Nella prima mattinata di martedì 20 settembre 2017 a Ferrandina e Bologna, è stata effettuata una vasta operazione, condotta da militari della Compagnia di Pisticci, coadiuvati nella fase esecutiva da militari dipendenti dalla Compagnia di Bologna Borgo Panigale e della Stazione Carabinieri Forestali di Grottole, finalizzata a dare esecuzione, nell’ambito di misure di prevenzione patrimoniali, al provvedimento emesso dal Tribunale di Matera, a firma del Giudice dott. Gaetano Catalani su proposta del Procuratore della Repubblica dello stesso capoluogo Dott. Pietro Argentino, a carico di un soggetto, C.C.L. di anni 51, gravato da condanna penale, dimorante in Ferrandina, con beni mobili ed immobili siti nel centro lucano e nel capoluogo emiliano.
In particolare, gli investigatori dell’Arma accertavano, a carico del soggetto, ritenuto compreso tra le categorie di soggetti pericolosi previsti dal D.Lgs. 159/2011 “codice delle leggi antimafia e misure di prevenzione”, una enorme sproporzione tra il tenore di vita condotto dall’individuo e dal suo nucleo familiare, rispetto ai redditi dichiarati e all’attività lavorativa svolta dagli stessi. Dall’indagine patrimoniale, che ha poi condotto all’emissione del provvedimento di sequestro, infatti è emerso che a fronte di redditi di poche migliaia di euro, il proposto aveva la disponibilità di terreni e beni immobili ed era intestatario, con i suoi familiari di diversi conti corrente e carte di credito prepagate.
L’odierna operazione, che ha visto impegnato ben 30 militari, ha portato al sequestro di beni mobili ed immobili per un valore di circa 1.600.000,00 di euro così suddivisi:
otto terreni agricoli;
cinque appartamenti;
quattro carte prepagate;
tre conti correnti bancari;
sei libretti di depositi bancari;
due autovetture;
un motociclo di grossa cilindrata;
Tutti i beni sono stati affidati in amministrazione giudiziale ad un professionista nominato dall’Autorità Giudiziaria.
Nov 22