Prosegue l’iter processuale per la definizione delle reali cause che hanno determinato il crollo di una palazzina in vico Piave a Matera nella mattinata dell’11 gennaio 2014, provocando la morte di Dina Antonella Favale e succesivamente di Nicola Oreste.
Nella mattinata di lunedì 6 ottobre 2017 presso il tribunale di Matera il gup di Matera Angela Rosa Nettis ha ammesso la costituzione delle parti civili nel procedimento a carico di nove persone tra proprietari di immobili, tecnici e titolari di imprese, tecnici e dirigenti del Comune di Matera coinvolti a vario titolo nel crollo di due edifici in vico Piave, avvenuto l’11 gennaio 2014. I reati ipotizzati vanno dall’omicidio colposo al crollo di costruzioni, ai delitti colposi di danno nella realizzazione di opere, che avrebbero indebolito le strutture e per aver omesso controlli o per ritardi nella valutazione dei rischi segnalati, nella fase precedente al crollo degli immobili. Il gup ha inoltre autorizzato la citazione del “responsabile civile” della vicenda, nei confronti di tre persone, tra tecnici e dirigenti del Comune di Matera. L’udienza è stata aggiornata al 4 dicembre 2017.
Ricordiamo che he richieste di archiviazione sono state proposte per i due ingegneri vigili del fuoco, Maddalena Lisanti e Domenico Masciandaro, quest’ultimo recatosi sui luoghi dell’evento solo tre giorni prima del crollo, per l’ingegnere Vincenzo Andrisani, collaudatore dei lavori in corso d’opera eseguiti al piano terra nel locale del signor Nicola Andrisani, per il titolare dell’impresa che eseguiva i lavori sopra menzionati, Emanuele junior Taccardi e per la signora Ornella Cianfrone, moglie dell’ingegnere Nicola Oreste.
Analogamente si procederà nella discussione delle motivazioni alla base delle richieste di rinvio a giudizio per reati a vario titolo per i seguenti soggetti: signor Nicola Andrisani, proprietario dell’immobile al piano terra, Francesco Paolo Andrisani, direttore di cantiere, architetto Rossella Bisceglie, progettista delle opere architettoniche e direttore dei lavori delle stesse opere architettoniche, ingegnere Francesco Paolo Luceri, progettista delle opere strutturali e direttore dei lavori delle strutture, ingegnere Emanuele Lamacchia Acito, responsabile dell’ufficio lavori pubblici del Comune di Matera, dottoressa Delia Tommaselli, dirigente all’epoca dei fatti contestati dell’ufficio lavori pubblici del Comune di Matera, ingegnere Francesco Tataranni, dirigente dell’ufficio urbanistica del Comune di Matera, i signori Rosa ed Eustachio Andrulli, proprietari del locale al piano terra insistente sull’unità fondiaria dell’immobile del defunto ingegnere Nicola Oreste.
Dopo aver concluso le attività inerenti la costituzione delle parti civili, il 20 novembre 2017 dovrebbero essere avviate le discussioni relative alle richieste di archiviazione mentre il 4 dicembre si dovrebbe entrare nel merito delle discussioni relative alle richieste di rinvio a giudizio.
Michele Capolupo