Paolo Cascone, Responsabile scientifico del primo workshop Open Design School, progetto “pilastro” di Matera 2019 – Capitale Europea della Cultura, in una nota condivide e sottoscrive, nella forma e nei contenuti, la lettera aperta dei partecipanti al workshop inviata alla nostra redazione nella scorsa settimana e già pubblicata. Di seguito la nota di Paolo Cascone.
Questi gruppo di giovani e competenti professionisti, che ho avuto l’onore di seguire e coordinare, ha avuto il merito di implementare da zero un progetto di design school innovativo attraverso un processo partecipativo che ha visto coinvolti dagli studenti di liceo al cittadino comune, dai rappresentanti del governo locale e nazionale ai professionisti di chiara fama internazionale etc. La proposta progettuale sviluppata per la Cava del Sole ne è solo un esempio.
Per questo motivo ricevo la loro lettera aperta con profondo rammarico in quanto ho aderito a questo progetto con entusiasmo, dopo avere vinto un bando internazionale di evidenza pubblica, per il suo carattere fortemente innovativo e partecipativo evocato dalla Fondazione Matera 2019 già in fase di candidatura. Prerogative che alla luce dei fatti vedo purtroppo disattese malgrado l’impegno ed il lavoro prodotto dai partecipanti sia stato riconosciuto localmente ed internazionalmente.
Purtroppo non aver valorizzato adeguatamente il lavoro di questo gruppo ne averlo coinvolto, a finanziamenti ottenuti, nei seguiti operativi del processo da esso attivato non ha nulla di culturalmente innovativo. Tale modo di procedere piuttosto, rifiutando ogni proposta di incontro, mina seriamente alla credibilità di un progetto collettivo molto bello come quello pensato per Matera 2019.
E’ altresì evidente che chi ha la responsabilità di disporre di fondi pubblici per promuovere cultura e educazione a livello europeo deve necessariamente farsi garante della trasparenza dei processi premiando il merito e valorizzando il lavoro di giovani creativi e professionisti che vengono convolti. In caso contrario tali iniziative rischiano di diventare l’ennesimo incentivo, soprattutto nel sud Italia, a lasciare la propria terra ed il proprio lavoro.
Per questi motivi mi auspico che la Fondazione Matera 2019 si ravveda al più presto e che accolga quanto prima, a partire dal progetto della Cava del Sole, questo invito a riprendere il percorso della partecipazione e della cultura Open al quale tutti noi abbiamo creduto e aderito.
Paolo Cascone, Responsabile scientifico del primo workshop ODS – Matera 2019
Frana tutto ormai sotto la.spinta dell’interesse e della “incapacità” a dirigere qualcosa di troppo grande per un solitario qual è de Ruggieri. Che si rivoti.
ormai è troppo tardi per correggere la rotta , siamo al naufragio
Sono stufo di appelli! Il percorso di MT2019, catastrofico e in ritardo irrecuperabile, deve essere un percorso di legge. Se ha qualcosa da denunciare, denunci alla magistratura, se sono venute meno promesse, sa bene che queste non sono lecite nei percorsi di affidamento di lavori pubblici di importo anche notevole. Grazie.