Nei primi nove mesi del 2017, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in Basilicata, “seppur non con dati a due cifre”, è stata registrata una crescita dell’economia con la ripresa che si è “riflessa nella dinamica creditizia”: continua quindi “la tendenza positiva” degli ultimi anni. E’ questa, in estrema sintesi, l’analisi che emerge dalla ricerca della Banca d’Italia “L’economia della Basilicata, aggiornamento congiunturale”. La relazione, presentata ai giornalisti a Potenza, nel pomeriggio sarà illustrata in incontro pubblico nella sede della Camera di Commercio di Matera.
Rapporto Banca Italia, consigliere regionale Paolo Castelluccio (Forza Italia)
Proprio come accade a livello nazionale con il Pd che grida alla piena soddisfazione per la sbandierata crescita del Pil mettiamo in guardia dal compiere la stessa operazione a livello regionale leggendo superficialmente i dati della banca di Italia sull’aggiornamento congiunturale dell’economia lucana. E’ il commento del consigliere regionale Paolo Castelluccio (Forza Italia) per il quale l’entusiasmo del Pd sui dati Istat è del tutto immotivato e serve a mascherare il fallimento dei governi di sinistra in questi anni. E’ vero che è aumentato il Pil, e siamo contenti perché noi tifiamo sempre per l’Italia, ma sono aumentati anche i poveri e le condizioni di disagio economico. Il Pd vede una situazione economica che non esiste. Si aggiunga a questo che a livello regionale persino l’export di auto targate Fca Melfi e di petrolio estratto di meno in Val d’Agri da sempre i fattori di traino delle nostre esportazioni – continua Castelluccio – nei primi mesi dell’anno non sono andati bene. C’è davvero poco da esultare prendendo per buono il giudizio della Banca d’Italia sulla “ripresina” riflessa nella dinamica creditizia. Come sanno bene gli imprenditori agricoli e le famiglie il credito è tutt’altro che facile da ottenere. Occorre un sano realismo e per questo – dice il consigliere di Fi – ci aspettiamo che il Pd dopo aver pensato alle cose interne di partito presenti il promesso programma di fine legislatura per valutare nei fatti cosa intende fare in quest’ultimo anno a favore dello sviluppo e superare l’emergenza occupazione che, come avverte Banca Italia, non cresce solo perché aumenta la popolazione inattiva vale a dire i pensionati e vanno via i giovani.