Antonio Cappiello, segretario regionale di Lega Noi Con Salvini Basilicata e Adriana Domeniconi di Lega Noi Con Salvini Basilicata, in una nota congiunta contestano i criteri adottati dal Comune di Matera per il bando di concorso per assunzioni a tempo indeterminato nel Palazzo di via Aldo Moro. Di seguito la nota integrale.
Un’altra doccia fredda per i giovani materani Ormai i giovani materani e lucani passano ore al computer alla ricerca di opportunità di lavoro anche precarie, part-time e stagionali, ma purtroppo non approdano a nulla e allora sono costretti ad emigrare o all’estero o al nord’Italia in cerca di fortuna per raggiungere la tanto meritata meta di gratificazione sia personale che economica! Stiamo parlando di ragazzi, nostri figli, che hanno studiato con impegno, i cui genitori hanno fatto immensi sacrifici per mantenerli. Ora desidererebbero realizzare i loro progetti ed invece vedono vanificati i loro sogni. E, in questi giorni, a far morire una speranza o una illusione di trovare un posto di lavoro, è arrivata la notizia da dove si evince l’assunzione di 12000 dipendenti pubblici, i cui nominativi saranno attinti dalle graduatorie di vincitori di concorso di altre città o addirittura di altre regioni, tipo Puglia, ecc. In nota congiunta Antonio Cappiello, Segretario regionale del movimento Lega- Noi Con Salvini e Adriana Domeniconi del movimento Lega- Noi Con Salvini denunciano il comportamento becero dell’Amministrazione comunale, che senza buon senso e responsabilità non si occupa dei suoi giovani concittadini, ma regala il lavoro ad altri. Come se un padre, invece di aiutare il proprio figlio si interessasse ad un estraneo. Ed ancora, continuano e ribadiscono i due dirigenti della Lega- Noi Con Salvini: siamo stanchi di assistere a voti di scambio( l’Istat ha comunicato che la provincia di Matera ha registrato la più alta percentuale di questo sistema, infatti dove c’è un alto indice di povertà è facile che attecchisca maggiormente questa forma di ricatto e clientelismo; la condizione di disagio e precarietà, a volte,porta ad innescare soluzioni del genere, illegali e non eque, che distruggono l’apparato statale.) Non ne possiamo più di inutili promesse e improponibili “giochi di potere” (che poi tanto giochi non sono) che rubano la scena e le principali attenzioni ai giovani materani e sono incuranti della drammatica situazione che stiamo vivendo. Tutta la regione Basilicata piano piano, insomma, sta morendo, per un sistema economico che non decolla e non garantisce prospettive future. Soprattutto per le nuove generazioni. Sul fronte dell’occupazione giovanile, intanto, si è fermi al fatidico “Patto con i giovani” che si proponeva di dare organicità alle politiche giovanili della Regione Basilicata volte – era detto- ad invertire un trend che registra una forte migrazione delle forze più attive e dinamiche della popolazione lucana. Grandi risorse (ad esempio Matera 2019) per valorizzare i giovani materani e di conseguenza i giovani lucani non mancherebbero di certo al territorio lucano. Non s’intravedono, però, vere capacità progettuali in grado di mobilitare l’attenzione pubblica e invertire la rotta verso un sereno sviluppo ed una augurabile crescita.
Antonio Cappiello, segretario regionale di Lega Noi Con Salvini Basilicata e Adriana Domeniconi di Lega Noi Con Salvini Basilicata
Riguardo l’utilizzo delle graduatorie di pubblici concorsi approvate da altre amministrazioni l’indirizzo giuridico prevalente che si è fatto strada è che l’accordo tra le amministrazioni debba realizzarsi:
a) “prima dell’indizione della procedura concorsuale”, “allo scopo di evitare che la procedura stessa possa costituire una modalità di elusione delle norme e per dare la possibilità a tutti i cittadini di poter partecipare al concorso;
b) “prima della formale approvazione della graduatoria”, “al fine di garantire il rispetto dei principi di trasparenza ed imparzialità che devono sovrintendere a tutto l’operato delle pubbliche amministrazioni ” .
Non si esclude che accordi possano intervenire anche dopo l’approvazione della graduatoria, ma è sottolineato che “preferibilmente” è meglio che intervengano prima (v. orientamento del Ministero dell’Interno, il parere n. 845074 del 2007 del Dipartimento della Funzione Pubblica, la Circolare n. 11786 del 22.2.2011 U.P.P.A.).
E’ chiaro che quanto qui denunciato (e denunciato da altri) pone una questione più che legittima.