L’utilizzo dei combustibili alternativi in cementeria è un vantaggio per tutti, perché consente all’impianto di sostituire (fino al 60%) il pet-coke e allo stesso tempo aiuta la comunità locale a risolvere il problema dello smaltimento di quella parte dei rifiuti che, al termine della raccolta differenziata, non può più essere riciclata. Un’occasione di mettere in atto il principio dell’economia circolare, che l’Europa indica come esempio di utilizzo razionale e sostenibile delle risorse.
Italcementi userà, in parziale sostituzione dei combustibili tradizionali, una frazione di rifiuti attentamente selezionata e trattata. L’incremento del loro utilizzo – approvato di recente dalla Giunta Regionale – non influirà quantitativamente e qualitativamente sulla qualità delle emissioni, né tantomeno sulla qualità del cemento. La cementeria, infatti, non diventerà un inceneritore, restando un impianto produttivo, tra i più moderni e sostenibili oggi esistenti.
I Combustibili Solidi Secondari (CSS) sono una soluzione approvata e largamente utilizzata da decenni in Europa, specialmente nei paesi del Nord, noti per la loro attenzione all’ambiente e alla salute. Il tasso di sostituzione termica dei combustibili fossili con i CSS nei Paesi del Nord Europa è mediamente del 65%. L’esperienza pluridecennale di questi Paesi certifica che si tratta di una risorsa che non comporta rischi per la salute, contribuisce a risolvere il problema rifiuti e riduce le emissioni in atmosfera.
Da cosa sono composti i Combustibili Solidi Secondari? I CSS sono la parte dei rifiuti che, al termine della raccolta differenziata, non può essere recuperata. Anziché mandarli in discarica, nei paesi più avanzati questi materiali vengono usati nelle cementerie al posto dei combustibili derivati dal petrolio. Alcuni paesi del Nord Europa addirittura importano rifiuti (anche dall’Italia), nella consapevolezza che questa soluzione migliora il loro bilancio energetico senza nessuna conseguenza sul fronte delle emissioni. Le alte temperature dei forni da cemento, infatti, garantiscono una combustione efficiente e sicura, senza che si verifichi alcun aumento delle emissioni. Anzi, su alcuni parametri si verificano dei miglioramenti.
Il CSS è ottenuto attraverso un controllato e sicuro processo di produzione. Per essere classificato come CSS, il materiale deve possedere determinate caratteristiche e parametri qualitativi, che sono prescritti nelle norme tecniche europee che regolamentano il suo processo produttivo. Si tratta, dunque, di materiali la cui provenienza è conosciuta e certa, comunemente utilizzati nelle cementerie insieme ai combustibili tradizionali, sempre e solo con la finalità di produrre cemento.
Valorizzare i rifiuti trasformandoli in energia rappresenta attualmente la soluzione migliore al problema del loro smaltimento, evitando il ricorso alle discariche. L’obbiettivo “rifiuti zero” richiede un sistema tecnicamente pronto a gestire l’intero ciclo di vita di un prodotto. Oggi è ancora necessario smaltire i rifiuti in discarica o nei termovalorizzatori. Italcementi, attraverso l’uso dei CSS, fornisce il proprio supporto allo smaltimento di rifiuti che attualmente non possono più essere recuperati.
Utilizzare CSS non fa di una cementeria un inceneritore. Le differenze tra cementerie e inceneritori, peraltro, sono notevoli. La composizione delle materie prime del cemento rende il ciclo di produzione “autodepurante”, grazie soprattutto alle proprietà delle rocce calcaree.
La cementeria si sente parte della comunità di Matera e ha a cuore come tutti la tutela dell’ambiente. Le porte sono aperte a chiunque voglia visitarla e avere di persona maggiori informazioni su come avviene la produzione di cemento in uno degli stabilimenti più avanzati d’Europa nelle performance produttive e ambientali.