Si è spento a Roma all’età di 84 anni il compositore di origini argentine Luis Bacalov, premio Oscar nel 1995 per la colonna sonora del film “Il postino”. A dare la notizia alle agenzie di stampa il figlio Daniel. Nato a San Martin nel 1933 dal 1959 viveva in Italia ma portava nella sua musica la sua anima argentina e l’eredità del tango. E’ stato un protagonista della nuova canzone d’autore italiana degli anni Sessanta e ha firmato colonne sonore per Fellini, Scola e gli spaghetti-western. A Matera si è esibito in quattro concerti, dal 2008 al 2016. La sua prima esibizione è datata 9 luglio 2008 nella Terrazza del complesso Le Monacelle per il Festival Duni, su esplicita richiesta del direttore artistico Saverio Vizziello. Per la rassegna Matera in Musica Luis Bacalov è ritornato a Matera il 29 aprile 2011 per il concerto “Mozart Vs Mozart”: in quella occasion ha diretto l’Orchestra Ico della Magna Grecia nell’auditorium “Gervasio”. Il 29 luglio 2014 ha diretto nuovamente l’Orchestra della Magna Grecia per un nuovo appuntamento del Festival Duni nella terrazza di Palazzo Lanfranchi, con l’esecuzione delle musiche composte 50 anni fa per la colonna sonora del film “Il Vangelo secondo Matteo”, il film girato a Matera da Pier Paolo Pasolini.
Il 7 febbraio 2016 è salito invece sul palco del teatro Duni con Vittorio De Scalzi e Nico Di Palo per ripercorrere la storia dei New Trolls in un altro concerto memorabile con l’Orchestra della Magna Grecia.
È morto Luis Bacalov, cordoglio Orchestra ICO Magna Grecia
“È andato via il nostro direttore principale ma soprattutto un amico sincero e un genio della musica”. È l’addio del direttore artistico dell’orchestra Magna Grecia Piero Romano al direttore principale Luis Bacalov, 84 anni. Il compositore è scomparso nella serata di mercoledì 15 novembre, a seguito di un’ischemia all’ospedale San Filippo Neri di Roma. Il premio Oscar nel ’95 per la colonna sonora de “Il postino” era malato da tempo. Nato nel 1933 a San Martín, in Argentina, è stato un grande musicista, compositore e direttore d’orchestra. Si era innamorato della musica fin da giovanissimo, iniziando a suonare il piano all’età di cinque anni. Dal ’59 viveva in Italia ma portava nella sua musica la sua anima argentina e l’eredità del tango. Memorabili alcune esecuzioni con l’Orchestra Ico Magna Grecia, come nello “Shoah Memorial Day” o con le straordinarie musiche da film. Nel febbraio dello scorso anno diresse l’Orchestra Ico in occasione del concerto grosso dei “New Trolls”. Un musicista straordinario che ha sempre rivendicato più attenzione da parte delle istituzioni per la cultura e in particolare per il ruolo dell’Istituzioni concertistiche orchestrali (Ico). L’Orchestra della Magna Grecia dice addio al suo direttore principale per ben 12 anni, all’artista che ha lasciato un segno importante nel panorama musicale e all’uomo che ha lasciato un ricordo indelebile per chi l’ha conosciuto. Un amico, un compositore, un maestro. Buon viaggio maestro, ci hai regalato emozioni senza tempo.
Originale, appassionato, curioso ed eclettico, Luis Bacalov è stato un grande musicista, compositore e direttore d’orchestra, un personaggio fondamentale del panorama musicale del nostro Paese dagli anni Sessanta in poi. Bacalov è stato protagonista essenziale del rinnovamento della canzone italiana, passato attraverso tre diverse anime, quella del “beat” e della nuova canzone pop, rappresentata da personaggi come Rita Pavone e Gianni Morandi, quella della canzone d’autore, con Umberto Bindi ma soprattutto attraverso la lunga e fruttuosa collaborazione con Sergio Endrigo, quella del rock e del progressive italiano. Bacalov portava con sé la sua anima argentina, l’eredità del tango, la tradizione classica che aveva studiato a fondo, e la innestava in un rinnovamento del quale fu uno dei motori essenziali.
È nato a San Martin, vicino a Buenos Aires, nel 1933, e si è innamorato della musica fin da giovanissimo, iniziando a suonare il piano all’età di cinque anni. È un giovane musicista di belle speranze, da adolescente già si esibisce in concerti anche al di fuori dell’Argentina, Paese che lascia a vent’anni. Raggiunge quindi l’Europa, approda in Spagna, poi in Francia e, alla fine degli anni 50, in Italia, Paese che lo accoglie a braccia aperte, apprezzando le sue doti di compositore e arrangiatore. Lavora con Claudio Villa, con Milva e altri alla Fonit Cetra, poi passa alla Rca dove conosce il successo come arrangiatore di alcune canzoni di grandissimo successo e altre di notevole bellezza. La sua firma appare su brani passati alla storia, come Cuore e Che mi importa del mondo di Rita Pavore, Il mio mondo di Umberto Bindi, Legata a un granello di sabbia di Nico Fidenco, ma è con Sergio Endrigo che Bacalov forma un sodalizio straordinario che porterà alla realizzazione di moltissimi brani, tra i quali Era d’estate, Lontano dagli occhi ma soprattutto di Io che amo solo te, inarrivabile gioiello scritto dalla penna di Endrigo e arrangiato in maniera magistrale da Bacalov.
Musicista animato da una notevolissima curiosità anche per ambiti da lui apparentemente lontani, creativo e intelligente come pochi altri, Bacalov a differenza di molti suoi colleghi, comprese fino in fondo la forza della musica progressive italiana e collaborò con alcune delle migliori rock band italiane degli anni Settanta, realizzando con gli Osanna Preludio, tema, variazioni, canzona, con il Rovescio della Medaglia Contaminazione e soprattutto con i New Trolls Concerto Grosso, magnifico e innovativo esempio di come potevano convivere elementi rock all’interno di una struttura orchestrale classica.
Contemporaneamente l’eclettico musicista argentino continuava a collaborare con i più popolari artisti italiani, da Claudio Baglioni ai Ricchi e Poveri, passando per Gianni Morandi e Mia Martini, mentre con lo pseudonimo di Luis Enriquez realizzava al tempo stesso innumerevoli colonne sonore come autore, mettendo la sua musica anche al servizio, tra gli altri, di Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Ettore Scola, Francesco Rosi. Nel 1995 vince il Premio Oscar per le musiche di Il postino, premio che ha dovuto condividere, poi con Sergio Endrigo che citò in giudizio Bacalov per la somiglianza del motivo della colonna sonora con la sua canzone Nelle mie notti, procedimento che è arrivato a conclusione con un accordo con gli eredi di Endrigo qualche anno fa. Negli anni seguenti Bacalov ha continuato la sua attività di autore, compositore, direttore d’orchestra e pianista con notevole successo, ha collaborato Fabrizio De André, ha visto la sua musica utilizzata da Quentin Tarantino e ha vinto moltissimi premi.
Nelle foto Bacalov iin alcuni dei suoi concerti a Matera (foto www.SassiLive.it)