Numerosissimi festeggiamenti in varie parti del mondo per la ricorrenza della Riforma Protestante apertasi in Svezia il 31 ottobre 2016 con la presenza di papa Francesco che alla stampa aveva detto «Lutero ha fatto un grande passo per mettere la Parola di Dio nelle mani del popolo» e in Armenia aveva già dichiarato «Io credo che le intenzioni di Martin Lutero non fossero sbagliate: era un riformatore». Con questo spirito di fratellanza cristiana è stato vissuto, per la prima volta, l’anniversario della Riforma con un ecumenismo che ha portato i riflettori di tutto il mondo (per l’Italia e la Spagna non è per niente scontato) sugli eventi realizzati dalle chiese evangeliche.
Per l’occasione la casa editrice materana, Edizioni Magister, ha pubblicato nella sezione TeologicaMente, diretta dal teologo Daniele Giacoia, il libro Fanino Fanini di Emanuele Casalino dedicato alla memoria di uno dei tanti martiri evangelici che perirono a causa dell’Inquisizione cattolica nel ‘500. Il libro è stato oggetto di numerosi convegni realizzati in varie regioni italiane per commemorare la Riforma protestante nell’accezione popolare, in altre parole, conoscerla attraverso i suoi protagonisti ‘minori’, popolari, radicali (Fanino Fanini era un fornaio) e non solo attraverso quella più storicamente conosciuta detta magisteriale (le idee dei teologi della Riforma erano sostenute anche da numerosi intellettuali, molti magistrati, tanti consigli cittadini e diversi principi). Nella prefazione scrive “Invece fin dal Cinquecento in Italia esisteva un movimento evangelico, ispirato al grande insegnamento della Riforma protestante, sia luterana che calvinista: questo movimento aveva un carattere marcatamente popolare. […] Il fornaio Fanino Fanini, come molti altri popolani del suo tempo, è morto martire della fede cristiana evangelica e questo bel libro ci aiuta a non dimenticarlo”.
Domenica 29 ottobre 2017 è stata la giornata che ha registrato il maggior numero di eventi nelle chiese e non solo. Presso la Feltrinelli di Pavia il giornale e associazione filosofica “Socrate al caffè”, la chiesa valdese hanno presentato il libro Fanino Fanini in una saletta gremita di persone. Ha aperto i lavori il direttore del giornale “Socrate al caffè” Sisto Capra marcando il carattere del festeggiamento di questa Riforma popolana, nata dal basso. La presentazione è stata affidata allo psicologo Angelo Rotundo e al fisico Ignazio Di Lecce, entrambi della chiesa valdese. Angelo Rotundo, laureando in Teologia alla facoltà Valdese di Roma, ha descritto la situazione storica, socia economica, culturale, politica e teologica in cui si sono svolte le vicende del Fanini. Sicuramente centrali per l’attecchimento e la diffusione tra il popolo delle idee luterane, sono state almeno tre motivazioni: la richiesta di abolizione dei tanti privilegi del clero e dei monasteri, un vero e proprio potere economico che viveva a spese del popolo; la liberazione dal peccato attraverso la salvezza ricevuta esclusivamente per grazia conosciuto come “la giustificazione per fede” e non attraverso il sacramento della confessione esercitata dal clero e il costosissimo e scandaloso traffico delle indulgenze; la fede e la religiosità vissuta in maniera più intima, personale, senza l’intercessione e la gestione dei tanti sacramenti governati dalla chiesa. Le idee, attraverso gli scritti luterani, circolarono anche in Italia grazie a librari pionieri come il caso del pavese Francesco Calvi che importava da Basilea testi e volantini di Lutero, successivamente anche di Calvino e altri, per distribuirle nelle botteghe librarie dell’Università di Pavia e ciò permise ai laici di entrare in possesso, e fare proprie, della rivoluzione riformatrice che portò a una sanguinosa scissione cristiana. Fortunatamente dopo 500 anni il clima è cambiato. Come ha rilevato Ignazio Di Lecce, certamente hanno inciso in positivo i segni lanciati come l’ingresso inedito, il 22 giugno 2015, del papa in un tempio valdese in cui ha detto «Purtroppo è successo e continua ad accadere che i fratelli non accettino la loro diversità e finiscano per farsi la guerra l’uno contro l’altro. Da parte della chiesa cattolica vi chiedo perdono per gli atteggiamenti e i comportamenti non cristiani, persino non umani che, nella storia, abbiamo avuto contro di voi». Il 28 luglio 2014, ha ricordato Angelo Rotundo, è stata la volta di una chiesa pentecostale in cui, riconoscendo la fratellanza, papa Francesco ha chiesto nuovamente perdono «Tra quelli che hanno perseguitato e denunciato i pentecostali, quasi come fossero dei pazzi che rovinavano la razza, c’erano anche dei cattolici: io sono il pastore dei cattolici e vi chiedo perdono per quei fratelli e sorelle cattolici che non hanno capito e sono stati tentati dal diavolo». Al termine della presentazione c’è stato un ampio e cordiale confronto, da parte cattolica ed evangelica, tutte nell’auspicio e nella speranza di fraterna comunione tra cristiani.
La giornata ha continuato i festeggiamenti con l’esecuzione integrale di Johann Sebastian Bach nel prestigioso Teatro Fraschini alla presenza di tante personalità tra cui il pastore valdese Maurizio Abbà, il sindaco Massimo Depaoli, il Presidente della Fondazione Teatro Fraschini Giacomo Galazzo, l’assessora alle pari opportunità Laura Canale, il senatore Luis Alberto Orellana, il vescovo Corrado Sanguineti, l’editore Timoteo Papapietro, rappresentati del tavolo ecumenico e dell’Università.
Tre cantate di lode al Signore: BWV 79, BWV 80, BWV 192 composte per la Festa della Riforma (Reformationfest) tra il 1725 e il 1730 a rilevare l’incrollabile fede in Dio di Bach. L’orchestra, di quaranta elementi, è stata diretta dal maestro Marco Berrini già Maestro Sostituto Direttore del Coro da Camera della RAI di Roma che ha deliziato i presenti con le musiche degli strumenti storici e di selezionatissimi organici vocali e strumentali.
Tra le tante presentazioni svolte in Italia, da sottolineare che il 29 settembre 2017 è stato la volta di Matera. Una conferenza tenutasi presso la chiesa cristiana evangelica battista cui l’autore Emanuele Casalino, in questo periodo pastore a Ferrara e Livorno, è particolarmente legato perché era già stato pastore nella città dei Sassi. La presentazione del libro è stata affidata alle sapienti doti comunicative del pastore Luca Reina mentre l’editore Timoteo Papapietro ha parlato dell’importanza che ha avuto l’editoria per la diffusione delle idee riformate grazie alla recente scoperta della stampa a Gutenberg e aver permesso anche al popolo, ai laici, di alfabetizzarsi e leggere la Bibbia che finalmente, in modo rivoluzionario, usciva dall’essere esclusiva del clero. La moderatrice, e coautrice del testo, Virginia Marani ha proiettato e commentato un filmato delle “terre faniniane” tra Faenza, Lugo e Ferrara tra cui i cupi e sotterranee carceri del castello in cui è stato trattenuto prima di essere ucciso. Emanuele Casalino ha posto l’accento, alla numerosa platea, che per Fanino Fanini si sono attivate tre grandi donne che hanno dato tutto se stesse per salvare il predicatore senza purtroppo riuscirci, ma resta la grande forza delle donne nel processo della Riforma. A incorniciare la serata è stata la vibrante voce della soprana Concetta Aquila, accompagnata dalle amabili e armoniose mani del pianista Agostino Lorusso con diversi brani.
Altra data importante per la regione lucana è stata quella di domenica 21 maggio 2017 in cui è stato presentato alla trentesima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino nel calendario degli eventi organizzati dal Consiglio regionale della Basilicata e dalla Fondazione Matera 2019. In quell’occasione la presentazione è stata curata dal pastore evangelico Sandro Spanu, dall’autore Emanuele Casalino e dall’editore Teo Papapietro registrando il maggior numero di partecipanti tra gli eventi dell’Edizioni Magister alla kermesse piemontese 2017.
Prossima tappa, novembre 2017, sarà Firenze.