“Legalità, trasparenza, sicurezza sono fattori fondamentali per assicurare lo sviluppo economico ed occupazionale del territorio. Con la sottoscrizione di questa intesa la Basilicata aggiunge un altro fondamentale tassello allo straordinario mosaico che stiamo realizzando sul tema della legalità per migliorare ulteriormente la qualità della vita nella nostra regione”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel corso dell’incontro, svoltosi stamane nella sede della Prefettura di Potenza, per sottoscrivere il “Protocollo d’Intesa per la realizzazione di azioni nei settori della legalità e sicurezza da finanziare con le risorse attribuite alla Regione Basilicata per il ciclo di programmazione 2014-2020 e le risorse del PON “Legalità” 2014-2020”.
A fare gli onori di casa il Prefetto di Potenza Giovanna Cagliostro che ha richiamato “il percorso di collaborazione istituzionale che ha consentito la realizzazione di questo atto d’intesa e che ne dovrà in futuro caratterizzare l’esecuzione. La sicurezza è componente fondamentale dello sviluppo e del benessere di una comunità”.
Ha presenziato all’incontro il vicecapo della Polizia Prefetto Alessandra Guidi che ha affermato “l’importanza della lotta alla criminalità, fatta attraverso lo sviluppo e la ripresa economica del territorio, cui quest’atto, siglato oggi, darà senza dubbio una decisa spinta”.
Il Prefetto Guidi si è poi soffermata sui tre principali obiettivi strategici dell’intesa: “rafforzare gli standard di sicurezza in particolari aree della Basilicata considerate strategiche per lo sviluppo; favorire l’inclusione sociale attraverso il recupero di beni immobili pubblici, anche confiscati alla criminalità organizzata; favorire l’inclusione sociale e la diffusione della legalità”.
E ’intervenuta all’incontro anche il Prefetto di Matera Antonella Bellomo, che ha sottolineato “la profonda comunione di intenti e di azione tra le varie componenti istituzionali del territorio, manifestatasi anche in questa occasione”, nonché la dott.ssa Sabrina Blasco in rappresentanza dell’Agenzia per la Coesione Territoriale che si è soffermata sulla collaborazione sinergica promossa dall’Agenzia tra il PON Legalità ed i POR della Regione Basilicata 2014/2020.
Il Protocollo prevede lo stanziamento di circa 12,8 milioni di euro, a cui si aggiungono nel corso del 2018, ulteriori 6 milioni di euro a seguito dell’approvazione della proposta di modifica del PON legalità da parte della Commissione Europea.
A chiudere l’incontro è stato il presidente Marcello Pittella che ha voluto esprimere il sentimento di piena soddisfazione per “quello che non è un traguardo, ma un’importante tappa di uno straordinario ed esaltante cammino”.
“E’ il risultato – ha aggiunto il Governatore – di un lavoro di squadra che ha visto fianco a fianco il Governo, le Prefetture, la Regione. L’atto odierno testimonia che in Basilicata lo Stato c’è ed è rappresentato da presenze di qualità, di grande sensibilità e con un’etica della responsabilità. La Regione sta provando a fare la propria parte per migliorare le sue performance con un sentimento di responsabilità sui temi della trasparenza, della legalità, della sicurezza perché è da qui che parte il motore dello sviluppo. Su questo cammino stiamo aiutando le forze dell’ordine a migliorare il loro contesto operativo a partire dal supporto logistico alla Guardia di Finanza e proseguendo con il nuovo comando regionale dell’Arma dei carabinieri per il quale abbiamo messo in campo un investimento di 8 milioni di euro, solo per citare alcuni esempi. Io credo – ha concluso Pittella – che l’esperienza di oggi vada valorizzata e mi spinge a incoraggiare il Governo a continuare in questa direzione come ci dimostrano i positivi risultati che si stanno registrando anche in tema di gestione dei flussi migratori”.
L’incontro si è concluso con la firma del protocollo d’intesa.
Presenti alla firma l’Assessore regionale alle Politiche di Sviluppo Roberto Cifarelli, i massimi rappresentanti delle Forze dell’Ordine della Regione, i rappresentati delle parti sindacali e datoriali, il Presidente dell’Anci, il Sindaco di Potenza, il vice Sindaco di Matera, i sindaci di Melfi e Tito, i rappresentanti dei Consorzi per lo Sviluppo industriale di Potenza e di Matera.
Protocollo d’Intesa per la realizzazione di azioni nei settori della legalità e sicurezza da finanziare con le risorse attribuite alla Regione Basilicata per il ciclo di programmazione 2014-2020 e le risorse del PON “Legalità” 2014-2020
tra la Regione Basilicata, nella persona del Presidente della Giunta, Dott. Maurizio Marcello Claudio Pittella;
il Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza, nella persona del Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza pro tempore preposto alle attività di coordinamento e pianificazione delle Forze di Polizia, Prefetto Alessandra Guidi, in qualità di Autorità di Gestione (AdG) del PON “Legalità” FESR-FSE 2014-2020;
e tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri,Dipartimento per le Politiche di Coesione, nella persona del Capo Dipartimento, Cons. Vincenzo Donato;
l’Agenzia per la Coesione Territoriale, nella persona del Direttore Generale, Dott.ssa Maria Ludovica Agrò;
l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata,nella persona del Direttore Generale, Prefetto Ennio Mario Sodano;
Le parti concordano quanto segue
Art. 1 – FINALITA’ DEL PROTOCOLLO
Il presente Protocollo di Intesa persegue l’obiettivo di integrare i fondi della programmazione operativa nazionale e della programmazione operativa regionale destinati alle politiche di coesione e al riequilibrio territoriale della regione Basilicata per il ciclo di programmazione 2014-2020 in materia di “legalità e sicurezza”.
Le parti concordano che perraggiungere tale finalità è necessario una massa critica di risorse destinate ai medesimi obiettivi di policy tale da moltiplicare gli impatti degli investimenti sul territorio, coordinare le strategie di investimento nazionale e regionale per il ciclo di programmazione 2014-2020, pervenire a un programma di azioni congiunto finanziato con risorse regionali e nazionali.
Art. 2 – OGGETTO DEL PROTOCOLLO
Oggetto del Protocollo d’Intesa è la realizzazione del Programma allegato in materia di legalità e sicurezza in regione Basilicata attraverso l’utilizzazione integrata di risorse facenti capo al PON “Legalità” 2014-2020 e alla programmazione operativa della Regione Basilicata 2014-2020.
Il Programma integra le azioni previste nei documenti della programmazione operativa nazionale e regionale per il ciclo 2014-2020 mirate ad accrescere le condizioni di sicurezza e a diffondere la legalità, secondo quanto previsto dall’Accordo di Partenariato, in aderenza con tutti gli Obiettivi Tematici.
In particolare, gli obiettivi strategici del Programma sono:
– rafforzare gli standard di sicurezza in particolari aree della Basilicata considerate strategiche per lo sviluppo;
– favorire l’inclusione sociale attraverso il recupero di beni immobili pubblici, anche confiscati alla criminalità organizzata;
– favorire l’inclusione sociale e la diffusione della legalità;
– migliorare le competenze della PA nel contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata.
La Regione Basilicata, in coerenza con gli obiettivi strategici, ha individuato le seguenti priorità di intervento:
– protezione delle aree ad alto potenziale di sviluppo economico e basso tasso di legalità;
– recupero infrastrutturale dei beni confiscatie/o quelli demaniali inutilizzati;
– gestione dell’impatto migratorio sulle comunità locali attraverso percorsi di innovazione socia-le.
Le parti danno atto che tali obiettivi strategici saranno perseguiti mediante l’utilizzo coordinato di risorse del PON “Legalità” 2014-2020 e della programmazione unitariadella Regione Basilicata 2014-2020, i cui obiettivi specifici, azioni e priorità sono integrati nel Programma, nonché di altre fonti finanziarie coerenti e complementari.Le risorse del PON “Legalità” e dei Programmi regionali potranno essere utilizzate in maniera congiunta, quando destinate al finanziamento delle medesime azioni previste nel Programma allegato, ovvero complementare quando destinate a finanziare azioni distinte mirate agli stessi obiettivi di policy.
Art. 3 – IMPEGNI DELLE PARTI
Per la realizzazione del programma allegato le Parti si impegnano a fare ricorso a forme di immediata collaborazione, rimuovendo tutti gli ostacoli eventualmente insorgenti e da cooperare in attività mirate alla semplificazione normativa, rendendo disponibili tutte le informazioni necessarie all’attuazione.
La Regione Basilicata si impegna:
– ad assicurare, in un’ottica di programmazione unitaria, il raccordo degli interventi messi in campo a valere sulle risorse del PON “Legalità” e sulle risorse della programmazione regionale;
– a garantire la tempestiva attuazione degli interventi, per il tramite delle Autorità di Gestione competenti, secondo le modalità previste nel Programma allegato.
Il Ministero dell’Interno si impegna:
– ad attivare le opportune sinergie affinché le azioni previste nel Programma allegato siano inte-grate e coordinate con la programmazione operativa nazionale negli altri ambiti di intervento;
– a garantire la tempestiva attuazione degli interventi secondo le modalità previste nel Pro-gramma allegato.
Il Dipartimento per le Politiche di Coesione e l’Agenzia per la Coesione Territoriale si impegnano ad assicurare il loro supporto, anche attraverso l’istituzione di appositi gruppi tecnici di lavoro, al fine di meglio definire e coordinare le modalità di programmazione congiunta o complementare delle distinte fonti finanziarie. In particolare, l’Agenzia per la Coesione Territoriale si impegna, attraverso le proprie Strutture, a supportare ed accompagnare le Amministrazioni coinvolte nel processo di attuazione degli interventi, sin dalle prime fasi di individuazione.
L’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) si impegna ad effettuare il censimento e il monitoraggio del patrimonio confiscato in Regione Basilicata, fornendo ogni informazione utile, con particolare riguardo alla destinazione e l’attuale stato d’uso dei beni.
Le Parti convengono che sarà garantito il contributodelle stesse alla predisposizione della Strategia Nazionale per la valorizzazione dei beni e delle aziende confiscati alla criminalità organizzata nel rispetto del dettato dell’art. 1 c. 611 della Legge 11 dicembre 2016, n. 232.
Per lo svolgimento delle attività di propria competenza, ogni soggetto firmatario si impegna al rispetto degli obblighi previsti dalla normativa nazionale e comunitaria vigente.
Art. 4 – GOVERNANCE DEL PROTOCOLLO
Ai fini dell’attuazione del presente Protocollo, del Programma degli interventi e del Quadro finanziario allegati, è istituito un Tavolo istituzionale composto dai soggetti firmatari, o da loro delegati, che si impegnano a monitorare l’attuazione di quanto in esso previsto e ad apportare adeguatiinterventi correttivi, ivi comprese le rimodulazioni finanziarie delle azioni in ragione delle revisioni dei Programmi.
Il Tavolo ha, altresì, il compito di stabilire le modalità di utilizzo congiunto o complementare delle risorse del PON “Legalità” e dei POR. Le Parti concordano, altresì, che alla conclusione degli interventi previsti si riuniranno per valutarne i risultati.
Per garantire lo stretto coordinamento in tutte le fasi di programmazione attuativa e utilizzo congiunto o complementare delle risorse, è istituito un Gruppo tecnico composto da rappresentanti della Regione Basilicata, del Ministero dell’Interno,del Dipartimento per le Politiche di Coesione e dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.
Per la verifica di eventuali aspetti di rilievo connessi alla realizzazione del Programma, potranno essere chiamati a far parte del Gruppo tecnico rappresentanti nominati dai beneficiari degli interventi. Il Gruppo tecnico, inoltre, potrà convocare tavoli tematici sugli ambiti di intervento del Programma, anche con il supporto degli esperti tematici dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, convocando i soggetti competenti ratione materiae.
Il Tavolo, presieduto dal Ministero dell’Interno, si riunisce con cadenza almeno semestralee/o su richiesta delle parti.
Art. 5 – ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA
Le Parti concordano che le azioni previste nel Programma saranno attuate secondo quanto stabilito nei rispettivi Sistemi di Gestione e Controllo dei Programmi Operativi Nazionale e Regionali.
Art. 6 – COMUNICAZIONE
Le Parti si impegnano a promuovere gli interventi oggetto del Programma favorendo la più ampia sinergia nella diffusione delle iniziative e promuovendo in maniera congiunta specifiche azioni promozionali. In ogni intervento promozionale e/o evento comunicativo verrà evidenziato il ruolo di tutte le Parti e sarà data comunque preventiva, reciproca informazione sulle attività di comunicazione.
Art. 7 – DURATA
Il presente Protocollo avrà efficacia tra le Parti dal momento della sottoscrizione e per la durata complessiva relativa all’attuazione del Programma.
Al presente protocollosono allegati: il “Programma per il rafforzamento della legalità, della sicurezza e della coesione sociale in Basilicata” e il “Quadro finanziario del programma per il rafforzamento della legalità, della sicurezza e della coesione sociale in Basilicata”.
Letto, approvato e sottoscrittodigitalmente ex art. 15 comma 2 bis D.Lgs. n. 241/90.
Regione Basilicata
Presidente della Giunta
Dott. Marcello Claudio Pittella
Ministero dell’Interno
Dipartimento della Pubblica Sicurezza
Autorità di Gestione (AdG) del “PON Legalità FESR-FSE 2014-2020”
Prefetto Alessandra Guidi
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento per le Politiche di Coesione
Il Capo Dipartimento
Cons. Vincenzo Donato
Agenzia per la Coesione Territoriale
Il Direttore Generale
Dott.ssa Maria Ludovica Agrò
Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata
Il Direttore Generale
Prefetto Ennio Mario Sodano
PROGRAMMA PER IL RAFFORZAMENTO DELLA LEGALITA’, DELLA SICUREZZA e DELLA COESIONE SOCIALE IN BASILICATA
Obiettivo strategico 1
“Rafforzare le condizioni di legalità delle aree strategiche per lo sviluppo economico”
AZIONE 1.1
RAFFORZAMENTO DEGLI STRUMENTI DI PRESIDIO E CONTROLLO DEL TERRITORIO IN AREE STRATEGICHE PER LO SVILUPPO
L’azione prevede il finanziamento di infrastrutture tecnologiche finalizzate al controllo e monitoraggio del territorio in aree che dovranno avere le seguenti caratteristiche:
alte potenzialità in termini di sviluppo economico e commerciale intese come presenza di insediamenti produttivi e attività commerciali;
precarie condizioni in termini di legalità e sicurezza intese come rischio o effettiva pervasività di fenomeni di criminalità che possano incrinare la fiducia degli operatori economici, incrementare il degrado del contesto territoriale e socio-economico e ridurre l’attrattività in termini di investimento e sviluppo di attività produttive;
presenza di beni culturali e siti archeologici di particolare pregio ed attrattività e, in generale, “grandi attrattori”turistici caratterizzati da elevata presenza e frequenza di visitatori.
Per il territorio lucano sono state prioritariamente individuate come zone di intervento le aree industriali di Melfi, Jesce e Tito , nonché l’area industriale diPotenza. Fino a concorrenza delle risorse disponibili, potranno inoltre essere individuate ulteriori aree, da selezionare nell’ambito delle procedure negoziali tra la Regione Basilicata, gli Enti gestori delle aree produttive e gli Uffici territoriali di governo, che rispondano ad analoghi criteri.
Interventi della Regione Basilicata (FESR, FSC e PAC)
Azioni di infrastrutturazione e potenziamento delle aree produttive tese a renderle più attrattive e/o a favorire processi di riconversione produttiva, come previsto per:
gli interventi sulle aree produttive selezionati o da selezionarenel Settore Prioritario 22 “Recupero e valorizzazione attrattori culturali” – Intervento Strategico Azione Sistema videosorveglianza e nel Settore Prioritario 18 “Sviluppo Produttivo attrazione investimenti” – Intervento strategico “Supporto allo sviluppo industriale”(Patto per lo SviluppodellaRegione Basilicata – FSC);
gli interventi di infrastrutturazionedelle aree produttive di Policoro e Scanzano sul litorale jonico (PAC);
gli interventi in corso di selezione inerentila riqualificazione delle “aree di crisi non complessa”, di recupero ed efficientamento energetico dei siti, di realizzazione di opere ed infrastrutture funzionali ai progetti di riconversione industriale delle imprese – Asse 3“Competitività”- Azioni 3.B.3.3.1 e 3.B.3.2.1; nonché gli interventi di efficientamento energetico di reti e servizi direttamente collegati alle imprese insediate – Asse 4“Energia e mobilità urbana”- Azione 4.B.4.2.1 (FESR);
Interventi del PON Legalità
Strumenti tecnologici fissi e mobili per il controllo del territorio e sistemi informativi e di intelligence per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni criminali in aree che presentano precarie condizioni di legalità e sicurezza e alte potenzialità in termini di sviluppo economico e commerciale, presenza di distretti industriali e più in generale insediamenti produttivi e attività commerciali.
In particolare, verranno individuati modelli di intervento innovativi, complementari rispetto al controllo del territorio operato dalle forze di polizia in via ordinaria a sostegno della libertà economica e d’impresa, nell’ottica di superare la logica della rilevazione dell’evento per approdare a un nuovo approccio basato sull’interpretazione degli eventi che consenta l’intervento delle forze di polizia prima che le azioni illecite vengano portate a conclusione (videosorveglianze intelligenti, sensoristica, IOT, sistemi di monitoraggio e cruscottistica basati su soluzioni analitycs, etc).
Obiettivo Strategico 2
“Rafforzare la coesione sociale attraverso il recupero dei patrimoni pubblici ancheconfiscati”
AZIONE 2.1
RIUSO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEI BENI CONFISCATI ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA
Gli interventi di questo ambito saranno selezionati secondo gli indirizzi strategici delineati nel POR FESR Basilicata2014 – 2020, nel POR FSE Basilicata 2014-2020 e nel PON “Legalità” 2014-2020, con l’obiettivo di conseguire elevati livelli di qualità nell’affidamento e nella gestione dei beni confiscati e/o beni demaniali inutilizzati, secondo criteri di sostenibilità economica, finanziaria e amministrativa.
Verranno finanziati interventi su specifiche aree-target e su beni dalle determinate caratteristiche e, nello specifico:
Interventi in aree particolarmente interessate da fenomeni di marginalizzazione sociale, flussi migratori, alto tasso di criminalità e rischio devianza;
Interventi su beni emblematici e ad alto potenziale, con l’obiettivo di rendere simbolico, nel senso del ritorno alla legalità, il riuso e la valorizzazione di alcuni beni ancheconfiscati, ottenendo vantaggi sociali, economici e culturali per le comunità interessate. Gli interventi saranno selezionati sulla base della simbolicità della restituzione del bene alla collettività, in ragione della sua natura o della sua provenienza o del particolare significato che riveste per la comunità locale o del potenziale occupazionale legato al riuso o della significatività in termini di sviluppo socio-economico del territorio;
Interventi su patrimoni in Comuni in cui sono ubicati beni confiscatialla criminalità organizzatae/o beni demaniali inutilizzati.
Interventi della Regione Basilicata (FESR e PAC)
“Città della Pace”: ilprogetto prevede la sistemazione delle aree attigue al complesso Città della Pace per i bambini richiedenti asilo nelComune di Scanzano Jonico (PAC);
“Progetto per la realizzazione della Casa famiglia – Dopo di Noi”: il progetto sarà realizzato dal Comune di Potenza all’interno di un immobile confiscato nell’ambito dell’Investimento territoriale Integrato (ITI) della Città di Potenza (FESR).
Interventi del PON Legalità
Gli interventi finanziati con le risorse del PON “Legalità” 2014-2020 saranno prioritariamente finalizzati ai seguenti utilizzi:
Centri per l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati regolari, dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, umanitaria e sussidiaria;
Centri per donne vittime di violenza;
Centri per minori stranieri non accompagnati;
Strutture di servizio, in aree caratterizzate da alti tassi di dispersione scolastica e carenze di servizi a favore della comunità, per gli Istituti scolastici (prioritario).
L’individuazione degli interventi da finanziare dovrà prioritariamente avvenire tenendo conto che occorre:
– la presenza di un modello di gestione dei servizi/interventi;
– la valutazione di eventuali vincoli o gravami creditizi del bene in relazione alla gravità degli stessi e al potenziale impatto negativo sulla realizzabilità degli interventi;
– l’analisi della domanda rispetto all’utilizzazione dei beni;
– la localizzazione in aree particolarmente interessate da fenomeni di marginalizzazione sociale, flussi migratori, alto tasso di criminalità e rischio devianza;
– l’idoneità dell’immobile in relazione alla tipologia di riutilizzo prescelta;
– l’individuazione di fabbisogni specifici di integrazione e inclusione sociale dei territori di riferimento;
– la capacità amministrativa degli EntiLocali e strumentali assegnatari dei beni.
Sarà data priorità ai progetti immediatamente cantierabili.
AZIONE2.2
SUPPORTO AI SOGGETTI CHE GESTISCONO BENI CONFISCATI ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA (IMPRESE SOCIALI)
Il Programma intende superare le criticità riscontrate nella gestione sostenibile dei beni confiscati rafforzando l’economia sociale e la capacità di gestione da parte delle imprese sociali, al fine di garantire l’effettivo riutilizzo dei beni e la piena restituzione degli stessi alla collettività.
Interventi della Regione Basilicata (FSE)
Azioni di sostegno all’avvio e rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili attraverso la nascita di imprese sociali e il rafforzamento di quelle esistenti, tra cui quelle che gestiscono beni confiscati.
Interventi del PON Legalità
Attività di costruzione di reti dedicate alla migliore gestione dei beni immobili confiscati rispetto alle esigenze locali, con una particolare attenzione alle relazioni tra il mondo del privato sociale e le amministrazioni pubbliche del territorio;
Attività di animazione promosse allo scopo di aumentare le opportunità e la conoscibilità degli interventi a beneficio dei possibili fruitori per un uso migliore dei beni immobili confiscati;
Attività di formazione, assistenza e consulenza in ambito gestionale, finanziario, giuridico e di marketing dedicate alle imprese sociali attive sui beni immobili anche a vocazione produttiva (modelli di governance e predisposizione di business plan per la gestione del bene, piani marketing, etc.);
Progetti di condivisione di best practice e modelli di gestione dei beni confiscati anche con le altre categorie di regioni.
Obiettivo Strategico 3
“Favorire l’inclusione sociale e la diffusione della legalità”
Nell’ambito dell’obiettivo strategico, si intende rafforzare la fiducia collettiva e la solidarietà sociale nelle comunità lucane mediante azioni di inclusione di quell’ampia fascia di popolazione marginalizzata rappresentata dai migranti, la cui mancata integrazione nei circuiti socio-economici legali è un elemento di vantaggio per le attività criminali e di condizioni di illegalità diffusa, nonché mediante percorsi di inclusione sociale e lavorativa per particolari categorie di soggetti a rischio devianza.
Nell’ambito del medesimo obiettivo strategico, si intende inoltre sviluppare azioni di contrasto al racket e l’usura, attività illecite che procurano vantaggi alla criminalità organizzata non solo in termini economici, ma anche in termini di controllo sociale.
AZIONE3.1
PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE E LAVORATIVA PER GLI IMMIGRATI REGOLARI E RICHIEDENTI ASILO E TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE
L’azione si realizza nel rispetto della Legge regionale 6 luglio 2016 n. -13“Norme per l’accoglienza, la tutela e l’integrazione dei cittadini migranti e dei rifugiati”edi gestione del fenomeno migratorio della Regione Basilicatae del Ministero dell’Interno.
Si tratta di interventi finalizzati al completamento dei servizi di base (servizi di alfabetizzazione, assistenza sanitaria, orientamento legale e amministrativo e formazione di base), erogati con altrefonti di finanziamento (fondi ordinari, FAMI), mirati alla integrazione sociale e lavorativa diimmigrati regolari, richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, umanitaria esussidiaria.
Interventi del PON Legalità
Servizi di formazione professionale, orientamento al lavoro e avvio di start-up che valorizzino le inclinazioni dei destinatari e allo stesso tempo tengano conto delle potenzialità di inclusione lavorativa del contesto di riferimento;
Servizi di orientamento e formazione dedicati ai richiedenti asilo al fine di fornire competenze e orientamento circa le prospettive future del mercato del lavoro italiano;
Servizi per agevolare l’incontro tra domanda e offerta alloggiativa.
Il PON Legalità, in caso di accoglimento della proposta di modifica avanzata alla Commissione Europea in merito alle opzioni di utilizzo delle risorse aggiuntive assegnate al Programma per contribuire al rafforzamento sistemico del modello di accoglienza e integrazione dei migranti, potrà inoltre finanziare, attraverso il proprio Asse IV:
servizi per il supporto informativo, psicologico, medico e legale in favore dei migranti e di rafforzamento delle competenze degli operatori dedicati, in particolare relativamente alle attività svolte presso glihotspot/hub ed i centri di prima e seconda accoglienza;
azioni diformazione, assistenza e consulenza per il rafforzamento delle competenze e dell’expertise degli operatori delle Amministrazioni coinvolte nella gestione del fenomeno migratorio;
acquisizione di servizi specialistici e professionalità di supporto, laddove non sia possibile agire attraverso percorsi formativi sul rafforzamento delle competenze degli operatori pubblici perché le professionalità richieste costituiscono il terminale di specifici percorsi curricolari.
AZIONE3.2
PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE E LAVORATIVA PER PARTICOLARI CATEGORIE DI SOGGETTI A RISCHIO DEVIANZA
L’azione prevede il finanziamento di interventi finalizzati a sostenere determinate categorie di soggetti a rischio devianza nella costruzione di percorsi di inclusione sociale.
Interventi della Regione Basilicata (FSE e FSC)
interventi per la presa incarico interdisciplinare delle famiglie multiproblematiche quali famiglie con presenza di ex-detenuti, minori con rischio di devianza, etc. (FSE);
interventi selezionati nel Settore Prioritario 26. Politiche Sociali e Welfare – Intervento Strategico: 26.a Valorizzazione terzo settore – Laboratori di comunità (Patto per lo Sviluppo della Regione Basilicata – FSC).
Interventi del PON Legalità
creazione di percorsi personalizzati di inserimento sociale e lavorativo anche in contesti territoriali diversi da quello di provenienza (tutorship ecoaching individuale e di gruppo, quale sostegno per la pianificazione del proprio percorso personale e lavorativo; supporto psicologico; laboratori culturali, artistici, multimediali, linguistici, etc.; corsi di formazione professionalizzante);
creazione di cooperative sociali e rafforzamento delle competenze degli operatori sociali che operano nella costruzione e realizzazione dei suddetti percorsi.
AZIONE 3.3
AZIONI DI ACCOGLIENZA DEI MIGRANTI
Il PON Legalità, in caso di accoglimento della proposta di modifica avanzata alla Commissione Europea in merito alle opzioni di utilizzo delle risorse aggiuntive assegnate al Programma per contribuire al rafforzamento sistemico del modello di accoglienza e integrazione dei migranti, potrà inoltre finanziare, attraverso l’Asse VI (“Accoglienza e Integrazione migranti”) di nuova introduzione,i seguenti interventi:
recupero, adeguamento e allestimento di beni immobili pubblici, anche confiscati, per perseguire obiettivi di integrazione ed inclusione sociale e realizzare:
– presidi sanitari, anche mobili, per garantire cure tempestive e supporto medico-specialistico ai migranti;
interventi per l’ospitalità dei lavoratori stagionali ed il contrasto al fenomeno del caporalato, in particolare:
– centri per l’ospitalità o l’erogazione di servizi a favore di lavoratori agricoli interessati dal fenomeno del caporalato (es. alloggi, strutture per l’erogazione di servizi amministrativi, sanitari, etc.);
interventi per il rafforzamento delle capacità di gestione del fenomeno migratorio:
– interventi infrastrutturali di recupero, adeguamento e rifunzionalizzazione di beni pubblici, anche confiscati, da destinare ad attività connesse alla gestione del fenomeno migratorio (ad es. spazi dedicati agli Sportelli Unici per l’Immigrazione, ai Consigli Territoriali per l’Immigrazione, alle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale).
AZIONE 3.4
AZIONI DI PREVENZIONE E CONTRASTO AI FENOMENI DEL RACKET E DELL’USURA
L’azione prevedeil finanziamento di iniziative integrate di sostegno agli imprenditori che rischiano di essere colpiti o risultano colpiti dai fenomeni del racket e dell’usura nelle fasi di: prevenzione del fenomeno; accompagnamento alla denuncia, quando il fenomeno appaia conclamato; reinserimento nel circuito socio-economico legale nella fase “post-denuncia”.
Interventi del PON Legalità
attività di sostegno o promozione di reti e forme di partenariato antiracket e antiusura per contendere spazi geografici e di mercato alla criminalitàorganizzata (reti di aziende vittime dei reati e associazioni antiracket, imprese sociali);
attività di accompagnamento alla denuncia;
misure per il supporto alle imprese colpite dai fenomeni in questione attraverso la presa in carico della “domanda” di aiuto con azioni di assistenzae tutoraggio agli operatori economici sia nella fase di prevenzione che in quella dove si è in presenza di un danno derivante dall’azione criminale(ad es. supporto nella predisposizione di modelli di governance, analisi dello stato di salute dell’azienda, predisposizione di business plan, piani
marketing, accesso al credito, etc).