L’inaugurazione del nuovo Rifugio Fontana dei Pastori sulla Montagna Grande, che ha riaperto a distanza di oltre dieci anni, segna una tappa fondamentale per il rilancio del turismo a Viggiano e in Val d’Agri e soprattutto per il turismo della neve e naturalistico. Una nuova opportunità da cogliere al meglio per rinnovare l’offerta di vacanze che negli anni ottanta qui ha conosciuto una stagione positiva per l’intera economia locale. E’ il commento dell’Associazione Bene Comune Viggiano, affidato al presidente Vittorio Prinzi.
Le speranze dei nostri operatori – aggiunge – sono legate alla presenza della neve per l’intera stagione invernale e certamente, oltre alla struttura ricettivo-alberghiera, i servizi aggiuntivi per rendere più funzionali ed accoglienti gli impianti sciistici sono importanti per riportare il turismo invernale ai fasti di qualche decennio fa.
Il piano di adeguamento della viabilità con l’efficiente attività di sgombero neve e ghiaccio, condizione essenziale per il ritorno sulla Montagna Grande dei pugliesi appassionati della neve, e gli altri interventi previsti dall’Amministrazione, come il nuovo impianto di risalita misto, seggiovia/ovovia, che potrà essere utilizzato per lo sci così come per il raggiungimento del Santuario anche da parte dei disabili, vanno pertanto completati nel più breve tempo possibile.
Puntare sull’informazione e la comunicazione del patrimonio naturalistico, come pure ha fatto nell’anno che sta per finire il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano-Val d’Agri – aggiunge Prinzi – è senza dubbio importante per confutare un’immagine, dura a morire, della Val d’Agri uguale petrolio. Promuovere l’immenso patrimonio naturalistico, ambientale e paesaggistico del territorio dell’Area protetta lucana, assolve principalmente all’obiettivo di valorizzare il turismo ambientale e culturale che, nonostante il Parco abbia già un bel po’ di anni di vita, stenta ad affermarsi a differenza di quanto accade negli altri Pachi nazionali del Paese.
Con l’ambiente, la neve, la natura ci sono da valorizzare l’itinerario religioso che ruota intorno al Santuario della Madonna Nera di Viggiano e quello gastronomico se si vuole che i turisti da Matera raggiungano i centri della valle ed altri della regione vale a dire organizzando e commercializzando pacchetti di soggiorno e visite in continuazione con il soggiorno a Matera puntando su ambiente e natura, cibo e prodotti alimentari, storia e cultura.
Secondo l’Associazione i programmi di Matera2019 pongono l’esigenza di accorciare distanze chilometriche e tempi di percorrenza tra la Val d’Agri e Matera che oggi sono di circa 130 km e 2h 11m di percorrenza. Se vogliamo diffondere sul territorio i benefici dell’affluenza turistica che sta godendo Matera – precisa Prinzi – le infrastrutture viarie e i collegamenti pubblici sono un elemento essenziale per costruire itinerari culturali ed ambientali dalla Capitale europea della Cultura al Parco Nazionale Val d’Agri attraverso il nostro patrimonio artistico-religioso monumentale ed archeologico ed anche la possibilità per i turisti che scelgono Matera di inverno di una o più giornate sulla neve. Di qui l’invito a riaccendere l’attenzione politico-istituzionale sul “capitolo infrastrutture viarie della Val d’Agri.
Di pari passo – si legge nella nota – vanno definite le proposte di turismo nella valle, tra le quali i percorsi della religiosità popolare che sono in forte sintonia con i programmi di Matera 2019 e pertanto una prosecuzione di soggiorni e viaggi nella Capitale Europea 2019 della Cultura a partire dal Santuario della Madonna Nera a Viggiano.