Ci sono voluti sette anni e tre gradi di giudizio per mettere la definitiva parola fine al grave caso di contraffazione subito da Calia Italia, i cui manager, nel 2010, hanno scoperto che la prestigiosa azienda del Mobile Imbottito era stata del tutto clonata in Cina, determinando un grave danno d’immagine ed economico. “Ci avevano rubato tutto, non solo i prodotti, ma tutta la nostra identità. Basti pensare che anche la foto di nostro padre era finita nel finto catalogo, copia del nostro. In poche parole, ci hanno rubato anche l’anima. Abbiamo buttato via sette anni di lavoro”. Questo il racconto dell’architetto Saverio Calia agli studenti degli istituti superiori IIS Morra e IPSIA L. da Vinci di Matera, che, questa mattina, hanno fatto visita allo stabilimento.
Per l’ottava edizione del Pmi Day, la giornata dedicata agli studenti e alla loro conoscenza dei valori e della cultura impresa, quest’anno dedicata al tema della lotta alla contraffazione, il Comitato Piccola Industria di Confindustria Basilicata, in collaborazione con Confindustria Basilicata, ha scelto proprio la Calia Italia come “caso aziendale” da far conoscere agli studenti materani.
“Per aumentare l’appeal dei nostri prodotti – ha spiegato ancora Calia ai ragazzi al termine della visita ai luoghi della produzione – non basta solo agire sulla leva dei prezzi. Occorre puntare sulla qualità e questa è data anche dal grado di innovazione e originalità. Il prodotto contraffatto fa male a tutti”.
Il presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Lorusso, ha invece voluto rimarcare il valore dell’iniziativa: “Voi giovani siete la linfa delle nostre imprese. Strumenti come l’alternanza scuola lavoro sono fondamentali per noi imprenditori, per contribuire a una formazione realmente adeguata a quelle che sono le nostre esigenze. Il grande processo di innovazione che oggi è richiesto a tutti noi nella sfida della competitività non può prescindere dalla qualificazione delle competenze”.
Il presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Basilicata, Lorenzo Pagliuca, ha aggiunto: “Questa non è la giornata dell’autocelebrazione delle Pmi, ma un’occasione concreta che offriamo ai nostri ragazzi per venire in contatto e scoprire con i propri occhi com’è fatta una realtà produttiva. Esiste un luogo della formazione che non è l’aula di scuola, ma è l’azienda, altrettanto importante rispetto alla prima, per consentire quell’allineamento tra le competenze professionali di chi chiede e di chi offre lavoro. Il Pmi Day, dunque, rappresenta un ulteriore strumento per favorire questo fondamentale incontro”. Pagliuca ha concluso con alcune parole care al presidente Boccia: una volta i nostri genitori ci dicevano “se non studi, ti mando a lavoro”; oggi questo non esiste più, formazione teorica e pratica devono viaggiare di pari passo. E allora la raccomandazione diventa: “Studia e vai al lavoro”.
Preziosi anche i contributi del presidente della sezione Industrie meccaniche, elettriche ed elettroniche di Confindustria Basilicata, Antonio Braia e del presidente della sezione Turismo, Francesco Garofalo che hanno illustrato l’impatto economico della contraffazione nei due comparti, rimarcando il ruolo di iniziative come il Pmi Day che rappresentano preziosi strumenti di conoscenza, da parte degli studenti, di valori e cultura d’impresa.
I ragazzi degli istituti superori presenti, accompagnati dai propri docenti, si sono detti molto soddisfatti per aver conosciuto una significativa realtà aziendale e aver visto da vicino il suo processo produttivo.