Dal 13 al 27 novembre a Scanzano si celebra il quattordicesimo anniversario della civile e pacifica protesta contro la scelta del Governo Berlusconi di realizzare nella Basilicata un deposito di scorie nucleari che avrebbe distrutto la nostra terra.
Il tempo non ha cancellato i ricordi: nell’aria si sentono ancora l’odore dei falò accesi durante la mobilitazione, le urla di una popolazione arrabbiata, la gioia e la festa dopo l’annuncio della vittoria. Costretto dalla forza e dalla determinazione del popolo Lucano, dopo quindici giorni il Governo gettò la spugna: prima di essere travolto dalla protesta decise di cancellare dal decreto il nome di Scanzano J.co (Matera).
“Dopo 14, anni i volontari dell’Associazione Antinucleare ScanZiamo le Scorie che rappresento – dichiara il Presidente Donato Nardiello – sono impegnati ancora in attività di vigilanza e contro-informazione perché l’argomento è vivo. Il problema in Italia e nel mondo non è stato risolto. Il deposito di scorie nucleari che si voleva realizzare a Scanzano non è stato costruito ancora da nessuna parte”.
Nei mesi scorsi, con l’apertura della procedura per la scrittura del programma nazionale sulla gestione dei rifiuti nucleari, il Governo ha riproposto nuovamente l’idea di realizzare un deposito geologico come quello che si voleva costruire proprio in Basilicata.
Nella fase per la presentazione delle osservazioni al programma sui rifiuti nucleari, nonostante si sia volutamente adottato un metodo inadeguato al coinvolgimento e alla partecipazione delle popolazioni interessate, c’è stata da parte di tutto il territorio una risposta forte e chiara contro la paventata ipotesi di individuare in Basilicata aree che potrebbero ospitare il deposito di scorie. Oltre 50 Comuni,numerose Associazioni e cittadini hanno inviato le osservazioni al programmaproposte dalla nostra Associazione. Sulla stessa linea anche gli ordini professionali e la Regione Basilicata.
A breve si attende l’esito della consultazione. Auspichiamo che le osservazioni proposte vengano considerate dal Governo. Diversamente alimenteremo una mobilitazione non solo contro la realizzazione del deposito di scorie ma anche per sostenere la valorizzazione economica del capitale naturale e culturale disponibile nella nostra Regione per rilanciare il settore agricolo, agroalimentare, turistico e dello sport, attualmente messi a rischio dal perseguire delle attività petrolifere.
Esprimiamo infine preoccupazione per i ritardi accumulati dalla Sogin nelle attività di messa in sicurezza della Trisaia di Rotondella sulla quale si chiede una maggiore attenzione da parte delle istituzioni in particolare quelle territoriali.
Come ogni anno ci è sembrato giusto – conclude il Presidente Donato Nardiello – ed opportuno ricordare quelle storiche giornate. Lo faremo in allegria con un particolare spettacolo di Dino Paradiso che si terrà sabato 18 novembre alle ore 21.30, presso il palazzo Baronale di Scanzano Jonico. Inoltre, la mattina del 20 novembre terremo un incontro con gli alunni del Liceo scientifico di Policoro sui “Cambiamenti climatici e migrazioni”, che vedrà la partecipazione del Professor Massimo Scalia, che da 14 anni ci sostiene nella nostra battaglia.