Gianni Perrino e Gianni Leggieri, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Basilicata: “Ancora una volta la seduta odierna del Consiglio Regionale è stata sciolta per mancanza del numero legale”. Di seguito la nota integrale
All’indomani delle elezioni del nuovo segretario del PD lucano, c’è l’ennesima dimostrazione della totale disattenzione e mancanza di rispetto della maggioranza pittelliana verso i lucani. Per Pittella, Polese e soci, evidentemente, contano solo i problemi interni al Partito Democratico lucano. Problemi di equilibri tra correnti e spartizione di poltrone che stanno paralizzando da mesi l’attività del Consiglio Regionale e la macchina amministrativa: uno spettacolo indegno e inaccettabile soprattutto quando in discussione ci sono atti che interessano i cittadini e non i sodali del sistema pittelliano. La Giunta regionale ritiene di poter procedere ancora nella navigazione a vista sotto la bandiera del “tutto a posto”: uno stile di governo che condanna la Basilicata alla deriva.
Esausti per la lotta interna al PD, gli esponenti della maggioranza hanno deciso di ridurre al minimo i lavori del Consiglio, privandoci della possibilità di discutere di provvedimenti importanti scritti solo nell’interesse del popolo lucano. Sul senso di responsabilità continua a prevalere l’ingordigia delle correnti e fazioni interne al PD e delle altre “microcomponenti” della maggioranza: si ripetono assenze tattiche che fanno mancare i numeri in aula consiliare, nel corso delle sedute, paralizzando le prerogative ispettive e legislative dei consiglieri soprattutto di opposizione.
Purtroppo, anche in questa seduta, non c’è stato il tempo per discutere e far votare la nostra mozione sul futuro di Fca di San Nicola di Melfi e la nostra proposta di legge c.d “Zero Privilegi”. Anche se a parole, tutti mostrano di essere sensibili verso queste tematiche care al Movimento 5 Stelle ma, nei fatti, la vecchia classe politica lucana appare essere interessata esclusivamente alla propria sopravvivenza.
I cittadini lucani con il fardello quotidiano, sempre più gravoso di problemi che portano sulle spalle, devono rassegnarsi ad attendere tempi migliori, mentre gli avvoltoi della politica nostrana terminano il loro pasto con quello che rimane della carcassa regionale.
Sarebbe probabilmente opportuno che, considerata la conclamata impossibilità di continuare a espletare compiutamente il proprio mandato, Pittella ne traesse le conseguenze, dimettendosi, e ponendo la parola “fine” a questo esasperante e puerile “gioco delle parti”. Per i lucani, vittime di decenni di malgoverno, sarebbe la sospirata liberazione dal giogo della malapolitica.
Solo con il M5S alla guida della Regione si avrà la possibilità di far governare la Basilicata ai cittadini, esautorando i ras di partito e le note e fameliche lobby e multinazionali di ogni sorta.