Area servizi, area concerti all’aperto e area per spettacoli al coperto. Con un finanziamento di 5 milioni di euro concesso dal Governo Nazionale alla Fondazione Matera-Basilicata 2019 è partita nelle scorse settimane la fase di progettazione della nuova Cava del Sole, uno dei punti di forza del dossier di Matera-Basilicata 2019. Il progetto di allestimento, predisposto dall’architetto Tonio Acito, sarà affidato attraverso un bando europeo. Ad annunciarlo è il direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019 Paolo Verri. Il progetto prevede l’inserimento di un’area servizi con bar, bagni e bike sharing per dare ai possibilità ai turisti in arrivo nella città dei Sassi di muoversi comodamente in bicicletta, la riqualificazione dell’area concerti in cui sono stati già realizzati diversi spettacoli dal 2009 in poi e la realizzazione di una “cavetta” coperta con materiali amovibili per 800 posti a sedere.
C’è chi sostiene che in realtà il progetto non potrà essere realizzato perchè occorre eseguire un piano di caratterizzazione in un area nella quale in passato sono stati sotterrati materiali inerti ma il Comune avrebbe già predisposto un piano di caratterizzazione e secondo quanto si è appreso ha inserito il tratto della strada statale 7 che consente l’accesso alla Cava del Sole nel progetto “Periferie” finanziato dal Governo nazionale.
Matera avrà quindi un nuovo spazio polifunzionale per le arti performative musica, danza, teatro per il 2019. Ma le strutture possono essere smontate e la Cava del Sole potrebbe svuotarsi nuovamente una volta superato il momento ludico legato alla designazione di Matera capitale europea della cultura nel 2019. L’auspicio è che queste strutture, sia pure amovibili, possano restare invece a lungo in quest’area in modo da offrire eventi di grande qualità a materani e turisti anche nei prossimi anni.
Michele Capolupo
La fotogallery dedicata alla Cava del Sole (foto www.SassiLive.it) e il plastico relativo all’allestimento previsto nella Cava del Sole
Ma è sicura quest’area? Il Colosseo, l’Arena di Verona, progettate e costruite rispettivamente nell’80 e nel 30 dopo Cristo, hanno un sistema di sicurezza all’avanguardia anche oggi. Qui sembra di stare in una trappola per topi. L’unica via di fuga confluisce direttamente sulla strada statale 7 Appia che proprio in quel luogo ha visto incidenti mortali in condizioni normali, strada che è parte integrante della bretella esterna alla città che porta a Taranto, Bari, alla Basentana, con traffico anche pesante che non ha altre strade alternative.
Tanto a due passi c’è il cimitero….A parte questa mia lugubre battuta, ma sono stati fatti bene anche i costi di gestione? Oppure dopo il 2019 sarà abbandonato a se stesso? Visto che nel precedente post si parla dell’arena di Verona, voglio solo sottolineare che tale struttura si trova in una grave crisi economica nonostante riceva ogni anno decine di milioni di euro dalla propria regione!!! Se non si fosse perso inutilmente tempo, con questi soldi forse si poteva realizzare un vero teatro al chiuso. E’ chiaro che ad un anno dal 2019 sarà già una fortuna se si riesce a sistemare la cava del sole…..