“Intervengo da consigliere firmatario della proposta di legge e non da rappresentante del governo regionale, ma sono molto contento che oggi in Consiglio sia arrivato il momento dell’approvazione di questa importante legge”. Lo ha detto oggi, in Consiglio regionale, l’assessore alle Attività produttive della Regione Basilicata, Roberto Cifarelli, in merito all’approvazione di una legge regionale che punta a valorizzare il patrimonio agricolo recuperando l’uso produttivo di aree abbandonate o sottoutilizzate. “Alcune settimane fa, a metà ottobre – ha ricordato l’assessore – avevo partecipato su invito dell’Associazione dei Giovani Imprenditori Agricoli e della Cia – Confederazione Italiana degli Agricoltori ad una interessante iniziativa a Tricarico, per ricordare i 40 anni della manifestazione che si tenne a Borgo Taccone, frazione agricola del Comune di Irsina, nel 1977: cosa successe in quel centro agricolo realizzato negli anni ‘50 con la Riforma fondiaria? I giovani italiani arrivarono a migliaia per discutere di occupazione e di sviluppo in agricoltura. Un anno dopo, nel 1978, fu, tra le altre, proclamata una legge richiamata nella norma in approvazione oggi in Consiglio. Le nuove leggi, nazionali e regionali furono il frutto del movimento giovanile trasversale di quegli anni: i giovani si misero in gioco, si confrontarono e l’esito di quella discussione arrivò a mettere in moto quasi duemila cooperative in tutti i settori, da quello agricolo a quello ambientale. Ci fu, all’epoca, una spinta dal basso che diede impulso alla voglia dei giovani di diventare protagonisti. Questa legge, oggi – ha sottolineato Cifarelli – pur partendo dall’alto, dal Consiglio regionale, va fatto in modo che crei nei nostri giovani lo stesso spirito ed interesse di quegli anni. Attraverso i fondi del Piano di Sviluppo Rurale i giovani devono sentirsi incentivati ad unirsi, a mettersi in gioco, ad impostare in Basilicata il proprio progetto di vita”.
Dic 05