Ci sono anche 26 ragazzi figli di dipendenti dello stabilimento di Melfi tra i 262 giovani italiani che questa mattina, a Torino, sono stati premiati nell’ambito dell’iniziativa “Premi e Borse di studio Fiat Chrysler Automobiles e CNH Industrial ai figli dei dipendenti”, giunta alla 22/a edizione. I premi vengono anche distribuiti in altri Paesi dove i due Gruppi hanno una loro presenza significativa, tra cui Brasile, Cina, Francia, Belgio, Polonia, Spagna, Portogallo, Gran Bretagna, Stati Uniti, Argentina, Canada, Messico e Serbia.
Alla cerimonia di premiazione sono intervenuti il Presidente di Fiat Chrysler Automobiles, John Elkann, dell’Amministratore Delegato, Sergio Marchionne, e la scienziata e Senatrice a vita Elena Cattaneo, che ha condiviso la sua esperienza e i suoi suggerimenti con tutti i giovani premiati presenti in sala. Con lei c’erano anche i genitori, la mamma Aurelia e il padre Fabiano. Quest’ultimo, di origini bergamasche, ha lavorato per 41 anni in Fiat, ricoprendo vari incarichi – tra Milano, Torino e Firenze.
“Oltre il 60% delle 262 borse assegnate quest’anno – ha detto John Elkann rivolgendosi agli studenti – sono state vinte dalle ragazze. Un dato che non stupisce: In Italia, come negli altri paesi più industrializzati, i risultati scolastici e universitari delle ragazze tendono a essere superiori a quelli dei ragazzi. E’ un fatto positivo, perché prefigura la realizzazione di un obiettivo sociale molto importante: la pari partecipazione delle donne al mondo del lavoro, soprattutto nei posti di responsabilità. Ma – ha aggiunto il presidente di FCA – c’è un Ma . Dietro le rilevazioni statistiche generali, si nasconde infatti un grosso problema: l’insufficiente performance delle studentesse nelle cosiddette discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica). E’ un problema serio, perchè per costruire il nostro futuro c’è bisogno del contributo di tutti, donne incluse. Anche per questo la testimonianza portata oggi della Senatrice Cattaneo è stata preziosa: la sua carriera scientifica e il suo impegno civile rappresentano un modello da cui trarre grande ispirazione.”