“Innovambiente”, il brand di successo dell’azienda materana Innova operante nel settore ICT e aderente a Confapi, si afferma con ottimi risultati a Ecomondo, la fiera di Rimini dell’economia verde e circolare.
Per il terzo anno consecutivo il sistema informatico “Innovambiente”, un marchio registrato che informatizza i processi di raccolta e gestione dei rifiuti a supporto della pubblica amministrazione, dimostra una crescita evidente in termini di risultati e di visibilità in campo nazionale e internazionale, approdando anche a TG1 Economia come esempio di successo nella fiera riminese.
“Anche il Sud cresce nella green economy – ha commentato il presidente di Confapi Matera Massimo De Salvo. Grazie ad aziende come Innova e a sistemi informatici come Innovambiente le nostre imprese possono oggi competere con quelle del Nord, dimostrando che la componente informatica può aiutare le pubbliche amministrazioni ad aumentare le percentuali di raccolta differenziata”.
“In questo ambito il Sud è ancora molto indietro ma l’aumento delle percentuali di raccolta differenziata ottenuto dai Comuni in cui “Innovambiente” ha informatizzato il sistema di raccolta e gestione dei rifiuti dimostra che le nostre imprese sono in grado di ritagliarsi ampi spazi di mercato esportando le loro buone pratiche”.
L’azienda materana Innova presenterà il nuovo modello di analisi e gestione della raccolta rifiuti in un convegno organizzato a Ecomondo, che segue l’analoga presentazione effettuata a giugno al congresso nazionale degli esperti di ambiente e sostenibilità riunitosi a Sofia, in Bulgaria.
“Con questo sistema il cittadino – ha dichiarato Andrea Di Pasquale presente a Rimini per “Innovambiente” – può effettuare ai Comuni segnalazioni oppure chiedere il ritiro di un rifiuto, contribuendo a un processo virtuoso di raccolta differenziata in cui non deve essere trascurato l’aspetto dell’utente”.
“La raccolta differenziata – ha aggiunto il presidente di Innova Vito Gravela –, consentendo ai rifiuti di essere rimessi nel ciclo dei consumi, può trasformarsi in opportunità di crescita economica, in termini di risparmio ottenuto e di posti di lavoro attivati. La bioeconomia, cioè l’economia verde e circolare, può ricevere un grande impulso dalle aziende settore informatico. L’obiettivo comunitario “Rifiuti Zero” entro il 2030 è ancora lontano, ma le capacità di innovazione di aziende come la nostra possono dare un importante contributo”.