Il ruolo di Centrale di committenza regionale per l’acquisto aggregato di energia elettrica e gas naturale. L’azione di monitoraggio dei consumi e della spesa energetica delle pa e di supporto alla pianificazione regionale e comunale. Investimenti in impianti di produzione di energia rinnovabile a partire dai prossimi investimenti in biomassa d’intesa con il CNR e la grande novità del futuro impianto estrattivo di tempa Rossa. A differenza dell’accordo in Val d’Agri con Eni, prevede che il petrolio sarà gestito da Total, ma il gas sarà della Basilicata che lo utilizzerà direttamente come materia prima con un abbattimento stimato del 30% sui consumi complessivi. Sono solo le principali attività della SEL che, questa mattina nella sala Inguscio, ha illustrato nell’Energy Info Day, appuntamento annuale giunto alla sua quarta edizione.
“Un bilancio positivo” per l’Assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Francesco Pietrantuono che nel suo intervento conclusivo si è fatto portatore dei saluti del Presidente Marcello Pittella. “C’è il tema dell’aggregazione dei consumi su cui stiamo avendo già buoni risultati. C’è poi un secondo tema che è quello della pianificazione energetica nell’ambito dei Piani energetici comunali, per il quale pure siamo a buon punto. Manca forse un 20% di comuni che ancora si devono dotare di questo strumento. Consapevoli che la transazione energetica sia, anche, una transazione culturale comprendiamo bene – ha evidenziato Pietrantuono – che possano esserci difficoltà oggettive per la mancanza di energy manager sul territorio. Anche su questo la SEL affiancherà i comuni. C’è, infine, un terzo tema: quello degli investimenti diretti su impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Tutto ciò si inserisce in un quadro più ampio, a livello di strategia energetica nazionale che finalmente mette un punto al petrolio e rilancia la produzione di energia da fonte rinnovabile e di gas che per noi sarà particolarmente utile sul fronte della mobilità e della logistica che in Basilicata hanno un protagonismo importante. Una volta compiute queste operazioni, abbiamo in calendario di: chiudere il Piano paesaggistico che ci interroga proprio sul corretto inserimento degli impianti di fonti rinnovabili; rivedere il Piano energetico; potenziare la democratizzazione energetica attraverso le Smart Grid che rilanciano – ha concluso Pietrantuono – il tema della produzione e del consumo di energia in un dialogo costante tra cittadino e la rete”.
“Il fabbisogno energetico della Basilicata è di oltre 3 mila GWH annui. La produzione da fonti rinnovabili arriva a circa 2mila GWH e rappresenta il 90%. Il resto viene da fonti fossili, il 10%. Il gap tra fabbisogno e autoproduzione si è molto ridotto rispetto al passato: oggi siamo a meno del 25%”. Nel riportare i dati del Rapporto Terna-Gse 2015, l’Amministratore Unico Ignazio Petrone ha sottolineato che “La Basilicata da un punto di vista energetico cerca di mettere in capo politiche virtuose grazie al suo ente strumentale, la SEL, che ha il compito di rispondere alla domanda pubblica di energia: in questo sta il suo ruolo di centrale d’acquisto ben diverso da quello della Consip che fa solo acquisti. La SEL si occupa invece – ha sottolineato Petrone – della gestione complessiva dei consumi di energia, controllo di fatturazione, efficientamento degli edifici, pianificazione energetica e, infine, mera attività industriale per la realizzazione di impianti di energia pulita con effetti concreti – ha concluso Petrone – sulle bollette dei comuni che potranno avvantaggiarsi di una serie di meccanismi di premialità”.
L’Energy Info Day è servito a presente le nuove Convenzioni per la fornitura di energia; la nuova versione del software SelBench per il monitoraggio di consumi e spesa energetica per ottimizzare i processi di gestione delle bollette e stilare una graduatoria degli edifici e degli impianti di pubblica illuminazione (Energy Benchmarking) tra cui individuare i migliori interventi di efficientamento energetico; l’iniziativa europea Patto dei Sindaci, rispetto alla quale la SEL ha il ruolo di Agenzia locale per l’Energia; le opportunità dei Piani Energetici Comunali (PAES) a cui oggi hanno risposto 64 comuni lucani di cui 26 già validati dalla Commissione europea. Sono intervenuti Giuliano Sarricchio dell’Area gestionale consumi energetici su “Le nuove convenzioni di SEL per la fornitura di energia elettrica e gas per la Pa. Monitoraggio e gestione dei consumi energetici con il software SelBench”; Michela Pinto dell’Area Affari generali su “Il Patto dei Sindaci e la pianificazione energetica a beneficio dei Comuni lucani (PAES): stato dell’arte e opportunità di finanziamento”; Angelo Pepe dell’Area Efficienza energetica su “Attuazione e monitoraggio dei PAES”; e il Direttore tecnico Vitantonio Rossi su “Gli investimenti SEL in energia pulita per la Pa” che ha illustrato nel dettaglio cosa si sta realizzando a fronte di un complessivo investimento di 10 milioni di euro. “660 mila euro per i due impianti di minieolico da 60 kWh, entrambi in fase avanzata: uno a Tito e uno a Picerno, in chiusura di fase di progettazione definitiva. 2 milioni di euro per due impianti di energia indroelettrica da 155 kWh: uno a Sarconi per il quale è stato firmato l’accordo di partenariato con il Comune e il Consorzio di Bonifica alta Val d’Agri e si sta avviando la fase di progettazione; uno a Satriano per il quale si stanno risolvendo problematiche contrattuali con l’attuale gestore della centralina esistente che sarà messa a sistema con una seconda centralina da realizzare. Infine, i cogeneratori da realizzare in tutte le strutture sanitarie della regione: quello del San Carlo da 3 Megawatt, per il quale si sta valutando la possibilità di confinanziamento per 4,5 milioni di euro (3mila da fondi Fesr; 1,5 da fondi di SEL), consentirà un risparmio di 1,5 milioni di euro all’anno, il 15% sulla bolletta dei consumi; quello del Crob da 1,5 Megawatt è in fase di progettazione e si avvarrà di 1,3 milioni di euro a carico di SEL; quello del presidio ospedaliero Giovanni Polo II di Policoro da 0,8 Megawatt impegna 800 mila euro e quello di Tricarico da 240 kWh 300 mila euro per i quali è già stato firmato l’accordo e si valuta la possibilità di inserirli in un progetto più vasto che coinvolgerà gli istituti scolastici del materano”.