacoop Produzione & Servizi rappresenta nel Mezzogiorno 1220 cooperative e oltre 12mila lavoratori, a cui se ne aggiungono 220 che, attraverso un’iniziativa di workers buyout, hanno salvato il proprio posto di lavoro rilevando nell’ultimo biennio quindici aziende.
La fotogallery dell’incontro (foto www.SassiLive.it)