L’Associazione ALPIA (Associazione Liberi Professionisti Ingegneri ed Architetti) inteviene sulla progettazione del teatro temporaneo per Matera 2019 nella Cava del Sole e si chiede se sono state rispettate le procedure. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
L’Associazione ALPIA continua la sua attività di vigilanza, informazione e sensibilizzazione sulle problematiche che riguardano la libera professione degli ingegneri e degli architetti.
Nel settembre 2016, facendo seguito ad un incontro con la Presidente della Fondazione Matera 2019 prof.ssa Aurelia Sole, fu prodotto un comunicato stampa nel quale si segnalavano i problemi discussi nell’incontro.
Il primo riguardava il riconosciuto e rilevante ruolo della Fondazione Matera 2019. ALPIA auspicava, per un verso, che si arginasse l’emigrazione dei nostri giovani architetti ed ingegneri alla ricerca di opportunità di lavoro e, per un altro, che essi potessero, invece, diventare portatori in Italia, in Europa ed anche oltre di conoscenze e saperi. L’Associazione ALPIA, pertanto, nel dichiarare la massima
collaborazione e disponibilità, chiese alla Presidente Sole che coinvolgesse, nella programmazione progettuale della Fondazione, i nostri giovani architetti ed ingegneri con principi di equa opportunità e trasparenza e, soprattutto, nel rigoroso
rispetto delle leggi vigenti.
Proprio su queste ultime precisazioni si erano rappresentate, allora, alcune criticità riscontrate in alcuni avvisi e determinazioni adottati degli organi deliberanti della Fondazione.
Questi i presupposti!
Venendo ad oggi, si apprende da alcuni organi di stampa, che sarebbe partita nelle scorse settimane la fase di progettazione della nuova Cava del Sole” e che il “progetto di allestimento è stato affidato ad un gruppo di professionisti locali”.
ALPIA ha registrato positivamente il dato che si avviasse la realizzazione di una così importante opera, in vista del ruolo che avrà Matera nei prossimi anni a venire, ma ha dovuto, con rammarico, constatare come alcuna notizia ed informazione si sia
avuta in merito alla scelta e selezione dei professionisti incaricati. Si è cercato sul sito della Fondazione se fosse pubblicato un avviso o bando di affidamento incarico.
Nulla! Come nessuna notizia in merito circa il livello di progettazione che svolgeranno i professionisti incaricati.
ALPIA ritiene che le urgenze e le scadenze, pur comprensibili, non possano legittimare la Fondazione a disattendere leggi, codici e regolamenti che disciplinano l’affidamento di incarichi professionali.
E’ evidente che quei principi di equa opportunità e trasparenza richiamati e richiesti nell’incontro dello scorso anno sembrerebbero oggi, purtroppo, disattesi.
Come evidenziato, sempre nell’incontro dello scorso anno, l’Associazione ALPIA si è costituita sul principio di vigilare sul rispetto delle leggi che regolano la libera professione tecnica, per tutelarla. E di tutelare, ancor più, i giovani liberi professionisti.
Non ci sono, pertanto, altre ragioni. Ancor meno si vogliono creare problemi e ritardi nell’attuazione delle opere pubbliche, sarebbe veramente autolesionistico. Non si può, d’altro canto, non pretendere trasparenza e pubblicità, come codice di appalti
vuole, sulle procedure che hanno portato alla individuazione dei professionisti incaricati.
E’ evidente che si è certi che la Fondazione darà tutte le informazioni ed i chiarimenti utili per cui si resta in attesa nella speranza che ci siano, realmente, tutti i presupposti perchè il programma progettuale e realizzativo dell’opera possa regolarmente avanzare.
Nov 21
si ma non è il caso di preoccuparsi perchè parliamo del sesso degli angeli!