Su iniziativa dell’assessore al Patrimonio del Comune di Matera, Adriana Violetto, sono state convocate per il giorno 28 novembre le associazioni rappresentative delle organizzazioni sindacali della proprietà edilizia e degli inquilini, per dare impulso alla sottoscrizione degli accordi territoriali finalizzati alla determinazione dei canoni di locazione.
La conclusione degli accordi locali, sulla base dei criteri generali dettati dal D.M. del 16 gennaio 2017, consentirà la stipula dei contratti di locazione ad uso abitativo a canone concordato, ai sensi dell’articolo 2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431, nonché dei contratti di locazione per studenti universitari a canoni calmierati.
I contratti di locazione, cui saranno applicati i canoni determinati dalle associazioni di categoria, potranno godere di regimi fiscali agevolati.
“Le mutate condizione socio-economiche della città, lo sviluppo urbano, la presenza dell’Università, nonché la designazione a Capitale europea della cultura per l’anno 2019 con la contrazione dell’offerta di immobili destinati alla locazione ad uso abitativo stabile ed il conseguente aumento dei canoni – ha dichiarato l’assessore Violetto – mi hanno spinta ad assumere questa iniziativa, volta ad agevolare l’accesso alle locazioni abitative alle fasce economicamente più fragili della popolazione. Le politiche della casa costituiscono infatti una priorità per l’Amministrazione, che è sensibile al bisogno manifestato da molti e spesso giovani concittadini”.
Cara Assessore, non comprendo davvero che l’iniziativa si rivolge alle fasce economicamente più povere. La situazione degli alti costi di locazione per la prima casa nella città di Matera è molto critica per tutti. 500, 600, 800, 1000 euro di locazione per la prima casa a Matera sono eccessivi anche a una famiglia con figli e due stipendi. Famiglia che va in fitto proprio perché impossibilitata a comprare per il busisess del mattone e il fermo dell’edilizia popolare e convenzionata. E la questione è legata ancge e sopratutto alle centinaia di autorizzazioni per B&B e Case vacanza date proprio dal Comune di Matera senza controllo alcuno della struttura di accoglienza. Come sempre attenderemo l’evento per attivare sistemi di monitoraggio e controllo. Sarebbe bastato gestire per bene le autorizzazioni, lesinare nel dare le autorizzazioni, non alimentare un secondo business che molto spesso, per presenze di un solo giorno e con l’obbligo di segnalazione entro le 24 ore, resta nero. Andrebbero quindi introdotti incentivi a chi affitta come prima abitazione e sgravi alle famiglie in affitto, altrimenti guarderemo inevitabilmente ai centri vicini pugliesi, fenomeno già in atto.